Numero Chiuso, il Vermentino che segue il tempo
Una verticale di otto annate per celebrare il Vermentino Lvnae Colli di Luni Doc Numero Chiuso 2018, in commercio dal prossimo dicembre. Ogni bottiglia ha davanti a sé una prospettiva di vita di oltre 10 anni
Un festeggiamento in grande stile quello che Diego Bosoni ha organizzato al Four Seasons Hotel Milano per celebrare il Vermentino Lvnae Colli di Luni Doc Numero Chiuso 2018, in commercio dal prossimo dicembre. Lo ha fatto con una verticale di otto annate (2008-2009-2011-2013-2015-2016-2017-2018), a cui si sono aggiunte la 2007 e 2010 dei Vermentino Colli di Luni Doc Cavagino ed Etichetta Nera.
«Da quattro generazioni – ha raccontato Diego Bosoni, che con la famiglia guida la casa vinicola di Luni (Sp), ultimo lembo di Ligura al confine con la Toscana – puntiamo a declinare il Vermentino in vini capaci di leggere le sfumature dei suoli e le potenzialità evolutive del vitigno. Abbiamo 80 ettari di vigna, che vanno dal mare all’alta collina; ognuna scatta una foto diversa del territorio». Un microcosmo molto variegato, con oltre 40 particelle di vigneto in ordine sparso. Il Vermentino è il vitigno che domina il 70% della superficie.
Produzione blindata
La gamma di Vermentino si declina in cinque etichette. Il tris composto da Labianca, Etichetta Grigia ed Etichetta Nera, che legge il territorio dal punto di vista altimetrico, il cru Cavagino e Numero Chiuso, che nasce con la vendemmia 2008. Da allora, nelle migliori annate, vengono prodotte solo 2.600 bottiglie, il “numero chiuso”, appunto. Il vino affina un anno e mezzo in botte e un anno e mezzo in bottiglia. Dopo tre anni è pronto per invecchiare. «Oggi sappiamo che ogni bottiglia ha davanti a sé una prospettiva di vita di ben oltre 10 anni», ha annotato Bosoni.
Identità matura
La verticale, non a caso denominata “Il Vermentino e il tempo”, lo ha dimostrato. Una passerella di Vermentino di spessore, all’olfatto in alcuni casi prodigiosi. Risalendo gli anni hanno saputo mantenere al palato lunghezza e sapidità, un’identità matura. Il giovane della famiglia, ancora senza etichetta, si è rivelato già intenso, lungo e fruttato; elegante. Complesso, minerale e di grande vitalità si è rivelato Cavagino 2007, mentre Etichetta Nera 2010 ha sviluppato un’anima armonica, sapida e persistente.
Metodo Classico, la novità
Al termine della degustazione, una novità. La presentazione di Cuvée Lunae, Brut Metodo Classico Millesimato 2018, 50% Vermentino e 50% Albarola. Vigneti a maggior vocazione ai piedi delle Alpi Apuane e in prossimità del Mar Ligure. L’Albarola contribuisce apportando acidità e sapidità, il Vermentino carica aromatica e impronta territoriale. Prima produzione 5.000 bottiglie.
Ultima nota. Dalla vendemmia 2019 i vini Lvnae prendono forma nella nuova cantina. Taglio del nastro previsto per il 2022. Ormai ci siamo. Anche in questo caso il tempo sta facendo il suo corso.
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Alberto Lupini