Elvio Cogno, eccellenze di Langa tra rispetto e follia

L’azienda Elvio Cogno produce vini che ripercorrono la storia della famiglia, mantenendo inalterate le tradizioni, lo stile e i sapori che la terra di Langa esprime attraverso le varietà dei suoi vitigni

21 giugno 2022 | 10:30
di Guido Ricciarelli

Una delle gemme dell’enologia piemontese e italiana, assisa su un bricco circondato da vigne magnifiche, curate e trattate con il rispetto che si deve a Madre Natura. Questo è Valter Fissore, che assieme a Nadia Cogno dalla Ravera di Novello nel cuneese guida una cantina diventata negli ultimi anni una dei punti di riferimento per i grandi appassionati del Barolo. Passione e ambizione il loro credo, svolto con rigore e determinazione, ma favorito anche da un terroir d’eccezione. Una vigna che è un microcosmo, fatto di esposizioni, versanti, terreni e altimetrie diverse, ma ovunque generosa nell’offrire uve di grande qualità e carattere. Investimenti costanti nella tecnologia che serve a valorizzare il carattere di ciascuna vigna. Non si diserba chimicamente, com’è ovvio, si tocca il terreno e se davvero occorre farlo si usano solo humus, letame, sovescio, rame e zolfo. Il resto è virtù dell’uomo e della donna, capacità, sensibilità, rispetto e un po’ di follia. Adesso parlano i vini, messi a nostra disposizione come “sample not for sale”. 

Langhe Nascetta Anas-Cëtta 2020

Questo vino ottenuto da uve Nascetta nasce da un antico e raro vitigno autoctono coltivato nel paese di Novello, già citato nella seconda metà dell’Ottocento tra i grandi bianche delle Langhe. Presenta un colore giallo paglierino dai riflessi dorati. Al naso offre sentori di fiori ed erbe aromatiche, di agrumi e frutti esotici. In bocca ricorda il miele d’acacia, la salvia e il rosmarino. Piacevole e di struttura equilibrata. Tutto questo si trova scritto nella retro-etichetta di questa bottiglia. Di mio aggiungo un netto rimando di sambuco, la buona vena acida e la gradevole sapidità. E ancora la saldezza della forma che rimanda una tempera su tavola di Giampiero Da Milano.

Langhe Nebbiolo Montegrilli 2021

“Volevo un vino che si staccasse in modo netto dal fratello maggiore. Un Nebbiolo fresco, da bere anche a temperatura inferiore a quella riservata ai rossi. Così e Nato il Montegrilli”. Queste le parole di Valter Fissore. La vigna da cui nasce il Montegrilli era di Eugenio Fissore, nonno di Valter. La vigna non supera l’ettaro di superficie. E le bottiglie sono 8mila l’anno. Veste rosso rubino. La vinificazione in acciaio per 8 mesi regala un naso accattivante, con tanta frutta e ricordi speziati a dialogare con violetta e refoli minerali. L’assaggio è preciso, tipico del Nebbiolo, nella sua espressione più giovane e semplice. Freschezza, tannini misurati, discreta persistenza e grande bevibilità. Morbido e sfumato come una tempera su tavola di Andrea Orcagna.

Barbera d’Alba Bricco dei Merli 2020

Rosso rubino luminoso. Vivaci riconoscimenti odorosi di lampone, ribes rosso, ciliegie rosa e spezie si sprigionano dal calice uniti a evidenze balsamiche, di vaniglia e mandorla dolce. Al palato è succoso con un preciso equilibrio tra acidità e morbidezza. Epilogo tenace su toni di frutta rossa e erbe aromatiche. Libertà e inventiva come in una tempera su tela di Paolo Uccello.

Barolo Cascina Nuova 2018

Vivido rosso rubino. Profilo odoroso composto da cenni di grafite e pietra calda, per poi proporre una speziatura quasi pungente, chinotto, fiori essiccati, mentolo, erbe officinali, origano, liquirizia, cioccolato. Il sorso è saporito, con un confortante e coerente epilogo balsamico. Minuto nei particolari. Come un olio su tela di Pietro Perugino

Barolo Ravera Bricco di Pernice 2017

Rosso rubino limpido e luminoso. Inizialmente timido, regala col tempo riconoscimenti di confettura di piccoli frutti rossi, dolcezze di caramella inglese, evidenze balsamiche e mentolate. Si fa poi più serio e scuro, con vigorose ventate di spezie, china, caffè, cacao in polvere. Ricco e potente, di solida permanenza e con tannini rotondi a renderlo più godibile. Liquido e di spessore come un affresco staccato di Andrea Del Sarto.

Barolo Ravera Vigna Elena Riserva 2016

Qui Elvio Cogno si supera. Siamo di fronte ad una interpretazione memorabile del cru. Lucidissima lettura di Barolo. Muscolare ma mai austero, netto, teso, di grande eleganza. Naso fresco e mentolato con tessitura di frutti di sottobosco, more in testa, prugna, una bella nota balsamica e un deciso sentore salmastro. In bocca soprattutto sapidità, frutta secca tostata, bella croccantezza e persistenza sconcertante. Sicuro, fiero, come un marmo di Michelangelo. Possiamo propriamente definire questi vini come campioni autentici. Rispetto e follia appunto.

 

Elvio Cogno
località Ravera 2 - 12060 Novello (Cn)
Tel 0173 744006

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Alberto Lupini


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