Facciamo scorta di bollicine per dire addio al 2020

Novembre precede la fine dell'anno, il momento per controllare se la propria cantina è rifornita di spumanti, meglio se italiani. Tante alternative, con un occhio di riguardo per la Franciacorta

03 novembre 2020 | 10:41
di Roberto Vitali
Novembre, mese di vigilia per feste di fine anno e inizio 2021. Mese in cui ogni buon degustatore di vino dovrebbe controllare la cantinetta e verificare la situazione delle “bollicine”, vale a dire se ha un sufficiente numero di bottiglie di spumante per dire addio al 2020 (da dimenticare per le vicende della pandemia) e il benvenuto al nuovo anno.


Si avvicina la fine dell'anno, pronti per brindare all'anno nuovo

Nel sempre più vasto mondo delle bollicine (numerose le aziende, anche medio-piccole, che si cimentano con il metodo Classico), la Franciacorta - bisogna riconoscerlo - è zona tra le più vocate, ma anche la più quotata per qualità e prezzo. È giusto così, senza nulla togliere al Trentino o al Piemonte, che la seguono a ruota. I competitor sono numerosissimi in tutta Italia ormai (non voglio parlare dello Champagne, perché sono nazionalista convinto).

In Franciacorta, tra i primissimi a spumantizzare con quello che una volta veniva definito “metodo Champenoise” è stata l’azienda Cà del Bosco con il suo pioniere-fondatore Maurizio Zanella. Marchio affermato in tutto il mondo, Cà del Bosco ha divulgato un “Manifesto” per ribadire alcuni punti fermi del proprio impegno.

Prima di tutto la scelta della viticoltura biologica, grazie alla quale si usa e coltiva il territorio senza consumarlo o rovinarlo. Segue l’equilibrio tra tradizione e innovazione: “Lavare l’uva o eliminare l’ossigeno brevettando metodi nuovi vuol dire eliminare tutto ciò che, superfluo o artificiale, rischierebbe di non far comprendere la potenza estetica delle nostre terre”.

Il Manifesto mette in evidenza anche lo stretto rapporto tra vino, arte e cultura: Cà del Bosco collabora da sempre con grandi artisti in progetti culturali e formativi. La stessa sede di Erbusco è un museo contemporaneo. Infine il sostegno sempre dato all’ambiente e al Made in Italy: ecologia a braccetto con l'etica.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024