Giro del Vino, corridori a riposo. Come in cantina per ripartire più forte
Dopo 10 tappe, la corsa si ferma per il primo dei due giorni di riposo previsti. Egan Bernal è meritatamente in maglia rosa. Domani la Perugia-Montalcino
Oggi, riposo
Il Giro d'Italia si ferma per il primo dei due giorni di riposo previsti dai Grandi giri. Lo fa con il colombiano della Ineos-Grenadiers, Egan Bernal in maglia rosa dopo l'azione di forza che l'ha portato anche alla conquista della tappa a Campo Felice, Rocca di Cambio. Fino ad ora gli ha tenuto testa il belga Remco Evenepoel e il nostro Giulio Ciccone. Ancora in piena corsa Aleksandr Vlasov e Simon Yates mentre Vincenzo Nibali non ha avuto fino a qui il colpo di pedale giusto per restare coi migliori. Tra i favoriti tagliati fuori dalla corsa finale, Mikel Landa (ritirato dopo una caduta), Joao Almeida (staccatosi sulla prima salita) e George Bennet, in difficoltà sulle prime montagne. Domani si riparte con la temutissima Perugia-Montalcino, che come altimetria non presenta difficoltà, ma si correranno diversi chilometri sullo sterrato, che rischia di fare più selezione di un Gpm.
Per quanto riguarda i vini ecco quelli che vi abbiamo proposto fino a qui
Prima tappa
Freisa di Chieri: Vino simbolo per Torino, confermato dal progetto di recupero della Villa della Regina e del suo vigneto reale. È l’unico vigneto metropolitano in Italia a produrre un vino cru certificato doc. Un piacevole rosso dai profumi intensi che richiamano il lampone e la fragola che sono quelle caratteristiche del vitigno. sapore asciutto caratterizzato da una acidità interessante e una trama tannica evidente.
Baratuciat Bianco: Autoctono della bassa Val di Susa ai piedi della Sagra di San Michele, monumento simbolo della nostra regione. Versatile dal profumo incredibile, rotondo, elegante con ottime potenzialità di invecchiamento.
Carema: Prende il nome dal comune situato nella conca morenica a pochi chilometri da Torino, in Canavese. Dal colore rosso rubino con tonalità granato, profumo che ricorda la rosa macerata e sapore corposo, morbido e vellutato. Predilige abbinamenti con cibi strutturati come arrosti, brasati e stufati di manzo e formaggi stagionati.
Seconda tappa
Gattinara Docg: Austero e nobile. Prodotto nel comune di Gattinara in provincia di Vercelli. La sua base ampelografica fissata dal disciplinare in Nebbiolo (spanna come viene chiamato in Alto Piemonte) per un minimo di 90% più un eventuale saldo di vespolina e/o uva rara. Elegante, con tannini decisi e molto strutturato. tre caratteristiche che ben si adattano ai favoriti: l'eleganza di Viviani, la decisione di Ewan, la struttura di Sagan.
Terza tappa
Erbaluce Docg: Si produce solo nel Canavese. Vino bianco sorprendente e profondo, capace di raggiungere notevole complessità. profumo delicato e caratteristico, molto fine, che ricorda quello dei fiori di campo dall’acacia al biancospino; sapore fresco, armonico, vellutato, con eleganti note minerali, floreali e fruttate, lievemente ammandorlate. Fantastica la versione passito.
Lessona Doc: Conosciuto come vino d’Italia perché fu scelto da Quintino Sella per brindare all’unità d’Italia. La sua produzione consentita nel comune omonimo in provincia di Biella. Piacevole richiami floreali con sapidità caratteristica. Note balsamiche sul finale.
Roero Arneis Docg: A bacca bianca, il vitigno è originario del Roero. Il suo nome ha un'origine curiosa, in dialetto piemontese significa “birichino” ha profumi immediati, sorso fresco caraterizzato da un sapore lievemente minerale.
Roero rosso Docg: A base Nebbiolo, il suo territorio di produzione si sviluppa sulla riva sinistra del Tanaro. Vino armonico, caldo ed avvolgente con sensazioni di viola e frutti rossi sfumate con piacevoli fragranze speziate di liquirizia e cacao, in funzione del periodo di invecchiamento.
Quarta tappa
Gutturnio Doc: Ottenuto da barbera e croatina (chiamata anche bonarda, ma non si tratta di quella piemontese). Vanta origini nobili e lontane nel tempo. Pare infatti che a codificarne la produzione, in epoca Romana, sia stato Lucio Calpurnio Pisone, politico di spicco del I secolo a. C. Si esprime al naso con intenso note di frutta rossa, mora, prugna ed amarena. Ottimo a tutto pasto.
Romagna Albana Docg: Molto apprezzato nella versione passito, ottime interpretazioni di Albana secca: un vino interessante per le sue particolari caratteristiche che lo rendono piacevole e adatto ad un’infinità di abbinamenti con il cibo, ma soprattutto unico, grazie alla presenza dei tannini. Il naso offre sentori di frutta gialla come pesca, albicocche, susine, buccia di agrumi, fichi, a cui si affiancano profumi di ginestra, miele e fiori di pesco. Dalla struttura possente e buona sapidità.
Quinta tappa
Lambrusco di Modena Doc: Frizzante, dall’invitante colore, profumi floreali, sapore delicato di frutta matura. Va bene in accompagnamento ai salumi.
Romagna Sangiovese Doc: Un vino conviviale che riassume il carattere delle genti del territorio. Dalla leggenda che il nome Sangiovese venga dal Monte Giove, vicino a Sant’Arcangelo di Romagna, dove i monaci durante il Medioevo producevano un vino rosso che stregò persino papa Leone XII. Fresco dai classici profumi di frutta dal copro agile che gli permette di abbinarsi al pesce.
Sesta tappa
Pecorino: Vino che sa di sole, molto sapido, si presenta con note di frutta e fiori gialli per arrivare alle erbe aromatiche ed una serie di suggestioni che lo portano anche alle note minerali.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Docg: Un vino dai netti profumi floreali e fruttati armoniosamente combinati e presenta caratteristici sentori minerali e un inconfondibile retrogusto di mandorla amara. Le versioni di Verdicchio più giovane sono meglio apprezzate come accompagnamento a piatti di pesce e come piacevole aperitivo. Le versioni più mature e strutturate, invece, possono sostenere piatti a base di carni bianche e primi piatti in genere.
Settima tappa
Tintilia del Molise Doc: Vino legato alla storia e alla tradizione della cultura contadina molisana, anche se la sua origine è tuttora incerta, forse di origine spagnola, da cui dovrebbe derivare il nome dalla parola tinto. Da giovane, ha un colore rosso rubino intenso che diventa velocemente di tonalità granata. All'olfatto presenta una gamma aromatica ampia e complessa, con note speziate molto eleganti e caratteristiche. Al gusto è di buon corpo, con tannini in evidenza ed una buona persistenza retro olfattiva. In particolare il lungo invecchiamento conferisce al vino morbidezza permettendo ai tannini di perdere ruvidezza con attenuazione dell'acidità totale.
Ottava tappa
Primitivo di Manduria Doc: Uno dei principali vini rossi della Puglia. Nasce vicino al mare su suoli fatti di calcare ed argille. In gioventù si presenta intensamente fruttato (prugna e ciliegia), con l’invecchiamento il bouquet si trasforma in marmellata di frutta a cui si aggiungono fiori appassati, le note speziate e i profumi di macchia mediterranea. Il passaggio in botte di rovere aiuta ad ammorbidire gli eccessi di tannicità dei vini giovani. Caldo e strutturato al palato, giustamente tannico sostenuto da acidità con una ottima profondità di sorso. Le sue caratteristiche lo rendono uno dei migliori vini per l’abbinamento con la carne alla griglia e piatti dal carattere deciso.
Nero di Troia Doc: Ha nella provincia di Foggia e nel nord della provincia di Bari il suo territorio di elezione. Esprime sensazioni eleganti di ciliegia, ribes, pepe nero, tabacco, sottobosco, e colpisce per le sensazioni setosa al palato, acidità elevata ma equilibrata, e tannini presenti ma raffinati.
Nona tappa
Cerasuolo d’Abruzzo Doc: Il colore che si abbina al Giro. Frutta croccante (lampone e melograno) sopra un delicato fondo di spezie. Versatile sa accompagnare piatti molto diversi, che possono spaziare dalle zuppe al pesce alla griglia, a carni bianche arrosto e formaggi di media stagionatura.
Decima tappa
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg: Vino straordinario, di colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, profumo caratteristico, etereo, intenso; il sapore è asciutto, pieno, robusto ma armonico e vellutato, i sentori sono quelli della frutta rossa matura e delle spezie.
Classifica generale:
- Egan Bernal (IGD) in 38h30'17''
- Remco Evenepoel (DQT) +14''
- Aleksandr Vlasov (APT) +22''
- Giulio Ciccone (TFS) +37''
- Attila Valter (GFC) +44''
- Hugh John Carthy (EFN) +45''
- Damiano Caruso (TBV) +46''
- Daniel Martin (ISN) +52''
- Simon Philip Yates (BEX) +56''
- Davide Formolo (UAD) +1'02''
LE ALTRE TAPPE
1ª Torino-Torino: Rossi e bianchi per la prima... Rosa
2ª Stupinigi-Novara: Gattinara Docg un vino per velocisti
3ª Biella-Canale: Arrivo birichino, da Roero Arneis
4ª Piacenza-Sestola: Per pedali pimpanti, come l'Albana
5ª Modena-Cattolica: Da ruote frizzanti, tipo Lambrusco
6ª: Salite suggestive, da Pecorino
7ª: Volata per stappare una Tintilia
8ª: I fuggitivi vedono rosso... Primitivo
9ª tappa: Cerasuolo già in rosa, e i big?
10ª tappa: Sprint con il Montepulciano d'Abruzzo
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Alberto Lupini