Guida Bollizine: ecco quali sono gli spumanti italiani più “intonati”
Trenta le etichette premiate, suddivise per categorie e assegnatarie dei “Diapason Gold” e “Diapason Platinum”, il riconoscimento destinato a tutti quei vini spumante e frizzanti che si sono distinti per i risultati “sonori”
Sono trenta le etichette che hanno vinto un Diapason 2024, il riconoscimento destinato a tutti quei vini spumante e frizzanti che si sono distinti per i risultati “sonori”, pubblicati nella guida Bollizine a cura di Tommaso Caporale, edita da Cinquesensi editore, le cui tracce audio sono state trasmesse in diffusione nella Loggia di Fra Giocondo in Piazza dei Signori a Verona per l’anteprima di Vinitaly & The City. Un vero e proprio concerto di bollicine a cui hanno partecipato un centinaio di persone, tra appassionati e produttori.
Bollizine, tutti i vini vincitori di un Diapason
Come detto, sono trenta le etichette premiate, suddivise per categorie e assegnatarie dei riconoscimenti “Diapason Gold” e “Diapason Platinum”, questi ultimi impreziositi da tre realizzazioni donate dal maestro orafo Gerardo Sacco.
A ricevere il più importante vessillo tra i Metodo classico, un Franciacorta Docg, il Satèn 2019 di Barboglio de Gaioncelli di Corte Franca (Bs) che ha riscontrato il massimo livello di complessità frequenziale. Sempre per il Metodo Classico si sono distinti un altro spumante lombardo, il Nature prodotto da Monsupello a Torricella Verzate (PV), per il massimo picco di intensità e il Dosaggio zero 72 mesi millesimato 2017 da uve negroamaro della salentina Coppola, per la continuità degli alti livelli dei parametri (Max continuità).
Per la tipologia Metodo Martinotti-Charmat, tra i bianchi, il più ricco di frequenze è risultato il Farnito Brut della toscana Carpineto, prima cantina a spumantizzare nella zona del Chianti; tra i rosati invece il Mala Femmena di Telaro a Galluccio (Ce).
La maggiore ampiezza di frequenze si è riscontrata nel Prosecco Doc Rosé di Col De Mar; primo Asolo Prosecco Superiore Docg è quello di Giusti Wine a firma di Graziana Grassini; miglior Asti Docg Dolce il “33” di Roberto Sarotto. Per chiudere la tipologia rifermentati in autoclave lo Springo Gold di Le Manzane è il primo Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Docg.
Miglior Alta Langa Docg è il Vigna Gatinera 72 mesi di Fontanafredda; miglior TrentoDoc a Zeni con il Maso Nero Riserva Extra Brut 2016; miglior Oltrepò Pavese Docg a Giorgi con il 1870 Gran Cuvée Storica; e ancora tra i rifermentati in bottiglia, miglior Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg il Tenuta Pradase 2020 di Valdo; miglior Asti Docg Dolce Metodo Classico a Cuvage; primo Demi Sec è il Maximum di Ferrari; tra gli ancestrali si impone il Rosé di Tenute Chiaromonte, per gli spumanti e tra i frizzanti, In Bolla di Arrighi dall’Isola d’Elba.
La migliore distribuzione armonica di frequenze (Max Armonia) va al Riserva Extra Brut 2016 di Arunda in Alto Adige, mentre le più elevate intensità in assoluto su tutto il perimetro delle frequenze si sono registrate per uno Zibibbo calabrese Metodo Classico Nature della cantina Origine&Identità di Ricadi (Vv). Ancora in Calabria le ampiezze più elevate su alte frequenze per l’aglianico Metodo Classico Dovì Rosè di Ferrocinto a Castrovillari (Cs).
Come è la guida Bollizine
La pubblicazione cartacea, disponibile in tutte le librerie d’Italia, conta ben 160 schede delle migliori etichette di vini spumante e frizzanti, valutati attraverso un metodo innovativo, già oggetto di domanda di brevetto e basato appunto sull’analisi acustica del perlage. Ogni etichetta è stata censita sulla base del proprio bagaglio frequenziale, estrapolato dal suono delle sue bollicine sulla superficie del vino appena versato in un calice, e descritta attraverso l’ausilio di due grafici che ne raccontano tutte le caratteristiche organolettiche/sensoriali, oltre che la tipologia di produzione, il metodo di rifermentazione e le differenze in termini di dosaggio zuccherino e di vitigno.
La guida Bollizine sarà presentata in altri tre appuntamenti a Vinitaly, con la presenza di Riccardo Cotarella, presidente nazionale di Assoenologi, che ha firmato la prefazione insieme allo chef Simone Rugiati e all’artista Tommaso Cascella.
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Alberto Lupini
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