L’Italia del vino: le tante sfumature del Brunello

Un territorio in cui troviamo grandissimi esempi di vini slanciati e fini, dotati di eleganza e dinamismo che vanno ad accompagnare la tradizione culinaria e gastronomica veneta

22 febbraio 2021 | 07:31
di Eros Teboni
Montalcino è la culla di uno dei vini iconici della tradizione italiana, il famoso Brunello di Montalcino, prodotto col frutto delle viti di Sangiovese, allevate su terreni unici e inimitabili, famosi per l’alta quantità di Galestro e Alberese. Il Brunello è un vino unico che ha lasciato il segno nel suo trascorso storico. Oltre ad essere un vino dalla grande bevibilità, è senza dubbio un perfetto accompagnamento per primi e secondi, in particolare grandi piatti di carne. Proprio per questo, in questa rubrica abbiamo fatto una selezione di tre etichette storiche, tra le più famose della regione, abbinate a piatti molto differenti tra loro, così da valorizzare la grande versatilità d’abbinamento di questo vino oltre alla sua infinita piacevolezza.

I piatti sono di Matthias Kirchler, cuoco del ristorante “1964” dell’Amonti & Lunaris Wellnessresort a Cadipietra, in Alto Adige.



Brunello di Montalcino “Etichetta Bianca” 2016 Casanova di Neri
Varietà: 100% Sangiovese
Età del vigneto: 45 anni
Zona di produzione: Montalcino
Produzione: 90.000 bottiglie
Abbinamento suggerito: Tagliatelle all’uovo, capretto, cipolla rossa



Un’etichetta storica che ha accompagnato la crescita della cantina sin dal 1978, quando fu presentata la prima annata. I vini di Casanova di Neri sono la dimostrazione di come il territorio, legato alla tecnologia e alla grande esperienza della proprietà, riesca ad esprimersi nelle sue più infinite sfaccettature, dando vita a dei vini eccellenti fin da subito, senza dover togliere niente al loro grandissimo potenziale d’invecchiamento. Ricco di sentori di frutta nera matura e spezie, questo Brunello si mostra coinvolgente e caldo anche dal punto di vista aromatico, al palato invece spicca la sua acidità e freschezza, accompagnata da tannini morbidi e presenti, che gli danno la possibilità di combinarsi anche con piatti dalle diverse caratteristiche, dove spiccano note grasse, dolci, speziate e ricche di proteine come le tagliatelle scelte in questo caso. Un mio personale consiglio, soprattutto per questa annata 2016, è di procurarsene un quantitativo importante, il vino ad oggi è strepitoso e conoscendo il potenziale di maturazione di questa etichetta attendo ansiosamente di poterla assaggiare con un paio di anni d’invecchiamento.


Brunello di Montalcino “Annata” 2016 Poggio di Sotto
Vitigno: 100% Sangiovese
Età vigneto: 30 anni in media
Zona di produzione: Castelnuovo dell’Abate
Produzione: 25.000 bottiglie
Abbinamento suggerito: Sella di cinghiale, mirtilli rossi, crema di radicchio



Poggio di Sotto è sinonimo di eleganza. Delle tre etichette che quasi ogni anno la cantina porta sul mercato, il Brunello Annata è la mia favorita proprio per la spiccata eleganza e finezza. Queste le caratteristiche principali della loro stilistica, costanti nel tempo e spesso legate ad una rusticità unica, intrinseca nella varietà Sangiovese. Proprio grazie a questa nota, a mio parere, Annata è in grado di accompagnare la selvaggina di grossa pezzatura come il cinghiale, senza essere troppo invadente e stonare con il radicchio, che essendo ricco di note amare comporta spesso dei problemi nell’abbinamento con il vino. Questa tipologia di Brunello è anche ricca di dolcezza, fine e non invasiva; esalta la spiccata freschezza e riesce a unificare in un connubio perfetto il corpo, la struttura e la trama tannica di questo importante vino.


Brunello di Montalcino 2016 Il Marroneto
Vitigno: 100% Sangiovese
Età vigneto: 40 anni in media
Zona di produzione: Montalcino
Produzione: 23.700 bottiglie
Abbinamento suggerito: Flank Steak, salsa bbq, purè di patate affumicato



Come dice Alessandro Mori, «questo Brunello è la perfetta espressione de Il Marroneto, la perfetta armonia di tanti piccoli concetti che presi singolarmente sono da sempre il mio modo di lavorare». Confermando le parole del proprietario, aggiungo inoltre una grande costanza qualitativa espressa nel tempo. Possiamo sicuramente inserire questa tipologia di vino tra i grandi della regione, riconoscibile tra molti, per la pulizia di profumi e la presenza in alta concentrazione di piccole bacche e fiori rossi, che collegati al grande slancio sul palato, quindi ad un’ottima acidità e alla presenza di tannini setosi e coinvolgenti, riesce a garantire soddisfazione e armonia anche in abbinamento a piatti ricchi e corposi come la Flank Steak preparata ad hoc per questo abbinamento.

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Alberto Lupini


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