Montepulciano d’Abruzzo In Italia 18 milioni di consumatori
A rivelarlo è un'indagine commissionata dal Consorzio di tutela. In Usa e in Germania la denominazione si attesta come il primo vino del Centro Sud Italia conosciuto e consumato
28 gennaio 2020 | 12:46
Come vedono l’Abruzzo i consumatori di vino in Italia, Germania e Stati Uniti? A porsi la questione è stato il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, che ha commissionato un’indagine a Wine Monitor Nomisma, con l’obiettivo di capire le tendenze dei mercati più strategici per le denominazioni della regione.
«Tante sono le potenzialità dell’Abruzzo come regione vocata alla viticoltura che vanno ancora esplorate ed esaltate - spiega il presidente del Consorzio, Valentino Di Campli - La sfida della nostra realtà consortile è quella di sostenere le aziende facendo sempre più sistema per supportare e diffondere a livello nazionale e internazionale il consumo dei vini abruzzesi - e in particolare della Denominazione per eccellenza, il Montepulciano d’Abruzzo - che nascono su un territorio unico e sostenibile, collocato tra il mare e la montagna, che merita di essere raccontato. Lavoriamo per migliorarne inoltre il posizionamento, facendo appunto leva sul binomio vino e territorio d’origine».
Il 65% degli intervistati italiani ha dichiarato di essere stato in Abruzzo almeno una volta; le caratteristiche peculiari della regione sono collegate soprattutto al cibo (“arrosticini”, “buon cibo” sono le prime parole che il consumatore di vino indica quando pensa all’Abruzzo), seguono a poca distanza temi legati al territorio (“mare”, “montagne” ...). Tra i principali punti di forza/attrazione della regione secondo gli italiani troviamo parchi/riserve naturali e borghi/città d’arte (20%), seguiti da colline/montagne (17%), gastronomia e mare (entrambe al 13%). Il vino occupa il sesto posto con il 7% delle citazioni.
Il 56% degli intervistati in Germania conosce la regione, anche se solo il 7% ci è stato almeno una volta negli ultimi 5 anni e si posiziona al decimo posto tra le regioni che producono i migliori vini. In USA la quota di chi conosce la regione è più bassa (25%) mentre gli altri valori sono perfettamente allineati a quelli della Germania.
La notorietà del Montepulciano d’Abruzzo è ampia in tutti i paesi analizzati: l’83% dei consumatori di vino in Italia conosce la denominazione (il 43% lo cita spontaneamente nelle risposte aperte nel momento in cui deve indicare liberamente il nome di un vino abruzzese); il 45% in Germania e il 24% negli Usa.
La consumer base del Montepulciano d’Abruzzo conta oltre 18 milioni di consumatori in Italia (corrispondenti al 55% dei consumatori di vino), 6 milioni in Germania (18%) e 3 milioni tra New York, Texas e California (10%). È il primo vino del Centro Sud Italia conosciuto e consumato sia negli Stati uniti che in Germania. In Italia seguono, con delle buone percentuali, anche il Trebbiano d’Abruzzo e la Passerina. Il Montepulciano d’Abruzzo viene percepito come un vino “tradizionale/classico” ma anche come prodotto che è “espressione dell’eccellenza italiana”, sono questi i primi due attributi indicati dai consumatori di tutti e tre i paesi analizzati. Negli Stati Uniti e in Germania è il 4° tra i vini rossi italiani citati spontaneamente dagli intervistati.
Diversi sono i canali di consumo del Montepulciano in base al mercato analizzato: in Italia il consumo è prevalentemente domestico (43% degli user lo consuma soprattutto in casa e di questi il 68% durante i pasti). Tra chi lo consuma fuori casa, la bottiglia è il formato prevalente (il 70% lo ordina abitualmente, contro un 30% di chi preferisce il by the glass). In Germania, seppur nel complesso i consumi domestici siano prevalenti, non c’è preponderanza di un canale sull’altro ma l’occasione più gettonata è quella del dopo cena, fuori dai pasti. Negli Stati Uniti il Montepulciano d’Abruzzo viene invece consumato prevalentemente fuori casa: 1 su 4 lo beve soprattutto al ristorante, l’occasione dei pasti, infatti, è la prevalente (36% degli intervistati).
Filari di vigneti abruzzesi
«Tante sono le potenzialità dell’Abruzzo come regione vocata alla viticoltura che vanno ancora esplorate ed esaltate - spiega il presidente del Consorzio, Valentino Di Campli - La sfida della nostra realtà consortile è quella di sostenere le aziende facendo sempre più sistema per supportare e diffondere a livello nazionale e internazionale il consumo dei vini abruzzesi - e in particolare della Denominazione per eccellenza, il Montepulciano d’Abruzzo - che nascono su un territorio unico e sostenibile, collocato tra il mare e la montagna, che merita di essere raccontato. Lavoriamo per migliorarne inoltre il posizionamento, facendo appunto leva sul binomio vino e territorio d’origine».
Valentino Di Campli
Il 65% degli intervistati italiani ha dichiarato di essere stato in Abruzzo almeno una volta; le caratteristiche peculiari della regione sono collegate soprattutto al cibo (“arrosticini”, “buon cibo” sono le prime parole che il consumatore di vino indica quando pensa all’Abruzzo), seguono a poca distanza temi legati al territorio (“mare”, “montagne” ...). Tra i principali punti di forza/attrazione della regione secondo gli italiani troviamo parchi/riserve naturali e borghi/città d’arte (20%), seguiti da colline/montagne (17%), gastronomia e mare (entrambe al 13%). Il vino occupa il sesto posto con il 7% delle citazioni.
Il 56% degli intervistati in Germania conosce la regione, anche se solo il 7% ci è stato almeno una volta negli ultimi 5 anni e si posiziona al decimo posto tra le regioni che producono i migliori vini. In USA la quota di chi conosce la regione è più bassa (25%) mentre gli altri valori sono perfettamente allineati a quelli della Germania.
La notorietà del Montepulciano d’Abruzzo è ampia in tutti i paesi analizzati: l’83% dei consumatori di vino in Italia conosce la denominazione (il 43% lo cita spontaneamente nelle risposte aperte nel momento in cui deve indicare liberamente il nome di un vino abruzzese); il 45% in Germania e il 24% negli Usa.
La consumer base del Montepulciano d’Abruzzo conta oltre 18 milioni di consumatori in Italia (corrispondenti al 55% dei consumatori di vino), 6 milioni in Germania (18%) e 3 milioni tra New York, Texas e California (10%). È il primo vino del Centro Sud Italia conosciuto e consumato sia negli Stati uniti che in Germania. In Italia seguono, con delle buone percentuali, anche il Trebbiano d’Abruzzo e la Passerina. Il Montepulciano d’Abruzzo viene percepito come un vino “tradizionale/classico” ma anche come prodotto che è “espressione dell’eccellenza italiana”, sono questi i primi due attributi indicati dai consumatori di tutti e tre i paesi analizzati. Negli Stati Uniti e in Germania è il 4° tra i vini rossi italiani citati spontaneamente dagli intervistati.
Diversi sono i canali di consumo del Montepulciano in base al mercato analizzato: in Italia il consumo è prevalentemente domestico (43% degli user lo consuma soprattutto in casa e di questi il 68% durante i pasti). Tra chi lo consuma fuori casa, la bottiglia è il formato prevalente (il 70% lo ordina abitualmente, contro un 30% di chi preferisce il by the glass). In Germania, seppur nel complesso i consumi domestici siano prevalenti, non c’è preponderanza di un canale sull’altro ma l’occasione più gettonata è quella del dopo cena, fuori dai pasti. Negli Stati Uniti il Montepulciano d’Abruzzo viene invece consumato prevalentemente fuori casa: 1 su 4 lo beve soprattutto al ristorante, l’occasione dei pasti, infatti, è la prevalente (36% degli intervistati).
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Alberto Lupini
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