Lunaria, il nuovo Metodo Classico di Bosco del Sasso, si presenta
Bosco del Sasso presenta Lunaria, Metodo Classico da Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese. Elegante nel gusto e nel design, celebra la luna e il territorio con una bollicina raffinata firmata Michele Zanardo
Debutta Lunaria, il nuovo Metodo Classico di Bosco del Sasso, la cantina di Manuela Centinaio, sorella del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. È una bollicina elegante che porta la firma dell’enologo veneto Michele Zanardo. È stata presentata nel corso di una riuscita serata, ospitata presso l’Enoteca Regionale di Broni, che ha visto la partecipazione del mondo vitivinicolo oltrepadano (presente anche il direttore del Consorzio, Riccardo Binda), di giornalisti del settore e di winelovers.
Lunaria, come nasce
«I bagliori della luna piena illuminano le colline ripide e il fitto mosaico dei nostri filari. - ha spiegato la patron Manuela Centinaio -. Abbiamo pensato a quanto quel grande cerchio argenteo rappresentasse per natura la ciclicita`, il cambiamento e la speranza. Il fascino eterno del nostro lavoro sensoriale in vigna e in cantina. Da questa suggestione quasi onirica nasce il Metodo Classico di Bosco del Sasso, il nuovo orgoglio di casa. Il nome, Lunaria, e` anche un poetico rimando alla bellezza raffinata della pianta omonima che con i suoi frutti ricorda, per forma e sfumature, proprio la luna piena ed il suo potere». Nel corso della serata è intervenuto anche l’enologo Zanardo: « È dal Pinot Nero, uno dei vitigni iconici dell’Oltrepo` Pavese di ripidi pendii sassosi e calcarei, che nasce il Brut Lunaria, Metodo Classico che esprime attraverso la spumantizzazione, le qualita` uniche di questa uva vinificata in bianco. Un prodotto che vuole incarnare l’essenza del territorio e che si va ad aggiungere a due importanti rossi e ad un’altra bollicina Metodo Martinotti».
Che vino è Lunaria
È stato poi il sommelier di Bosco del Sasso, Roberto Galli ad entrare nel dettaglio del sorso: «Basta un primo sguardo: i riflessi giallo paglierino e il perlage fine ed intenso, sono un ulteriore omaggio al madreperlaceo satellite. Delicati ed eleganti i sentori di frutta secca ed agrumata, che si contrappongono, a livello gustativo, ad un corpo vigoroso ed a una decisa persistenza. La struttura e` elegante e di buona acidita`. Un vino perfetto come aperitivo con salumi, formaggi freschi o di media stagionatura, o in abbinamento con antipasti di pesce, crostacei o cucina di mare gourmet». Centinaio si è poi soffermata sul design della bottiglia: « È un ulteriore rimando all’atmosfera notturna, con colature dorate e venature materiche in rilievo sull’etichetta, che ricordano filari e germogli dove sono nati vini come il 19.09, lo spirito giovane e impavido della vigna; il Buttafuoco, vecchio saggio del casale; il Buttafuoco Storico, intimo e sognante custode del sapere. E ora Lunaria, la regina del Bosco».
Sia il sorso, sia il design, sia la bella storia recente di questa cantina fanno parte di una vera a propria “esperienza di vigna”. «Proprio così – spiega Manuela Centinaio -. Uno slogan che rappresenta la natura stessa dei luoghi. Abbiamo scelto di investire su un territorio che riteniamo vincente, sia come produzione di vini sia per la bellezza ambientale dei suoi paesaggi. Ci siamo innamorati a prima vista di Bosco del Sasso, sulle ripide colline di Canneto Pavese. Qui i vigneti sembra che ti abbraccino in un ritorno alla Terra Madre che ha la forza di staccarti completamente dalla quotidianità e dai ritmi frenetici. È nato così il nostro slogan, Esperienza di Vigna, che esprime l’idea di offrire un viaggio sensoriale ed emozionale che tocca tutti i cinque sensi, non solo il gusto».
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Alberto Lupini