Fontodi: vini biologici che raccontano il territorio con autenticità
Fontodi è un’azienda biologica certificata e si estende per 220 ettari dei quali più di 100 coltivati a vigneto. L’agricoltura che viene praticata si ispira ai principi di naturalità e di sostenibilità
Si rinnova l’appuntamento annuale con i nuovi vini di Fontodi e Giovanni Manetti, come sempre del resto, cala le sue carte vincenti. Fontodi, di proprietà della famiglia Manetti dal 1968, è marchio di solida affidabilità e punto di riferimento del Chianti Classico. I vini aziendali possiedono un’impronta stilistica chiara e ben leggibile, con gli invecchiamenti prevalentemente effettuati in barrique. Sono rossi robusti, ricchi, dotati di grande longevità, declinati però sempre con senso della misura. La materia prima, ottenuta da viticoltura biologica, è decisamente di grande livello e rispetta il carattere generoso della sottozona di Panzano in Chianti (Fi).
Dalla natura alla bottiglia: la filosofia di Fontodi nella produzione di vini biologici
Iniziamo la degustazione con il Chianti Classico 2020. Un vino che rispecchia fedelmente i canoni e le caratteristiche dell’areale di provenienza. Evidenzia un bagaglio aromatico delicato e fragrante dai cenni di piccoli frutti rossi, spezie e leggeri tocchi floreali. In bocca il sorso è saporito, deciso e succoso, dal finale che ritrova ancora frutti e spezie. Il Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Sorbo 2019. Una vera gemma enoica, un vino di impatto. Il naso è teso e intenso, more di sottobosco, tocchi di maggiorana, eucalipto e peonia sul finale. La bocca è densa e compatta, con tannini salmastri e ritorno di piccoli frutti neri.
Fuori schema arriva la Syrah Case Via 2019. Mette in evidenza uno spettro olfattivo dai toni di sottobosco, rimandi ai piccoli frutti rossi in confettura, fiori appassiti, con vaniglia, grafite, liquirizia e incenso a rifinitura. In bocca il sorso è denso e avvolgente, dalla progressione morbida e rilassata con ritorno del frutto maturo accanto a tannini serrati e dolci, fino a un finale balsamico e ancora su note di vaniglia. Flaccianello 2019. Uno dei più famosi “supertuscan” orgogliosamente 100% Sangiovese. Grande selezione in vigna, successivamente 24 mesi in barrique. Piccoli frutti rossi al naso, lamponi e ribes, tocchi di eucalipto e finale su note di noce moscata. La sorsata è da levare il fiato: croccante, densa, intensa, verticale, con tannini salati. Grande persistenza con ritorno fruttato-salato.
Ricchezza e perfezione nel Vinsanto del Chianti Classico 2013 che riconferma la sua grande complessità tra caramella d’orzo, fico appassito, miele e lievi cenni fumé di caramello. Un sorso profondo e di lunghezza infinita. Non perdetevi, se capita l’occasione, lo strepitoso Olio Extra Vergine di oliva. La cultivar Correggiolo è l’oliva nobile del centro Italia ed una delle migliori in assoluto di tutta la penisola. Sentori di carciofo, mandorla e pomodoro leggermente piccante con una versatilità unica nell’abbinamento con i piatti della cucina italiana. Niente bruschetta mi raccomando. Sarebbe offensivo.
Fontodi
Località San Leolino 89 - 50022 Greve in Chianti (Fi)
Tel 055 852005
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini