Il Lugana Doc si è messo in mostra alla Milano Wine Week

Il Consorzio di Lugana Doc ha organizzato quattro degustazioni di alcune aziende produttrici al ristorante Identità Golose, seguite da cene di chef, tra cui quella di Sironi, con abbinamenti di Lugana Doc

18 ottobre 2022 | 16:18
di Emanuela T. Cavalca

Due regioni, cinque comuni, un grande lago, terreni ricchi e argillosi accompagnati da un clima mite. È il terreno bagnato dal Lago di Garda e coltivato fin dall’epoca romana con il vitigno Turbiana, che regala il Lugana un vino dal colore giallo paglierino, dalla struttura corposa con sentori di mandorla e note floreali. Il lago, formatosi oltre 10mila anni fa da un sedimento morenico, presenta poche escursioni termiche tra giorno e notte, favorendo la crescita delle vigne. Una “culla climatica” perfetta per valorizzare le peculiarità di un’uva particolare come la Turbiana. Quelle del Lugana sono argille stratificate, prevalentemente calcaree, ricche di sali minerali, che nella fascia più collinare della Doc si fanno più sabbiose. Non è una terra facile da lavorare: proprio queste caratteristiche la rendono depositaria del patrimonio del Lugana, perché regalano al vino profumi e una struttura equilibrata. Il territorio, che abbraccia Lombardia e Veneto, è naturalmente vocato al turismo, tanto che è un vino apprezzato da italiani e stranieri, ideale da accompagnare gli aperitivi o un piatto di pesce di acqua dolce.  La denominazione d’origine controllata “Lugana”, nata nel 1967, è stata la prima ad essere riconosciuta in Lombardia e una delle primissime in Italia: per promuoverla e difenderla, nel 1990 si è costituito il Consorzio per la Tutela del Lugana, un istituto di vigilanza e promozione che si occupa di proteggere e valorizzare la denominazione e il suo vino. 

Milano Wine Week e le serate da Identità Golose

Durante la Milano Wine Week il Lugana lo troviamo in alcuni ristoranti e locali della zona Brera, non solo a partire dal 4 ottobre 2022, ogni martedì al ristorante di Identità Golose (Via Romagnosi 3, Milano) si tengono degustazioni di alcune aziende produttrici di Lugana doc, seguite da cene con abbinamento dei vini del Consorzio Lugana DOC. Abbiamo partecipato alla serata di martedì 11 ottobre quando sono state presentate le aziende Ceresa, Olivini, Ca’Maiol, e Zenato. La cena, abbinata ai vini Lugana, è stata preparata dallo chef Elio Sironi (membro Euro-Toques Italia) del Ristorante Ceresio 7 (Milano).

Per primo il Lugana Doc della Cantina Ceresa

Cantina Ceresa è una cantina giovane con 10 ettari di terra in provincia di Brescia, a Pozzolengo, che vanta una storia antica. Nei primi del Novecento i bisnonni dell’attuale proprietario lavoravano come mezzadri per conto un nobile, che possedeva anche un antico monastero costruito tra il XIV e il XV secolo, proprio dove oggi sorge l’azienda. Il nobile per debiti di gioco dovette vendere la proprietà, che fu acquistata dagli antenati degli attuari proprietari. Nel 1987 la famiglia Conti si è concentrata sul vino; Massimo Conti, cresciuto tra le vigne e da sempre appassionato di questo mondo, aveva deciso di fare esperienze in altre cantine del nord Italia e all’estero, ma nel 2017 ha deciso di prendere in mano l’azienda paterna, portando.  Il vino più rappresentativo della Cantina Ceresa è sicuramente il Lugana doc, vitigno autoctono. Cantina Ceresa vende soprattutto nel nord Italia, poco all’estero (Germania e Danimarca), ma l’azienda sta lavorando su una riserva. La produzione nel 2007 era solo di 5mila bottiglie, oggi è arrivata a 60mila. Viene lavorato in acciaio e la Cantina produce un Lugana versatile, fresco dai profumi agrumati, ideale per l’aperitivo, come quello che abbiamo degustato.

 

Poi la degustazione del Lugana dell'azienda Ca’Maiol 

L’Azienda Agricola Cà Maiol nasce alla fine degli Anni 60. A partire da una sola cascina nel corso dei decenni si è ingrandita. Dalla passione per questo territorio e per il suo vino così pregiato, più di 50 anni fa, l’imprenditore visionario insieme ai viticoltori locali, ha dato vita a quello che oggi è il Consorzio Tutela Lugana DOC, un organismo prezioso.  Qui ci troviamo a sud del Lago di Garda con un terreno di natura calcarea. Tre anni fa è stata rifatta la cantina: qui nascono vini bianchi delicati, freschi, come il Lugana, che viene prodotto con una fermentazione in acciaio al 90 per cento, L’azienda ha 25 ettari di Lugana e 7 ettari di Chiaretto. Abbiamo assaggiato il 2021 dal colore giallo paglierino, al sorso è piacevolmente morbido e di ottimo equilibrio, con un fragrante finale aromatico, offre una impronta acida e sapidità al palato, grazie al processo particolare ottenuto dalle nuove tecnologie.

Famiglia Olivini, dedicata al vino dal 1970

La Famiglia Olivini si è dedicata al vino dal 1970, nella proprietà di famiglia viene prodotto e selezionato il frutto di attente vendemmie, negli ultimi anni la famiglia ha lavorato molto sulla caratterizzazione del Lugana, selezionando dai propri vigneti più vecchi i migliori ceppi per generare il meglio, per conservare e ottimizzare il patrimonio varietale. La filosofia della famiglia Olivini è “l’Agricoltura Ragionata”, un marchio registrato, che identifica la volontà di intervenire il meno possibile con pratiche invasive, sia in campagna che in cantina. Questo pensiero rispettoso fa parte della filosofia dell’azienda, che permettono di conservare viva e in piena forma la biodiversità della terra. Perché l’uomo deve interferire il meno possibile e trarre beneficio dalla propria coltivazione, assicurando l’eco-sistema della vigna. Abbiamo assaggiato durante la degustazione Lugana Doc Demesse Vecchie, prodotto esclusivamente in un vigneto cru, con un affinamento sulle fecce nobili e riposo in bottiglia. Abbiamo apprezzato particolarmente il suo bouquet elegante e maturo, il suo gusto pieno e rotondo. Non solo i vini della Famiglia Olivini si caratterizzano da etichette particolari e piacevoli, che spiccano all’occhio.

Zenato, una delle aree vinicole più originali di tutta l’Europa

A cavallo tra Lombardia e Veneto tra i comuni di Sirmione e Peschiera, a pochi passi dalla riva meridionale del lago di Garda, troviamo l’azienda Zenato una delle aree vinicole più originali di tutta l’Europa.  95 ettari nelle aree più vocate del Lugana e nella zona del Valpolicella. Qui nascono vini di qualità, bianco e rosso, legati alla passione per il territorio e rispetto delle tradizioni.  Va menzionata Zenato Academy, un progetto dell’azienda vitivinicola, che nasce come laboratorio permanente di studio e sperimentazione in campo culturale, in particolare nell’ambito fotografico. Nata nel 2019 con il proposito di qualificare le esperienze e gli sforzi compiuti negli ultimi dieci anni in ambito culturale, Zenato Academy diviene luogo ideale in cui sostenere giovani artisti. Abbiamo degustato il Lugana Riserva 2019 Zenato, il risultato della storia della famiglia. L’uva proviene dalle viti più` vecchie del “Podere Massoni” con una raccolta leggermente tardiva, verso la meta` di ottobre: nasce un vino bianco corposo e intenso, affinato in botti di rovere per 6 mesi e in bottiglia per altri 12. Ha un profilo olfattivo complesso, il profumo e` intenso e sfaccettato, con note floreali e agrumate, spezie, susina bianca e vaniglia. Sapore pieno, di grande spessore ed equilibrio.  Il colore e` oro chiaro ambrato con riflessi brillante e si presta ad essere degustato anche dopo anni.

Un viaggio in Lombardia

Lo chef Sironi attraverso i suoi piatti ha voluto far fare un viaggio in Lombardia. Abbiamo apprezzato il “Brandade di Lago” con capperi, cornetti e patate. Un mix di pesci di acqua dolce come la tinca o il coregone mantecato con un buon olio extravergine del lago di Garda, accompagnato dai fagiolini e patate. Il piatto piacevole e delicato è stato accompagnato da Lugana doc Ceresa prodotto con raccolta manuale, dal sapore sapido e sentori di mandorla nel fondo. È seguito da un piatto semplice e povero: pasta e fagioli con zucca e foiolo. È stato sapientemente abbinato da un Lugana Doc Dimesse Vecchie Olivini, che offre un profumo elegante di frutta, un gusto pieno e rotondo.  Il manzo all’olio è tenerissimo, si scioglie in bocca: piatto forte dello chef, molto amato dalla clientela, accompagnato da polenta e purea di agoni, accompagnato da Lugana doc Riserva Zenato, dal colore giallo pallido, ma dai sentori intensi. La cena è terminata con la sbrisolona, zafferano e pere, noto dolce mantovano, ma in versione diversa, sbriciolata con strati di pere zafferano e una mousse di formaggio. Il dolce è stato accompagnato da Ca’ Maiol L.A.B. Riserva 2019, che al naso offre una esplosione di profumi.

 

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Alberto Lupini


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