L'affinamento subacqueo: una nuova frontiera per il Limoncello e altri distillati

L'affinamento dei distillati in mare sta diventando una tecnica popolare tra i produttori. Da Portofino a Mondragone, l'immersione sott'acqua promette di conferire sapori unici e organolettici distintivi ai liquori

21 settembre 2024 | 09:30

L'affinamento dei distillati in mare sta guadagnando popolarità tra gli appassionati e produttori. Questa tecnica sfrutta le caratteristiche uniche dell'ambiente marino per influenzare il processo di invecchiamento dei liquori e dar loro sfumature nuove.

Affinamento in mare, una tradizione antichissima

Il concetto si basa su una pratica già nota per i vini, dove bottiglie vengono immerse in acque profonde per favorire una maturazione diversa rispetto a quella in cantina. La pressione, la temperatura stabile e l'assenza di luce nei fondali contribuiscono a un invecchiamento più delicato e uniforme, che esalta le caratteristiche organolettiche della bevanda. Le origini di questa pratica risalgono a tecniche antiche, come quelle usate dai Greci, che immergevano il vino per migliorare la qualità delle uve. Per i distillati, la metodologia è più recente, ma già utilizzata da alcune distillerie innovative.

Affinamento in mare, il Limoncello

L'Antica Distilleria Petrone inabisserà il prossimo 25 settembre alcune bottiglie di limoncello resteranno per un anno a 15 metri di profondità nel Golfo di Napoli nei fondali vicino a Castel dell'Ovo, in un ambiente dove le correnti marine, la temperatura costante e l'assenza di luce e ossigeno creeranno le condizioni ideali per una maturazione unica del liquore. Questo metodo innovativo promette di conferire al limoncello un profilo organolettico originale e distintivo rispetto all'affinamento tradizionale.

All'immersione dei liquori è legata anche un'iniziativa sociale e solidale. Grazie alla collaborazione con l'ArcheoClub d'Italia, il posizionamento della cassa sui fondali vedrà il coinvolgimento dei ragazzi dell'Area Penale di Napoli partecipanti al progetto MareNostrum che ha tra i suoi sostenitori la Distilleria Petrone.   ome già accaduto per l'Elixir Falernum, anche il limoncello verrà sottoposto a un'analisi scientifica approfondita dal Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, con l'obiettivo di studiare gli effetti della maturazione subacquea.

Affinamento in mare, il precedente dell'Elixir Falernum

La Distilleria Petrone, infatti, aveva già immerso e “ripescato” 450 bottiglie di Elixir Falernum dopo un anno di immersione nelle profondità marine al largo di Mondragone (Ce), nei pressi dell'antica città sommersa di Sinuessa. L'Elixir Falernum, un liquore a base di frutti di bosco e brandy invecchiato tre anni, il cui nome richiama il celebre vino Falernum dell'epoca romana, prodotto nell'Ager Falernus.

Nel 2021, la prima cassa di bottiglie fu immersa nelle acque del Tirreno, e il successo dell'iniziativa ha spinto l'azienda a ripetere l'esperimento, fino all'ultima immersione nel 2023. Il processo di affinamento underwater, con le sue condizioni uniche - temperature costanti, assenza di luce e ossigeno, e il movimento continuo delle correnti - ha conferito alle bottiglie un fascino straordinario.

Affinamento in mare, il gin Portofino

Anche il gin Portofino ha sperimentato questa tecnica lasciando le bottiglie per oltre 180 giorni a una profondità di 50 metri nei pressi di Cala degli Inglesi, nell'area marina protetta di Portofino (Ge). Le condizioni marine, caratterizzate da una temperatura costante, mancanza di luce e microssigenazione, unitamente al movimento delle correnti, hanno dimostrato di migliorare l'integrazione degli aromi nel distillato. L'immersione ha inoltre reso possibile un affinamento più armonico, donando al Portofino Dry Gin nuove sfumature aromatiche. Le degustazioni, condotte dopo il recupero delle bottiglie, hanno confermato le aspettative: il gin affinato in mare ha acquisito un profilo aromatico più compatto e armonico.

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Alberto Lupini


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