Poli Museo della Grappa, un viaggio nella storia della distillazione

Tra i musei d’impresa più visitati d’Italia, vanta specificità come la “Grappateca”, la più ampia collezione di grappe esistente, composta da circa 2mila bottiglie da 500 distillerie, molte delle quali oggi scomparse

13 settembre 2021 | 09:30

Sapere, Sapare, Sapore. Sono questi i tre principi guida della famiglia Poli, grappaioli artigiani dal 1898. Per realizzare qualsiasi progetto si deve partire da un’idea (il sapere), poi bisogna lavorare (“sapare”, zappare in dialetto veneto) e infine si arriva al risultato (il sapore). «Il primo a mettere in pratica questa filosofia di vita fu il mio bisnonno GioBatta - racconta Jacopo Poli, titolare della distilleria di famiglia - che nel 1885 trasferì la sua attività di rivendita di vino e cappelli di paglia dalla Pedemontana alla pianura, per beneficiare della nuova linea ferroviaria che avrebbe collegato Vicenza a Bassano del Grappa. La Vaca Mora, come veniva soprannominato il treno a vapore, avrebbe sostato proprio davanti alla sua osteria “Al Cappello”, a Schiavon (Vi), dove siamo ancora oggi».

«GioBatta ampliò la sua attività, dotandosi di un alambicco mobile con cui andava di fattoria in fattoria per distillare vinacce ancora grondanti. Una parte della grappa così ottenuta serviva a pagare la materia prima mentre il resto veniva venduto in osteria. Con il ricavato installò un impianto fisso, composto da tre caldaiette a vapore, e fondò le Distillerie Poli. Ancora oggi, dopo più di 100 anni, io e i miei fratelli Barbara e Andrea distilliamo con lo stesso alambicco, preservando la memoria di chi c’è stato prima di noi, ma guardando al futuro».

Ci dobbiamo evolvere, senza mai dimenticare chi siamo

«Tenendo salda questa convinzione che mi ha sempre fatto da guida - prosegue Jacopo - ho deciso di fondare nel 1993, insieme a mia moglie Cristina, il primo Museo della Grappa in Italia, nel cuore della città della grappa per definizione, Bassano del Grappa. Volevo uno spazio dove diffondere la cultura di questo distillato che tanto aveva dato alla mia famiglia, per troppo tempo appannato da vecchi stereotipi; era giunto il momento di elevare la grappa da semplice “scaldabudella” a sublime piacere della vita».

Sono trascorsi tanti anni da quel 4 luglio del 1993 e oggi il Poli Museo della Grappa, con una media di 150mila visitatori all’anno (dati antecedenti Covid-19), si colloca tra i musei d’impresa più visitati d’Italia, vantando specificità come la “Grappateca”, la più ampia collezione di grappe esistente, composta da circa 2mila bottiglie provenienti da circa 500 distillerie, molte delle quali oggi scomparse.

Accoglienza, valore portante

L’accoglienza è diventata nel tempo un valore portante per la Poli, tanto da spingere l’azienda ad aprire nel 2011 una seconda sede museale a Schiavon, a fianco della distilleria, per offrire un percorso completo agli ospiti. I visitatori possono godere di un’esperienza immersiva, che ha sempre origine dal “sapere”, ammirando in principio la “Biblioteca dello spirito” conservata in Museo, per passare poi ai locali produttivi (il “sapare”) e che si conclude con il “sapore”, ovvero degustando i prodotti Poli.

Per creare un’azienda dalle porte aperte serve «tanto tempo innanzitutto - spiega Jacopo Poli - anni e anni di impegno e formazione di tutto il personale e un investimento continuo per trasformare un ambiente di lavoro in uno spazio adatto all’accoglienza. Qualcosa di buono forse l’abbiamo fatto, se la prestigiosa guida di viaggi Lonely Planet ha scelto la Poli fra le 10 distillerie al mondo che meritano di essere visitate, siamo onorati di essere l’unica italiana».

«Molti mi chiedono il segreto della nostra attività - conclude Jacopo - io rispondo sempre che alle Poli Distillerie non abbiamo ricette segrete, ma un ingrediente difficilmente replicabile: l’amore. L’amore che la mia famiglia ha coltivato per quattro generazioni e che io cerco di instillare a mio figlio Giobatta, al fine di valorizzare il distillato simbolo del territorio, che fa parte della storia di tutti noi».

 

 

Informazioni e prenotazioni

  • ORARI: visite guidate dal lunedì al sabato, 9.00/13.00 - 14.00/18.00. Shop aperto dal lunedì al sabato: 9.00/13.00 - 14.30/19.00.
  • PER PRENOTARE IL TOUR: info@poligrappa.com - 0444 665007
  • DURATA E TARIFFE: possibilità di scegliere tre “esperienze” di visite guidate, con degustazione, da minimo un’ora fino ad un massimo di tre ore. Tariffe a partire da 8 euro.
  • LINGUE: servizio guida in italiano, inglese, tedesco e francese.
  • L’ingresso al Poli Museo della Grappa è sempre gratuito.

 

Per informazioni: www.poligrappa.com

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024