Ecco le nuove annate di Praepositus, i migliori vigneti di Abbazia di Novacella

Dall'1 ottobre sono disponibile le annate 2019,2020 e 2021 della linea fiore all'occhiello della cantina altoatesina: sei bianchi, due rossi e due vini dolci

03 ottobre 2022 | 18:08

Tre annate differenti e tre approcci, sia in vigna che in cantina, condotti con grande rigore per interpretare al meglio le varietà e i cru che compongono i vini di Praepositus, la linea di punta di Abbazia di Novacella, disponibili dall'1 ottobre per le annate 2019, 2020 e 2021

«A partire dal 2020, abbiamo deciso di commercializzare i vini della linea Praepositus non più a giugno ma a ottobre - commenta Werner Waldboth, direttore vendite di Abbazia di Novacella - Una scelta della quale siamo fermamente convinti: il tempo, infatti, è un grande alleato di queste etichette, capaci di essere longeve e donare il meglio di sé con il passare del tempo». 

 Le uve scelte per i vini della linea Praepositus provengono dai migliori vigneti con la miglior esposizione e dalle viti più vecchie che, in modo naturale, hanno rese molto basse in pianta. I vini della linea Praepositus – 6 vini bianchi, 2 vini rossi e 2 vini dolci – maturano in acciaio e in botte, e poi successivamente si affinano in bottiglia, a seconda delle varie tipologie, per minimo 12 mesi, un periodo che sale a 24 mesi nel caso del Riesling e arriva fino a 36 mesi per il Pinot Nero e il Lagrein nelle versioni Riserva.

Praepositus annata 2021 

I vini bianchi dell’annata 2021 pronti per essere commercializzati sono Sylvaner, Kerner, Sauvignon, Gewürztraminer e Grüner Veltliner. «L’annata 2021 è certamente una delle più interessanti e convincenti degli ultimi anni - spiega Werner Waldboth - Sono vini eleganti e dotati di una struttura completa sotto ogni punto di vista: coniugano una vivissima acidità a una ricchezza di aromi davvero entusiasmante. Siamo molto soddisfatti e nutriamo grandi aspettative». 

Un’annata perfetta per i vini bianchi della Valle Isarco, iniziata con un inverno ricco di precipitazioni nevose e temperature rigide che ha lasciato spazio alla fioritura solo nella seconda metà di giugno, circa 2 settimane dopo la media. Giugno e luglio sono stati mesi umidi e caldi e hanno portato anche alcune grandinate a Marklhof e a Novacella, ma in seguito il finale dell’estate è stato strepitoso, costantemente asciutto e soleggiato. Nei giorni che hanno preceduto la vendemmia lo sbalzo termico tra notte e giorno ha assicurato uve molto sane con una gradazione nella norma e, soprattutto, valori di acidità superiori alla media

2020: Riesling e vini dolci 

Per quanto riguarda l’annata 2020, sono pronti sia il Riesling che i due vini dolci della linea Praepositus, vale a dire il Moscato Rosa e il Kerner Passito. «I vini di quest’annata hanno come comun denominatore la delicatezza complessiva della struttura e una trama olfattiva caratterizzata da ottime note fruttate»,  spiega ancora il direttore vendite. L’andamento complessivo è stato regolare, con un inverno nevoso, una primavera mite e un’estate ideale dal punto di vista climatico, senza eventi meteorologici estremi da segnalare. La vendemmia è iniziata con 10 giorni di anticipo a causa di un autunno più piovoso del solito e con minori oscillazioni di temperature tra il giorno e la notte. «Siamo riusciti a ottenere vini con un tenore alcolico moderato e, soprattutto, ancora una volta un’acidità davvero accattivante, che rende la beva particolarmente fresca e dinamica al palato», specifica. 

 

 

2019, un'annata difficile 

Appartengono invece all’annata 2019, infine, i due vini rossi della linea Praepositus che entrano ora in commercio, il Pinot Nero e il Lagrein. «Sarà certamente ricordata come un’annata difficile da gestire per i nostri viticoltori - ricorda ancora Werner Waldboth - Le gelate notturne di maggio e in seguito la grandinata di agosto, misero a dura prova non solo la vegetazione delle vigne ma anche la bravura e l’operosità dei nostri viticoltori». 

Grazie alle splendide giornate autunnali, con giornate calde e notti fredde, la vendemmia si è poi svolta nel migliore dei modi e ha consegnato minor quantità, ma uve buone sotto il profilo qualitativo. «I vini rossi presentano note fruttate molto tipiche in entrambi i casi, corredate da una fresca e piacevole acidità al sorso», conclude. 

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Alberto Lupini


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