Nobile di Montepulciano Cinque stelle all'annata 2019
Doppia festa per la Docg italiana più vecchia: il massimo riconoscimento ricevuto all'Anteprima per l'ultima annata, e i festeggiamenti per i 40 anni da quel "Garantita" aggiunto alla Doc nel 1980
20 febbraio 2020 | 18:20
La vendemmia 2019 del Vino Nobile di Montepulciano si è aggiucata 5 stelle, il punteggio massimo. Questo il rating assegnato ai campioni dell'ultima annata annunciati nella giornata dedicata alla stampa dell'Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano. Una giornata che è stata anche momento d'inizio per le celebrazioni dei 40 anni della prima Docg d'Italia, il Nobile appunto, che nel 1980 ha ricevuto per primo la fascetta di Stato.
Un seminario con la partecipazione di esperti e personaggio del tempo è servito per mettere in luce alcuni passaggi salienti di un percorso che ha riguardato non solo Nobile di Montepulciano, ma tutto il vino italiano. «Un anno importante il 2020 per questo anniversario, ma anche per un Consorzio, il nostro, che si sta mettendo in gioco con il coinvolgimento di tutte le aziende associate su vari fronti - ha sottolineato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi - con un mercato che si sta riaprendo in positivo, con tanti progetti in ballo che porteranno la nostra denominazione a guardare al futuro in chiave sempre più moderna, pur contando appunto su una storia importante, primo tra tutti la novità di “Toscana” in etichetta».
Il 2019, una vendemmia da 5 stelle
A livello meteorologico il 2019 ha alternato due periodi intensamente piovosi, aprile-maggio e novembre-dicembre, durante i quali è caduto il 65% della pioggia dell’anno, a un periodo, giugno-ottobre, prevalentemente secco ma contraddistinto da brevi e intensi eventi piovosi.
Le temperature sono state mediamente più alte nella gran parte dell’anno tranne che in gennaio e in maggio.
La raccolta si è svolta in gran parte, per il Sangiovese, tra il 25 settembre e il 10 ottobre.
I vini del 2019 sono molto interessanti e la qualità è molto buona. A livello analitico si rilevano ottimi valori di intensità e tonalità di colore, gradazioni alcoliche medio alte, buona dotazione di polifenoli totali e di sostanze estrattive, acidità e pH medi. All’assaggio i vini presentano colori intensi, ottima espressività aromatica varietale, concentrazione e una trama tannica di pregevole fattura.
40 anni di Docg e di storia del vino italiano
Correva l’anno 1980 quando l'allora ministero dell’Agricoltura rilasciava la prima fascetta che identificava una denominazione vinicola come "garantita" (Docg). Si apriva così una nuova era per il vino italiano. Questa fascetta, serie AA n°000001, è oggi conservata negli uffici del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ed è l’immagine simbolo dei festeggiamenti per il quarantennale che ricorrerà per tutto l’anno 2020. La storia della fascetta AA 000001 è molto lunga. Sono infatti occorsi circa 11 anni di riunioni, incontri, richieste da quando, nel lontano 1969, il Consorzio fece richiesta della Docg (Legge 930/63), a quando questa è stata riconosciuta nel 1980. Il Consorzio del Vino Nobile, primo in Italia, divenne così una vera e propria rompighiaccio nel mare della burocrazia.
Il 1 luglio 1980 fu l’allora Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, a firmare il decreto che sanciva l’ottenimento della Docg per il Vino Nobile di Montepulciano. Il percorso non sarebbe finito qui, dal momento che non essendoci precedenti fu proprio il Consorzio del Vino Nobile, d’intesa con il ministero dell’Agricoltura e con la Camera di Commercio di Siena, a mettere a punto il sistema dei controlli (fu creata la prima commissione camerale, la “N.1”). Nel 1980 furono 450mila le bottiglie di Nobile Docg.
Il Grifo Nobile: un riconoscimento per gli “ambasciatori” del vino italiano
Nella serata di benvenuto alla stampa internazionale è stato assegnato il Grifo Nobile, una novità per il Consorzio che da questa edizione dell’Anteprima ha deciso di dare un riconoscimento particolare a quelle figure che si sono distinte per la promozione del vino italiano, del Vino Nobile di Montepulciano in particolare. Una targa che sottolinea questo impegno e che riprende il simbolo del Vino Nobile di Montepulciano.
Per questa edizione il Grifo Nobile è stato assegnato a Luca Martini (miglior sommelier del mondo), Raffaele Porceddu (maitre dell’Adler di Bagno Vignoni), Nicola Masiello (presidente onorario della Fisar), Ida Walters (come sommelier emergente) e Roberto Rossi, lo chef stellato del ristorante Il Silene che ha preparato anche il menu della cena di benvenuto.
Nobile di Montepulciano in numeri
Il patrimonio “Nobile”. Un miliardo di euro circa. È questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2mila ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.377 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 571 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2019 sono state immessi nel mercato 6,2 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano.
Il mercato
Il 2019 si conferma all’insegna dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78% di prodotto, mentre il restante 22% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2019 ha raggiunto il 22%. Per quanto riguarda il mercato nazionale inoltre le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48,5%. Al Nord è stato venduto il 14,% del totale nazionale mentre nel restante centro-Italia sud e Isole il 15,5%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 43% della quota esportazioni. Il secondo Paese di riferimento è quello degli Stati Uniti arrivando a rappresentare il 22% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 7% delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 14,5%. Tra le grandi novità il mercato canadese dove tra l’altro si sono rivolte alcune importanti iniziative promozionali negli ultimi anni con una quota di export che ha raggiunto il 3,5% nel 2019 in crescita.
Per informazioni: www.consorziovinonobile.it
Il Nobile di Montepulciano ottiene il massimo riconoscimento alle Anteprime Toscane 2020
Un seminario con la partecipazione di esperti e personaggio del tempo è servito per mettere in luce alcuni passaggi salienti di un percorso che ha riguardato non solo Nobile di Montepulciano, ma tutto il vino italiano. «Un anno importante il 2020 per questo anniversario, ma anche per un Consorzio, il nostro, che si sta mettendo in gioco con il coinvolgimento di tutte le aziende associate su vari fronti - ha sottolineato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi - con un mercato che si sta riaprendo in positivo, con tanti progetti in ballo che porteranno la nostra denominazione a guardare al futuro in chiave sempre più moderna, pur contando appunto su una storia importante, primo tra tutti la novità di “Toscana” in etichetta».
Il 2019, una vendemmia da 5 stelle
A livello meteorologico il 2019 ha alternato due periodi intensamente piovosi, aprile-maggio e novembre-dicembre, durante i quali è caduto il 65% della pioggia dell’anno, a un periodo, giugno-ottobre, prevalentemente secco ma contraddistinto da brevi e intensi eventi piovosi.
Le temperature sono state mediamente più alte nella gran parte dell’anno tranne che in gennaio e in maggio.
La raccolta si è svolta in gran parte, per il Sangiovese, tra il 25 settembre e il 10 ottobre.
I vini del 2019 sono molto interessanti e la qualità è molto buona. A livello analitico si rilevano ottimi valori di intensità e tonalità di colore, gradazioni alcoliche medio alte, buona dotazione di polifenoli totali e di sostanze estrattive, acidità e pH medi. All’assaggio i vini presentano colori intensi, ottima espressività aromatica varietale, concentrazione e una trama tannica di pregevole fattura.
Si festeggiano i 40 anni dalla nascita della prima Docg d'Italia
40 anni di Docg e di storia del vino italiano
Correva l’anno 1980 quando l'allora ministero dell’Agricoltura rilasciava la prima fascetta che identificava una denominazione vinicola come "garantita" (Docg). Si apriva così una nuova era per il vino italiano. Questa fascetta, serie AA n°000001, è oggi conservata negli uffici del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ed è l’immagine simbolo dei festeggiamenti per il quarantennale che ricorrerà per tutto l’anno 2020. La storia della fascetta AA 000001 è molto lunga. Sono infatti occorsi circa 11 anni di riunioni, incontri, richieste da quando, nel lontano 1969, il Consorzio fece richiesta della Docg (Legge 930/63), a quando questa è stata riconosciuta nel 1980. Il Consorzio del Vino Nobile, primo in Italia, divenne così una vera e propria rompighiaccio nel mare della burocrazia.
Il 1 luglio 1980 fu l’allora Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, a firmare il decreto che sanciva l’ottenimento della Docg per il Vino Nobile di Montepulciano. Il percorso non sarebbe finito qui, dal momento che non essendoci precedenti fu proprio il Consorzio del Vino Nobile, d’intesa con il ministero dell’Agricoltura e con la Camera di Commercio di Siena, a mettere a punto il sistema dei controlli (fu creata la prima commissione camerale, la “N.1”). Nel 1980 furono 450mila le bottiglie di Nobile Docg.
Il Grifo Nobile: un riconoscimento per gli “ambasciatori” del vino italiano
Nella serata di benvenuto alla stampa internazionale è stato assegnato il Grifo Nobile, una novità per il Consorzio che da questa edizione dell’Anteprima ha deciso di dare un riconoscimento particolare a quelle figure che si sono distinte per la promozione del vino italiano, del Vino Nobile di Montepulciano in particolare. Una targa che sottolinea questo impegno e che riprende il simbolo del Vino Nobile di Montepulciano.
Per questa edizione il Grifo Nobile è stato assegnato a Luca Martini (miglior sommelier del mondo), Raffaele Porceddu (maitre dell’Adler di Bagno Vignoni), Nicola Masiello (presidente onorario della Fisar), Ida Walters (come sommelier emergente) e Roberto Rossi, lo chef stellato del ristorante Il Silene che ha preparato anche il menu della cena di benvenuto.
Il Nobile di Montepulciano lancia il premio Grifo Nobile
Nobile di Montepulciano in numeri
Il patrimonio “Nobile”. Un miliardo di euro circa. È questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2mila ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.377 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 571 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2019 sono state immessi nel mercato 6,2 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano.
Il mercato
Il 2019 si conferma all’insegna dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78% di prodotto, mentre il restante 22% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2019 ha raggiunto il 22%. Per quanto riguarda il mercato nazionale inoltre le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48,5%. Al Nord è stato venduto il 14,% del totale nazionale mentre nel restante centro-Italia sud e Isole il 15,5%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 43% della quota esportazioni. Il secondo Paese di riferimento è quello degli Stati Uniti arrivando a rappresentare il 22% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 7% delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 14,5%. Tra le grandi novità il mercato canadese dove tra l’altro si sono rivolte alcune importanti iniziative promozionali negli ultimi anni con una quota di export che ha raggiunto il 3,5% nel 2019 in crescita.
Per informazioni: www.consorziovinonobile.it
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Alberto Lupini
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