Dopo il trionfo al Mondial du Sauvignon, Specogna si rafforza all’estero e in Horeca
13 luglio 2015 | 09:47
Grande soddisfazione per l’azienda Specogna di Corno di Rosazzo (Ud), che grazie al suo Sauvignon Doc Friuli Colli Orientali 2014 si è aggiudicato la Medaglia d’oro e il Trofeo Speciale come “Miglior Sauvignon italiano” alla 6ª edizione del Concours Mondial du Sauvignon, svoltosi quest’anno nelle località di Buttrio e Corno di Rosazzo, in Friuli Venezia Giulia.
Il Sauvignon Specogna si è distinto per il suo carattere e la sua eleganza fra 815 vini (arrivati da 14 nazioni) e passati al vaglio di 61 degustatori di grande competenza provenienti da tutto il mondo. Un vitigno, il Sauvignon Blanc, nel quale la famiglia Specogna ha sempre creduto molto e che ad oggi rappresenta 1/3 della produzione totale dell’azienda.
Un’azienda con oltre 50 anni di storia
Era il lontano 1963 quando Leonardo Specogna, originario di MonteFosca nelle Valli del Natisone, dopo alcuni anni da emigrante in Svizzera (sorte tipica per la povera gente Friulana di quegli anni), una volta tornato in Friuli acquistò un piccolo appezzamento di terra sulle colline della Rocca Bernarda a Corno di Rosazzo, nel cuore del vigneto Friuli.
Inizialmente un’azienda agricola a 360 gradi che copriva una produzione casearia, cerealicola e viticola per autoconsumo, con gli anni si spostò sempre più verso una specializzazione nel mondo enologico. Oggi il lavoro in azienda è galvanizzato dalla presenza della terza generazione dei vignaioli Specogna, Cristian e Michele (nella foto), che ormai da diversi anni hanno preso in mano le redini aziendali. Sono proprio loro che stanno dando all’azienda un importantissimo trend di sviluppo e di allargamento sui più importanti mercati internazionali, oltre ad aver creato nel 2000 un’altra importante realtà della famiglia Specogna, e cioè l’azienda vinicola Toblar (sita in Ramandolo).
da sinistra: Cristian e Michele Specogna
Una famiglia, quindi, che punta molto alla sinergia generazionale garantendo così quel binomio di tradizione/innovazione che rappresenta il valore aggiunto in tutte le fasi di produzione. L’azienda oggi ha una superficie vitata di circa 25 ettari, di cui 2 a boschivo, situati interamente in zone di collina ad altitudini comprese tra i 100 e 300 metri.
Le cantine sono state ristrutturate negli ultimi anni, per garantire una migliore gestione di tutti i passaggi che intercorrono dalla pigiatura delle uve, all’imbottigliamento dei vini. Il lavoro in cantina è mirato alla produzione di vini tipici, che rispecchiano al massimo il suolo e la zona di origine ed alla salvaguardia delle caratteristiche delle uve.
Le circa 120mila bottiglie prodotte dall’azienda Specogna vengono vendute principalmente nel canale Horeca per il 50% sul mercato nazionale e per il restante 50% in mercati esteri. Ad oggi si effettuano esportazioni in più di 15 Paesi: Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Russia, Hong Kong, Giappone, Scozia, Canada risultano ad oggi i mercati esteri principali.
Tanti i personaggi celebri che hanno potuto gustare i vini Specogna, dal Principe di Monaco al Papa, fino alla Banca Centrale Europea.
Azienda agricola Specogna
via Rocca Bernarda 4 - 33040 Corno di Rosazzo (Ud)
Tel 0432 755840
www.specogna.it
info@specogna.it
Il Sauvignon Specogna si è distinto per il suo carattere e la sua eleganza fra 815 vini (arrivati da 14 nazioni) e passati al vaglio di 61 degustatori di grande competenza provenienti da tutto il mondo. Un vitigno, il Sauvignon Blanc, nel quale la famiglia Specogna ha sempre creduto molto e che ad oggi rappresenta 1/3 della produzione totale dell’azienda.
Un’azienda con oltre 50 anni di storia
Era il lontano 1963 quando Leonardo Specogna, originario di MonteFosca nelle Valli del Natisone, dopo alcuni anni da emigrante in Svizzera (sorte tipica per la povera gente Friulana di quegli anni), una volta tornato in Friuli acquistò un piccolo appezzamento di terra sulle colline della Rocca Bernarda a Corno di Rosazzo, nel cuore del vigneto Friuli.
Inizialmente un’azienda agricola a 360 gradi che copriva una produzione casearia, cerealicola e viticola per autoconsumo, con gli anni si spostò sempre più verso una specializzazione nel mondo enologico. Oggi il lavoro in azienda è galvanizzato dalla presenza della terza generazione dei vignaioli Specogna, Cristian e Michele (nella foto), che ormai da diversi anni hanno preso in mano le redini aziendali. Sono proprio loro che stanno dando all’azienda un importantissimo trend di sviluppo e di allargamento sui più importanti mercati internazionali, oltre ad aver creato nel 2000 un’altra importante realtà della famiglia Specogna, e cioè l’azienda vinicola Toblar (sita in Ramandolo).
da sinistra: Cristian e Michele Specogna
Una famiglia, quindi, che punta molto alla sinergia generazionale garantendo così quel binomio di tradizione/innovazione che rappresenta il valore aggiunto in tutte le fasi di produzione. L’azienda oggi ha una superficie vitata di circa 25 ettari, di cui 2 a boschivo, situati interamente in zone di collina ad altitudini comprese tra i 100 e 300 metri.
Le cantine sono state ristrutturate negli ultimi anni, per garantire una migliore gestione di tutti i passaggi che intercorrono dalla pigiatura delle uve, all’imbottigliamento dei vini. Il lavoro in cantina è mirato alla produzione di vini tipici, che rispecchiano al massimo il suolo e la zona di origine ed alla salvaguardia delle caratteristiche delle uve.
Le circa 120mila bottiglie prodotte dall’azienda Specogna vengono vendute principalmente nel canale Horeca per il 50% sul mercato nazionale e per il restante 50% in mercati esteri. Ad oggi si effettuano esportazioni in più di 15 Paesi: Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Russia, Hong Kong, Giappone, Scozia, Canada risultano ad oggi i mercati esteri principali.
Tanti i personaggi celebri che hanno potuto gustare i vini Specogna, dal Principe di Monaco al Papa, fino alla Banca Centrale Europea.
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