Glenmorangie “A Tale of Ice Cream”: il whisky single malt ispirato al gelato
Glenmorangie presenta “A Tale of Ice Cream”, la nuova edizione limitata ideata da Bill Lumsden. Questo single malt, con note di vaniglia, agrumi e miele, celebra il piacere sensoriale del gelato
Glenmorangie, la distilleria delle Highland, celebre per i suoi whsky single malt dal principio del XXI secolo, propone edizioni limitate, Tale of… ispirati a luoghi e a una gamma specifica di sentori e gusti giocando su assemblaggi e botti. Glenmorangie “A Tale of Ice Cream” è la quinta limited edition concepita dal dottor Bill Lumsden e dalla sua fantasiosa squadra sempre alla ricerca di un whisky da favola.
Glenmorangie, un racconto di…racconti
Nel Duemila la distilleria fondata nel 1843 ha rilasciato la prima bottiglia della serie di single malt da sfogliare seguendo note e accordi aromatici e gustativi già suggeriti in etichetta in collaborazione con pasticcieri, stilisti, designer, artisti...La serie ha quindi preso le mosse Glenmorangie A Tale of Cake, per proseguire con A Tale of Winter e l’originalissimo e fiabesco A Tale of Forest, un single malt ottenuto con orzo cotto e botaniche di bosco. Un whisky che la nonna di Cappuccetto Rosso avrebbe apprezzato.
Il racconto successivo, A Tale of Tokyo, è un chiaro omaggio al Giappone, il Paese che forse meglio di tutti ha chiosato la la storia del whisky single malt nel modo più convincente e originale, con un approccio ermeneutico disciplinato. E da ultimo approda Glenmorangie A Tal of Ice Cream, con un chiaro riferimento al gelato e a una dolce e croccante, ma anche appena speziata, cremosità. Chi scrive per esempio ha testato il distillato nel locale milanese Altrimenti Mixology Art con un “peccaminoso” gelato bigusto, cioccolato fondente e crema ai pop corn. Quasi di nascosto lo abbiamo anche felicemente affogato nel whisky.
Glenmorangie, come è A Tale of Ice Cream
Quest’ultima limited edition è un sapiente assemblaggio di single malt (non sono riportate date) e il risultato di una selezione di botti ex bourbon e di botti di rovere tostate allo scopo di fare emergere spiccate note di vaniglia. Ma come quando compiamo con un cucchiaino piccoli assaggi da una vaschetta di gelato scopriamo golosamente accordi di agrumi, polpa di pesca, briosche, mela, caramello, miele di castagno e miele millefiori. Insomma, non è consigliabile bere whisky o un twist di Old Fashioned a colazione nonostante tanti richiami (e/o tentazioni?) sensoriali proprio a certi ricchi buffet del mattino, ma, sulle note di uno standard jazz quale Around Midnight, si può compiere un piccolo incantevole peccato di gola.
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Alberto Lupini