Pasti delle feste? Agli italiani piace chiuderli con grappa o distillati
Per tanti in Italia la grappa è sinonimo di Natale, tant'è che una buona percentuale di consumatori si concede un bicchierino per chiudere pranzi o cene delle feste. Un'abitudine consolidata soprattutto in questo periodo
L'Italia, terra di antiche tradizioni e riti, si trova ad affrontare un'interessante dinamica tra il desiderio di preservare il passato e la volontà di rinnovarsi. Secondo un'indagine condotta da Grappa Libarna, il 50% degli intervistati riconosce l'importanza di mantenere vive le tradizioni. Tuttavia, oltre il 25% degli italiani si immerge in ricorrenze con uno spirito innovativo, adattandole ai tempi moderni e creando nuovi momenti con amici e familiari. Dall'indagine emerge il delicato equilibrio tra la conservazione delle tradizioni e la loro reinterpretazione. Un punto comune tra le due realtà, almeno a tavola, è rappresentato dalla grappa. Questo distillato tutto italiano si conferma come compagno ideale dei momenti speciali nella vita degli italiani, una tradizione che si rinnova continuamente, specialmente durante le festività natalizie, rispecchiando l'evoluzione della società e dei gusti.
L'importanza della tradizione per gli italiani
In particolare, i Millennials emergono come protagonisti del cambiamento, con quasi un terzo di loro che rinnova le tradizioni, soprattutto nel Nord-Ovest (32%). Il sociologo dei consumi Mauro Ferraresi sottolinea che le tradizioni non sono statiche, ma possono adattarsi nel tempo, un processo noto come "reinterpretazione della tradizione".
Per gli italiani, le tradizioni rappresentano abitudini legate indissolubilmente alla propria storia personale o familiare. Il 40,1% le definisce come "antiche usanze tramandate di generazione in generazione", mentre il 23,4% le vede come elementi del passato rinnovati per adattarsi ai tempi moderni.
Grappa, un distillato al sapore di tradizione
Grappa Libarna ha esplorato il rapporto degli italiani con le tradizioni, concentrandosi sul consumo di grappa (distillato che piace sempre di più anche fuori confine). Il bicchiere di grappa a fine pasto rimane un rito a cui tiene particolarmente il 25% degli italiani. Secondo Gianluca Monaco di Gruppo Montenegro, la scelta di una grappa è guidata dalla storicità del marchio, dal metodo di produzione e dall'invecchiamento.
Ed è proprio in questo periodo che la grappa conferma e sottolinea il suo legame con la tradizione. Il Natale si conferma come l'occasione più importante per gli italiani, con il 51,2% che lo considera un momento da vivere in famiglia. Il consumo di grappa durante le festività, particolarmente durante il Natale, rimane una pratica radicata, apprezzata dal 40% degli italiani.
Grappa in casa, a Natale più che mai significa convivialità
Più di un terzo degli italiani associa la convivialità ai momenti tradizionali, rimanendo a tavola dopo il pasto con distillati come la grappa. Il 53,8% dei Millennials (che si confermato particolari estimatori del prodotto) preferisce concludere il pasto con caffè e amaro, mentre il 25% opta per grappa o distillati, soprattutto al Nord-Est. Il 64% degli italiani consuma grappa, con una preferenza evidente tra uomini e Millennials.
Il consumo tradizionale in casa è dominante, ma il 27,6% la gusta al ristorante e il 22,3% nei locali. La grappa è sempre più associata all'italianità, all'artigianalità e all'esperienza conviviale. Dati che si confermato per quanto riguarda il periodo delle feste. Tra i riti immancabili nel Natale rimane saldo il consumo di grappa. Per circa il 40% degli italiani, in particolare i Millennials (48%) seguiti dalla Gen X (39%), il Natale è l’occasione più adatta per il consumo di questo storico distillato della tradizione italiana.
Grappa, per tanti è anche il dono ideale
Ultime curiosità dalla ricerca: in occasione di inviti per pranzi o cene legati alle ricorrenze, il 16,2% degli intervistati ha dichiarato di scegliere un distillato come la grappa da portare in dono, mentre per il 19,7% è gradito come regalo da ricevere, molto più di un amaro (rispettivamente 12,5% e 16,7%).
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Alberto Lupini