Perrier-Jouët, l’8° Chef de Cave è una donna: Séverine Frerson
Hervé Deschamps passa il testimone dopo 37 anni nelle cantine di Epernay. L’avvicendamento suggellato da un incontro web nell’ambito della Milano Wine Week
08 ottobre 2020 | 16:11
di Gabriele Ancona
Hervé Deschamps e Séverine Frerson in diretta da Epernay
Un incontro che ha riunito in Italia un parterre autorevole rappresentato da Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera, Leo Damiani, direttore commerciale e marketing della maison e direttore sviluppo prodotti di Marchesi Antinori, distributore ufficiale in Italia di Perrier Jouët, e Alberto Lupetti, autore della Guida Grandi Champagne e Chambellan de l’Ordre des Coteaux de Champagne.
Leo Damiani, Luciano Ferraro, Alberto Lupetti
Del resto la notizia è di peso: in 208 anni a Perrier Jouët si sono succeduti solo due Chef de Cave, di cui una donna. Deschamps è in carica dal 1993, dopo 10 anni di apprendistato in affiancamento. Sono 37 anni che degusta e valuta i vini di ogni parcella fino a isolare i cru che costituiranno l’assemblaggio. Si può dire che modelli lo stile enologico di Perrier Jouët da sempre.
Servizio: Champagne Perrier Jouët Blanc de Blancs
«Nella mia mente faccio assemblaggi tutti i giorni – ha ricordato – Se devo ricordare l’annata che mi ha emozionato di più è stata il 1993 con Belle Epoque Blanc de Blancs. Lo stile della maison è floreale con una sua complessità e lo Chardonnay offre eleganza e raffinatezza».
Séverine Frerson ha affiancato per due anni Hervé Deschamps. Un’esperienza intensa, di grande affinità. «Un periodo molto costruttivo – ha precisato – Hervé mi ha trasmesso il gusto della scoperta dell’elemento floreale. Per quanto riguarda il futuro, ogni Chef de Cave porta il suo tocco, a piccoli passi. Tra qualche anno ne riparleremo, ma lo stile rimarrà quello di Perrier Jouët».
Salmone, polpetta di riso e sfera di rapa
A Palazzo Bovara si è vissuto un momento magico, ben sottolineato da Leo Damiani : «Stiamo assistendo non solo a un alternarsi di tecniche, ma a un passaggio di sensibilità».
Yoji Tokuyoshi
A seguire un degustazione-brindisi con Perrier- Jouët Blanc de Blancs, vino netto, cesellato e preciso, in abbinamento a due ricette realizzate nel corso di uno show cooking da Yoji Tokuyoshi, oggi chef patron dell’omonimo ristorante milanese e della Bentoteca, ma per un decennio sous chef di Massimo Bottura.
Sandwich con fritto di lingua e Champagne Perrier Jouët Blanc de Blancs
Tokuyoshi ha proposto in sandwich Fritto di lingua di vitello con panatura di panko, carota viola, maionese di zafferano e Salmone marinato “fiammato”, polpetta di riso impanato e sfera di rapa.
Per informazioni: www.perrier-jouet.com - www.antinori.it
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