I 12 vitigni che compongono la famiglia del Lambrusco

Il Lambrusco, con 12 varietà coltivate tra Modena e Reggio Emilia, offre vini con diverse caratteristiche aromatiche e strutturali. La sua produzione supera i 140 milioni di bottiglie esportate in oltre 90 Paesi

27 novembre 2024 | 18:21

Un unico nome, Lambrusco, ma che racchiude una famiglia di uve che comprende 12 differenti vitigni coltivati nelle province di Modena e Reggio Emilia: 10.000 ettari vitati di Lambrusco, per un totale di oltre 140 milioni di bottiglie commercializzate ogni anno in Italia e in oltre 90 Paesi al mondo. Un’area vinicola che si estende su terreni collinari e pianeggianti, diversi terroir che ben si prestano ad accogliere tipologie di Lambrusco ciascuno con caratteristiche peculiari e gradi di tannini, acidità e antociani differenti.

Le varietà del Lambrusco

Se dal Lambrusco di Sorbara si ottengono vini dotati di spiccata acidità e note floreali di viola e rosa, dal Salamino si producono vini con tannini morbidi e dagli aromi che ricordano lampone, mora e ciliegia. Il Grasparossa, invece, rispetto agli altri Lambrusco ha una maggiore componente tannica che dona buona struttura ai suoi vini.

Della famiglia del Lambrusco fanno parte anche Foglia Frastagliata, da cui si ottiene un vino di colore rosso violetto e di buona struttura, Barghi, che dà vita a vini dal colore rubino intenso, Maestri, da cui si ottengono bollicine dotate di buon corpo e tannini marcati e Marani, che per la sua spiccata acidità e debolezza di tannino si presta bene alla spumantizzazione. Montericco si distingue rispetto agli altri vitigni per gli acini piccoli e poco numerosi e per la scarsa maturazione antocianica, mentre Oliva deve il suo nome alla caratteristica forma dei suoi acini.

A completare la famiglia si trovano anche Viadanese, da cui si ottengono vini aciduli e tannici, Benetti, che grazie alla sua maturazione tardiva può essere impiegato per allargare la raccolta della vendemmia, e infine Pellegrino, presente in alcuni comuni del modenese e nelle colline del Reggiano. Le denominazioni che tutelano la produzione, dall’Emilia Igt Lambrusco alle Doc, offrono una garanzia di qualità a chi sceglie di portare il brio, i colori e la varietà delle bollicine rosse del territorio in tavola.

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Alberto Lupini


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