Pomario, una cantina nata per caso in Umbria

Una proprietà che celava una vecchia vigna di 1 ettaro e mezzo. Nel 2004 quel pezzo di terra risvegliò il dna legato al vino della famiglia Spalletti Trivelli. Oggi la vinicola si sviluppa su 9 ettari di vigna biologica

02 marzo 2023 | 08:30
di Gabriele Ancona

Una casa vinicola nata per caso, quando, nel 2004, Giangiacomo Spalletti Trivelli e la moglie Susanna cercavano il luogo ideale per vivere un futuro tranquillo in Umbria. Una proprietà che però celava una vecchia vigna di 1 ettaro e mezzo. Quel pezzo di terra risvegliò il dna legato al vino, perché la famiglia vanta una lunga tradizione in campo enologico.

Il risultato di una ristrutturazione globale

A Pomario niente è stato cancellato, tutto è stato rinnovato. La cantina è nata dalla ristrutturazione della vecchia rimessa degli attrezzi, concepita con modernità, conservando però lo stile del casale e riutilizzando, dove possibile, i materiali originali. L'oliveto (5 ettari) e il vigneto, se pur abbandonati da qualche anno, erano ancora in ottimo stato e in perfetto equilibrio con l'ambiente. Sono stati così recuperati e restaurati insieme al rudere dell’antico casale.

Un sistema di agricoltura biologico-biodinamica

Il rispetto del territorio e l’attenzione agli equilibri ambientali sono state le linee guida della rinascita di Pomario. I conti Spalletti Trivelli, avendo intuito le potenzialità di questo “agro ecosistema” incontaminato e di eccezionale rarità, hanno deciso di adottare un sistema di agricoltura biologico-biodinamica, al fine di mantenere inalterati gli equilibri naturali. Una scelta dettata dalla naturale conformazione del territorio, ove i vigneti sono posizionati in radure circondate da boschi, ad altitudini vantaggiose.

Oggi Cantina Pomario, a Piegaro (Pg), ma a una trentina di chilometri da Montepulciano, Montalcino e Pienza, si sviluppa su 9 ettari di vigna, 4 a bacca bianca e 5 a nera. Sei le etichette in produzione e una settima, Riserva di Sangiovese, in fase di affinamento. La produzione si attesta sulle 30mila bottiglie con l’obiettivo di raggiungere quota 40 mila. Il 35-40% è destinato all’esportazione.

Quote rosa in primo piano

Un’azienda a forte connotazione femminile nei ruoli chiave: Mery Ferrara è l’enologa e Federica De Santis l’agronoma. A Milano, presso il ristorante Il Liberty, Francesca De Santis e Andrea Spalletti Trivelli hanno guidato una degustazione che ha visto protagoniste le etichette della vinicola umbra.

Tutte le etichette legate al territorio

Ogni vino ha un nome legato al territorio, con attenzione anche ai piccoli volatili protagonisti della scena faunistica del luogo.

Rondirose, il rosè da uve Merlot (70%), Sangiovese (20%) Ciliegiolo (10%), è ispirato alle rondini che volano sui roseti della tenuta. Umbria Rosato Igt 2022, è fragrante e sviluppa una piacevole sensazione sapida.

Da uve Grechetto (80%) e una piccola percentuale di vitigni a bacca bianca, Batticoda è il nome comune della Ballerina Bianca, che con le sue movenze sinuose si fa strada tra i campi di vite. Umbria Bianco Igt 2021, al palato si rivela acidulo, fresco e sapido. Un vino passepartout, che invita al consumo.

Arale Umbria Bianco Igt è il primo vino bianco dell’azienda con l’annata 2009. Il suo nome deriva dal monte che sovrasta la vigna storica, di almeno 50 anni di età, piantata a Trebbiano e Malvasia. L’annata 2020 (80% Trebbiano, 20% Malvasia) è intensa con un finale lungo. Un vino dal forte piglio gastronomico.

Rubicola deriva dal latino Rubecula, pettirosso. Dal colore rosso vivo, frutto di una vendemmia precoce, nasce da uve di Sangiovese (80%) e Merlot. Umbria Rosso Igt 2020 è tannico e armonico.

Sariano Umbria Rosso Igt 2018 è un Sangiovese in purezza, che nasce dalle vecchie vigne di oltre 40 anni di età. Prima produzione, annata 2009. Deciso e aromatico, dal retrogusto fruttato, prende il nome da una proprietà di famiglia del ‘300-400 in provincia di Rovigo, il Castello di Sariano, utilizzato dagli estensi come casino di caccia.

Il Muffato delle Streghe Umbria Bianco Passito Igt 2019 è ottenuto grazie alla muffa nobile, Botrytis Cinerea, che cresce nel vigneto delle streghe impiantato nel 2010. A base di Riesling Renano e Sauvignon Blanc, è armonico, speziato, con persistente finale agrumato.

 

Gli abbinamenti gastronomici

Il ristorante Il Liberty ha servito in abbinamento ai vini di Cantina Pomario Tartelletta calda allo stracchino con mortadella e pistacchi, Risotto alla Milanese, midollo e liquirizia, Petto di faraona al Marsala e fave di cacao. In chiusura, Cheesecake ai lamponi.

Cantina Pomario
Località Pomario – 06066 Piegaro (Pg)
Tel 075 8358579

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Alberto Lupini


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