Non decolla la vendita di vino italiano nella grande distribuzione all'estero

Secondo l'Osservatorio Uiv (Unione italiana vini), infatti, nei primi 9 mesi dell'anno si è registrato un piccolo aumento dello 0,4% nei volumi complessivi, con un valore totale di oltre 3,3 miliardi di euro

08 novembre 2023 | 17:43

Le vendite di vino italiano stentano ancora a ottenere risultati soddisfacenti nella grande distribuzione dei tre principali paesi importatori, ovvero Stati Uniti, Germania e Regno Unito. Secondo l'Osservatorio Uiv (Unione italiana vini) basandosi sui dati Nielsen-IQ, infatti, nei primi 9 mesi dell'anno si è registrato un aumento dello 0,4% nei volumi complessivi (sebbene con un calo dello 0,2% nel secondo semestre), con un valore totale di oltre 3,3 miliardi di euro.

Spumanti e fermi: l'analisi delle vendite negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito

In generale, la domanda di vini spumanti italiani ha registrato una diminuzione del 2% nei tre paesi, mentre i vini fermi sono aumentati dell'1,2%, raggiungendo un valore di 2,15 miliardi di euro e un totale di 3,4 milioni di ettolitri, equivalenti a 452 milioni di bottiglie da 0,75 litri. Negli Stati Uniti, si è verificato un aumento dei volumi dei vini spumanti (+3,7%), mentre in Germania e nel Regno Unito i vini fermi sono cresciuti del 4%, grazie anche a miglioramenti significativi nelle varietà di Primitivo, Montepulciano e Nero d'Avola. Nel principale mercato mondiale, gli Stati Uniti, poi, i vini fermi italiani hanno subito una diminuzione del 6,6%, mentre i vini spumanti hanno registrato variazioni negative in Regno Unito (-5,9%) e Germania (-1,4%). In termini di valore complessivo, il Regno Unito ha registrato una stabilità (+0,1%), la Germania ha visto un aumento del 3,9%, mentre gli Stati Uniti hanno registrato un calo del 3,5%. Nel mercato statunitense, il marchio americano di prodotti a basso contenuto alcolico con aromi alla frutta provenienti dall'Italia, in particolare dal Piemonte, continua a esercitare un'influenza significativa nella grande distribuzione. Su un totale di 906 milioni di euro di acquisti di vini fermi e frizzanti italiani, escludendo gli spumanti, l'impresa americana di vino italiano ha generato vendite per 341 milioni di euro, rappresentando il 38% delle vendite totali.

«Il fenomeno - ha detto il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti - deve far riflettere la nostra filiera; il modello italiano resta quello tradizionale dell'alta qualità e del sistema delle denominazioni, ma ciò non esclude l'apertura verso forme produttive più 'laiche', con 'contaminazioni' che assecondino una domanda giovane sempre più disimpegnata e spesso attenta al grado alcolico. Il player statunitense, sfruttando anche il brand Italia, negli ultimi 7 anni ha aumentato il proprio business del 500%».

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024