Oltrepò Pavese, 18 cantine riabbracciano il Consorzio di tutela
Tante sono le aziende vinicole della zona che, nonostante il momento di emergenza, hanno chiesto di rientrare nell’ente dopo gli appelli delle scorse settimane
19 marzo 2020 | 10:54
di Stefano Calvi
La sede del Consorzio di Tutela
L’appello e la risposta corale sortiti dall’incontro di Riccagioia a Torrazza Coste del 27 gennaio scorso, voluto dall’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, ha portato ad un risultato significativo per il mondo vitivinicolo oltrepadano. Proprio in questi giorni, come da programma nonostante l’emergenza Covid-19, è stato redatto un elenco di aziende che hanno fatto domanda di ammissione al Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Si tratta di realtà storiche e blasonate, alcune con una rete commerciale che va ben al di là degli spazi geografici italiani.
Fabio Rolfi
Sono diciotto le aziende che hanno avanzato la proposta, la maggior parte rispondendo in modo coerente a quanto preannunciato in assemblea e sono: Az. Agr. Manuelina, Az. Bruno Verdi e Vitivinicola Verdi F.lli, Cà Montebello, Calatroni, Cantine Monterosso; Fattoria F.lli Massara, Finigeto, Frecciarossa, Il Molino di Roverscala; La Travaglina, Piccolo Bacco dei Quaroni, Quaquarini Francesco, Scabini Davide; Tenuta Bellcolle, Travaglino, Vistarino. Un importante “contingente” arriva dal Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese che ha sottolineato in una nota il rientro delle aziende di filiera del Distretto in Consorzio motivando la necessità, oggi più che mai impellente, di unità territoriale e di importanti riforme volte al rilancio della Denominazione.
Soddisfatto, l’assessore regionale Fabio Rolfi ha commentato: «L’Oltrepò Pavese è il primo territorio vitivinicolo della Lombardia, con un enorme potenziale sia sotto il profilo produttivo che turistico. Se il mondo del vino parla con una voce sola è più forte e può essere più autorevole nel rapporto istituzionale con le altre realtà ed anche al proprio interno per le decisioni non indolori che dovranno essere prese per il rilancio del comparto. Stiamo attraversando un periodo di forte difficoltà per tutta la regione. L’unico modo per uscirne è quello di avere un obiettivo comune e di unire le forze per raggiungerlo. Ringrazio dunque il Consorzio e le aziende, che stanno dimostrando senso di responsabilità proprio nel momento di maggior necessità».
Luigi Gatti, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò ha espresso naturalmente soddisfazione ribadendo che «questa notizia non può che essere accolta con particolare entusiasmo in un periodo così difficile per il mondo del vino in generale e per il nostro in particolare, proprio nel momento del rilancio e della promozione internazionale. È un segno di serietà da parte di tante aziende che hanno compreso il senso di un lavoro collegiale e programmatico, costruito attraverso le relazioni istituzionali e di territorio, quello che il nuovo Consorzio ha intrapreso e vuole portare avanti con determinazione. Dal punto di vista numerico e di rappresentanza è anche una notizia importante per la tutela delle Denominazioni, quando il CdA nelle prossime settimane approverà queste domande di ammissione i soci potranno pensare ad un progetto di rilancio davvero importante».
Ricordiamo qui di seguito le Denominazioni Doc e Docg dell’Oltrepò Pavese del vino. La produzione enologica dell’Oltrepò Pavese a indicazione geografica è suddivisa in: 1 Docg (Oltrepò Pavese Metodo Classico), 7 Doc (Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese); 1 Igt (Provincia di Pavia).
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini