Fonzone: vini d’Irpinia nati da una passione di famiglia
Fonzone, azienda irpina, racconta i suoi vini in una degustazione esclusiva a Firenze. Tra le etichette, spiccano Taurasi, Fiano e Greco di Tufo, esaltati da abbinamenti con piatti della tradizione toscana

Fondata nel 2005, l’azienda agricola Fonzone si trova nelle campagne di Paternopoli, uno dei diciassette comuni della Docg Taurasi, in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. Su un colle situato nella sottozona “Campi Taurasini” sorge una cantina moderna di 2000 m2 circondata da vigneti, la cui altitudine varia dai 360 ai 430 m s.l.m.
Fonzone produce in tutto 10 etichette con un approccio sostenibile, valorizzando al massimo le varietà autoctone Aglianico, Falanghina, Fiano di Avellino e Greco di Tufo e puntando su vini sartoriali piuttosto che sui grandi numeri. A supportare questa grande famiglia, che ha fatto del vino la sua passione, il fido enologo residente Francesco Moriano e l’enologo consulente di riconosciuta fama Luca D’Attoma.
La degustazione esclusiva al ristorante Il Guscio di Firenze
Cornice della nostra degustazione esclusiva, organizzata appositamente per noi con la presenza di Silvia Fonzone, è stato il ristorante Il Guscio di Firenze. Siamo in Via dell’Orto 49, nell’antico quartiere di San Frediano. Nato nel 1986 da una ex tripperia storica di famiglia, Il Guscio è una trattoria che fonde piatti della tradizione con ricette moderne, guidata da Francesco e affiancato dal figlio Brando.
Un ambiente conviviale rinomato per le ricette della nonna Sandra, con primi piatti espressi e secondi di carne e di pesce. Una costante ricerca e selezione di vini arredano le pareti del locale, proponendo così una tipica ma attuale esperienza gastronomica.
I vini in degustazione
Ecco i vini in degustazione al ristorante Il Guscio di Firenze.
Le Mattine Irpinia Falanghina Doc 2022
A mo' di aperitivo viene servito Le Mattine Irpinia Falanghina Doc 2022. Il naso apre su note di mela e ananas, quindi erbe aromatiche, fiori di campo, miele d’acacia e talco. Falanghina di grande espressività con sorso diretto e di buona avvolgenza, caratterizzato da una texture delicata, dove affiorano anche lievi note di pera, fiori di pesco e timo cedrino. Finale equilibrato con una piacevole sfumatura sapida e minerale.
Fiano di Avellino Sequoia Riserva 2021
Il Fiano di Avellino Sequoia Riserva 2021 ha un profilo olfattivo raffinato, con aromi di miele d’acacia, limone candito e un tocco di nocciola tostata. Palato di ottimo spessore, fresco e piacevolmente sapido. Il finale è ricco di sfumature minerali, segnato da una nota sottile di oliva verde.
Greco di Tufo Riserva Oikos 2021
Il Greco di Tufo Riserva Oikos 2021 ha profumi intriganti e stratificati di mela golden, mimosa e salvia bianca, con una sottile nota di cenere in chiusura al naso. Al palato rivela spessore, equilibrio e grande intensità gustativa, con una piacevole sensazione sapido-salmastra e una lieve tostatura sul finale.
Taurasi Docg Riserva Legare 2019
Il nuovo Taurasi Docg Riserva Legare 2019 è frutto di un percorso iniziato nel 2019, che prima ha portato al debutto di Mattodà Irpinia Doc Campi Taurasini e poi ha visto in Legare un’evoluzione naturale. Il fil rouge che unisce le due etichette è suggerito dai nomi “Mattodà - Legare”. Ci arriveremo più avanti. La suggestione della vinificazione e dell’affinamento nei vari passaggi con utilizzo di serbatoi di acciaio inox, anfore di cocciopesto e botte grande restituisce un’interpretazione affascinante del Taurasi Docg Riserva Legare 2019. Una prima uscita assoluta carica di aspettative, puntualmente ripagate all’assaggio.
Naso di ciliegia visciola, prato appena calpestato, pepe nero in grani. Ancora delicate sfumature di vaniglia e foglie di tabacco essiccate. Al palato è ricco, vellutato, concentrato, sviluppa anche lievi rimandi di confettura di more, bacche di ginepro e un tocco di peonia. Tannini ben integrati e misurata freschezza. Finale lungo e articolato su note speziate e ritorni fruttati. Da bere adesso, ma anche da aspettare per il suo evidente potenziale di invecchiamento.
Irpinia Campi Taurasini Doc Mattodà 2020
Prima l’Irpinia Campi Taurasini Doc Mattodà 2020: da segnalare che, per quanto riguarda vinificazione e affinamento, si passa dall’anfora di cocciopesto ai serbatoi di acciaio, dalla botte grande da 25 hl al barile da 500 ml, quindi in barrique di secondo e terzo passaggio con assemblaggio in serbatoi di acciaio.
Naso di mirtillo selvatico, accompagnato dal profumo della sua foglia, mentolato, poi ancora cuoio e noce moscata. Al palato ingresso dolce e piacevole con sentori di pepe verde, note di eucalipto, bacca di vaniglia intera, bacche di ginepro, ricordi di tamarindo, molto balsamico. Un Aglianico sensuale e avvolgente, con una spiccata personalità che rispecchia quella dell’enologo D’Attoma (rievocato anche nel nome) e dei Fonzone, una grande famiglia che ha scelto di produrre vino per passione.
Abbinamento perfetto per il succulento Peposo alla fornacina con spinaci saltati e il Cacciucco con pane croccante, specialità di nonna Sandra.
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Alberto Lupini