Dievole, oltre che cantina, wine resort Ospitalità ed enoturismo in Toscana
Dievole non si esprime più solo con vino e olio, si presenta ai suoi ospiti anche come simbolo dell'accoglienza nelle valli del Chianti Classico, progetto che comprenderà presto anche le tenute a Montalcino e Bolgheri
03 ottobre 2017 | 16:43
di Alberto Lupini
«Siamo già in una fase avanzata del progetto. Finora abbiamo completato la ristrutturazione della nostra villa del 1700, dalle fondamenta fino alla soffitta, comprese tutte le undici camere disponibili, curate nei minimi dettagli. Adesso abbiamo due piani unicamente dedicati all'ospitalità». Al momento le camere totali a Dievole sono 28, tutte realizzate nell'ottica non di un hotel, ma «di un agriturismo di qualità».
Questo progetto non è un unicum, ma rientra in un disegno più ampio, al quale vale la pena prestare un po' d'attenzione: si tratta dell'Abfv - Alejandro Bulgheroni Family Vineyards. Il gruppo argentino ha avviato un'azione di valorizzazione di alcuni terroir dal Sudamerica alla Francia fino all'Italia. L'occhio del gruppo per il Belpaese è caduto proprio qui in Toscana: tutto è cominciato con il Chianti Classico e l'acquisto della cantina Dievole nel novembre 2012, per poi proseguire a dicembre 2012 a Montalcino con Poggio Landi, Podere Brizio l'anno successivo e infine Bolgheri nel 2015, con Tenuta Le Colonne e Tenuta Meraviglia.
Ecco allora che il Chianti Classico Docg di Dievole, il Brunello di Montalcino Docg e il Bolgheri Doc delle zone vicine vengono uniti grazie a questo progetto da un filo rosso comune, raccontato in breve da Alberto Antonini (capo del progetto per conto di Abfv): «La nostra filosofia è quella di valorizzare le proprietà acquisite dei solo rispettivi vitigni, creando opportunità di lavoro e possibilità di sviluppo economico e sociale».
In questi territori però il progetto non vuole esprimersi solamente attraverso la produzione di vini, ma, come visto, vuole comprendere un sistema di accoglienza che nel tempo costruirà un'autentica immersione nell'atmosfera e nelle bellezze che questa parte d'Italia regala.
«Noi ci definiamo wine resort - ha spiegato Alocci, partendo dalla tenuta di Dievole - perché quello che ci circonda è il vino del Chianti Classico. Ma vogliamo spaziare, comprendendo le tenute che si estendono fino a Montalcino e Bolgheri. L'obiettivo vuole essere quello di legare alle nostre cantine e alla nostra produzione il concetto di ospitalità. Il progetto è cominciato a Dievole, dove abbiamo 28 camere; si è spostato poi a Montalcino, con altre 12 camere in una struttura anche lì completamente ristrutturata, in affaccio sulla Maremma». Si tratta della già citata Podere Brizio, «con una piccola spa, una piscina esterna e una ristorazione anche lì molto semplice, curata ed autentica».
La fase ultima del progetto, secondo il gruppo e secondo le parole dello stesso giovane manager, vorrebbe Dievole struttura principale, la più "lussuosa", con satelliti realizzati secondo il format foresteria in altre strutture vicine a Montalcino (prima) e a Bolgheri (per ultima). Un complesso che coniughi i capisaldi dell'azienda quali vino e olio con quel plus capace di completare il quadro turistico desiderato, vale a dire gastronomia, ristorazione e ospitalità. Tutto sempre secondo i valori del gruppo Abfv, cioè rispetto e sostenibilità, che si concretizzano in ogni fase del progetto grazie all'attenzione alla storia passata e a quella recente, alla tutela del territorio e alla valorizzazione degli operatori che qui ci spendono le loro giornate con impegno e dedizione.
Al momento la maggior parte degli ospiti è internazionale: «Più del 90% sono stranieri - ha dichiarato Alocci - di origine principalmente tedesca, inglese e americana. Ma una buona fetta arriva anche dal Nord Europa, quindi Danimarca, Svezia e Norvegia». Senza dimenticare che la tenuta di Dievole si adatta molto bene a numerose esigenze, oltre a quella di chi vuole godere di pace e di enogastronomia in territorio toscano. «Siamo una struttura che si presta bene a ogni esigenza, dai meeting aziendali fino ai matrimoni. Non sono pochi i turisti stranieri che desiderano sposarsi in una location da sogno come questa».
In attesa che tutto il progetto venga portato a compimento, può essere utile e curioso dare un'occhiata più da vicino al Dievole Wine Resort.
L'ospitalità a Dievole
Nel XVI secolo residenza della nobiltà senese, la tenuta si estende su un terreno di 600 ettari, di vigneti, cipressi e oliveti. Il resort, a mezz'ora di guida da Siena e ad un'ora da Firenze, è composto da una struttura entrale, La Villa, e intorno La Limonaia, Casa Dievolino, il Colombaio e Casa Olivo, per un totale di 19 camere e 9 appartamenti. Molti i progetti poi che puntano all'arricchimento del resort, in primis la spa entro il 2019.
Il cuore pulsante del Resort è la Villa Padronale del XVII secolo, recentemente ristrutturata. Qui si trovano 2 camere classic, 5 deluxe ed un piano nobile dove, solo in occasioni speciali, la proprietà apre le porte delle tre camere prestige e della suite. In tutte le camere i colori predominanti sono tortora, bianco, verde oliva e giallo. La vecchia Scuderia del borgo è stata anch’essa rinnovata, ora è uno spazio buffet dedicato alle colazioni: la proposta è variegata, con tocchi internazionali, spazia da specialità come torte e croissant ad una selezione di prodotti toscani, come formaggi e salumi. A disposizione, anche proposte a base di uova e qualche “perla” d'eccezione come il pesce affumicato della Laguna di Orbetello.
La Limonaia, un annesso della Villa, a due passi dalla piscina principale, anch’essa da poco ristrutturata, con a disposizione due suite. Sullo stile de La Limonaia è Casa Olivo, composta da 3 camere classic. In Casa Dievolino, dove da poco è terminato il restyling, una classic, una deluxe e una suite. Sulla collina panoramica si trova invece il vecchio Colombaio che nel 2014 è stato rinnovato e convertito a spazio per ospitare 9 appartamenti, disponibili in due diverse tipologie: junior e familiari. Quasi tutti gli appartamenti hanno un ingresso indipendente, cortile e zona relax, sono l’uno diverso dall’altro e caratterizzati da colori ed arredi classici con richiami country.
L’enoteca e la Wine experience
All'enoteca di Dievole è possibile conoscere, degustare e anche acquistare i prodotti delle tenute Abfv, dai vini agli oli extravergine di oliva. Per chi volesse esplorare tutta la produzione della tenuta, sono disponibili quattro diversi percorsi di gusto.
- Dievole wine tasting: approfondimento sulla cultura del territorio e sulla filosofia produttiva applicata in vigna e in cantina, con degustazione di una selezione di vini.
- Degustazione tecnica di olio extravergine d’oliva: spiegazione del metodo di produzione con assaggio tecnico finale.
- Dievole gran tour: tour guidato nei vigneti, visita agli impianti di vinificazione e alla cantina storica con degustazione.
- Tour picnic gourmet: pranzo a sacco da gustare all’aperto tra le vigne della tenuta.
I clienti potranno far parte anche del D wine club con la possibilità di godere di servizi personalizzati e con benefit sull'acquisto di vino e sui soggiorni. I soci del Club potranno anche visitare la cantina più antica e qui godere di una zona particolare per degustare i vini delle tenute.
Il ristorante
Il ristorante Novecento, ubicato all’interno della Villa padronale, offre cucina toscana e tradizionale. L'attenzione è puntata sulla selezione delle materie prime; l'ambiente è semplice ed accogliente, connotato da un'atmosfera romantica.
Un altro ristorante è il Giardino del Tasso: è caratterizzato da un imponente albero, poi tutto un parco, un ampio cortile circondato da un giardino all'italiana, dove gli ospiti possono pranzare e cenare nel periodo estivo. La vista dà sui vigneti e sui boschi, l'atmosfera è intima, soprattutto la sera grazie alle candele e alle lanterne che illuminano i tavoli. Per chi volesse un trattamento particolare, è possibile riservare un piccolo terrazzo che dal giardino dà sulla vallata. Qui è previsto un menu degustazione con una doppia proposta, sia di carne che di pesce. Nei periodi invernali e quando il tempo non lo permette, gli ospiti possono cenare all’interno della villa.
Il Ristorante Novecento propone piatti toscani con alcune leggere variazioni. Alla base delle ricette, ingredienti semplici e locali come carne Chianina, pescato del Tirreno, zafferano Dop di San Gimignano e il cece nero, antica varietà della Maremma. Pochi ingredienti sapientemente combinati.
Tenero di Chianina al Novecento, topinambur e tartufo bianco
Qualche piatto caratteristico dal Menu del Ristorante Novecento
Antipasti
Porchetta di coniglio su letto di spinaci in agrodolce;
Insalata di cece nero, gambero e calamaro ripassato con lardo di colonnata insieme al classico Crostone misto senese.
Primi
Risotto zafferano Dop di San Gimignano, burrata e tartare di gambero rosso;
Tagliatella di coniglio profumata al limone e pecorino di buca.
Secondi
Spunta di Cinta senese, giardino di verdure e marmellata di cipolle.
Dessert
Tiramisù al vinsanto di Dievole;
Crema bruciata allo zafferano e molto altro.
Dievole e Le Due Arbie (Chianti Classico)
Dievole si trova a Castelnuovo Berardenga, vicino a Siena. Conta 600 ettari di cui 156 vitati. Qui vino e olio extravergine di oliva vengono prodotti da oltre 900 anni. I vini sono Chianti Classico Docg, Novecento Chianti Classico Riserva Docg, Divertimento Igt, Vin Santo e grappa. Le Due Arbie invece è un appezzamento che si estende verso sud, i suoli e vigneti sono adatti per creare vini giovani e freschi, toscani nel carattere: i vini qui prodotti sono Igt Toscana (bianco, rosso e rosato) e Chianti Superiore Docg.
Podere Brizio e Poggio Landi (Montalcino)
Podere Brizio è una realtà giovane che posa le sue radici su un territorio ricco di storia. La collina guarda in direzione sud ovest, in direzione del mare. Gli ettari vitati sono 11,5 - di cui 7 dedicati alla Docg Brunello di Montalcino. Qui regna il Sangiovese. La filosofia è quella del gruppo Abfv: autenticità e rispetto del territorio. I vini prodotti sono Brunello di Montalcino Docg, Brunello di Montalcino Riserva Docg e Rosso di Montalcino Docg. Poggio Landi domina una collina con vista, 74 ettari vitati, di cui 33 a Brunello Docg. I suoi vini, stesse etichette di Podere Brizio, svelano la diversità che uno stesso terroir può dare.
Tenuta Meraviglia e Tenuta Le Colonne (Bolgheri)
Tenuta Meraviglia è sulla sommità di una collina e domina l'intera area circostante. Si tratta di una realtà giovane, che mira a vini autentici e rappresentativi del territorio creati con pratiche agricole naturali ed ecosostenibili. Bolgheri Doc, Bolgheri Superiore (la prima annata sarà in commercio nel 2019 con la vendemmia 2016), Toscana Igt Bianco e Rosato. Tenuta Le Colonne è l'azienda agricola più vicina alla costa, si estende per 400 ettari di cui circa 63 vitati. Anche qui il lavoro in vigna è nel rispetto della tradizione. I suoi vini - Bolgheri Doc, Vermentino Toscana Igt, Bolgheri Superiore Doc e Rosato Igt (questi ultimi due con l'annata 2018) - sono stati pensati per essere apprezzati soprattutto dai millennials.
Per informazioni: www.dievole.it
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