Dieci spumanti per un brindisi alternativo. Anche sott'acqua!

Dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024, alcune “bollicine” che non fanno rimpiangere le denominazioni italiane più note. Si spazia dall'Alto Adige alla Puglia, con tappa in Liguria, Lombardia, Veneto e Marche . Due gli "Spumanti dell'anno" nella speciale selezione: “Giulio F.56 - Underwater” dell'Azienda agricola Federici e il “Fior d'Arancio Colli Euganei Docg 2022” di Vigne al Colle

29 dicembre 2023 | 14:48
di Davide Bortone

Natale è già passato e Capodanno è ormai dietro l'angolo, ma nessun problema. C'è sempre tempo per provare 10 spumanti della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di Winemag. Il denominatore comune di questa selezione? Non si tratta di denominazioni note a livello nazionale e internazionale come Prosecco, Alta Langa, Franciacorta o Trento Doc, ma di "bollicine" alternative, di qualità assoluta: stappare per credere. Si spazia dall'Alto Adige alla Puglia, facendo tappa in Liguria, Lombardia, Veneto e Marche.

Lo spumante più "speciale" è anche quello che si è aggiudicato il titolo di Metodo classico dell'anno della nostra Guida 2024. Si tratta di Giulio F.56 - Underwater dell'Azienda agricola Federici: un Vermentino ligure che affina sott'acqua, nella riserva marina protetta di Portofino. Molto particolare anche il rosé Duezerosette di Tenuta Maffone, altra realtà ligure e prima cantina a spumantizzare (con ottimi risultati) le uve Ormeasco. Si chiude in bellezza con una bollicina dolce: il Fior d'Arancio di Vigne al Colle (Colli Euganei) è lo Spumante dolce dell'anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.

Dieci spumanti "alternativi" dalla Guida Top 100 Winemag

1. Vsq Metodo Classico Extra Brut “Giulio F.56 - Underwater”, Azienda agricola Federici

SI tratta del Metodo classico italiano dell'anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di Winemag.it. Il vino base affina in botti grandi di rovere. La vera particolarità è però il successivo “cantinamento subacqueo” delle bottiglie a 52 metri di profondità a Cala degli Inglesi, nell'area marina protetta di Portofino. Qui, la differenza di pressione, le correnti armoniche, la temperatura costante e la scarsa presenza di luce consentono allo spumante di sviluppare un perlage finissimo e un'evoluzione dei caratteri terziari dell'uva. Uno spumante unico, da provare.

2. Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Spumante Metodo Classico Pas Dosé 2016 Millesimè, Mirizzi

Tra i migliori “Champenoise” della Marche si conferma, anno dopo anno, quello di Gianluca Mirizzi. La sboccatura 2022. Strutturato e di corpo, necessita abbinamenti di pari livello. Ottime potenzialità di affinare ulteriormente, nel segno delle caratteristiche del Verdicchio.

3. Durello Lessini Doc Vino Spumante Pas Dosé Riserva 2016 Cuvée Serafino, Dal Maso

Sboccatura 2022 per questo spumante Metodo classico base Durella. Tropicaleggiante e di beva fresca e affilata, il Lessini di Dal Maso offre un'ottima rappresentazione delle punte di qualità della denominazione veneta.

4. Lessini Durello Doc Spumante Riserva Pas Dosé 2017 Amedeo, Ca' Rugate

Durella e Garganega nella cuvée di questo Metodo classico che registra 2,30 grammi di residuo e un'acidità di 9,70 g/litro. Dati analitici che basterebbero a raccontare, senza bisogno dell'assaggio, un nettare che rende onore alla verticalità “sfacciata” del Metodo classico dei Lessini.

5. Vsq Metodo Classico Non Dosato Millesimato 2016 Duezerosette, Tenuta Maffone

Vera e propria unicità, il Metodo classico di Tenuta Maffone ottenuto da uve Ormeasco. Un rosato che racconta uva e territorio, in quell'angolo eroico di Liguria - l'Alta Valle Arroscia - che meriterebbe più spazio nelle carte dei vini dei ristoranti e sulla tavola degli italiani.

6. Vsq Metodo Classico Nature Ugo Botti, Tenuta La Vigna

Sempre una garanzia il Metodo classico di Tenuta La Vigna, cantina bresciana ai vertici della qualità della piccola Doc Capriano del Colle. Uno Chardonnay in purezza con affinamento minimo di 50 mesi capace di fare la “concorrenza” alle denominazioni spumantistiche più blasonate.

7. Vsq Brut Peak Nat - Puntay, Erste+Neue

Tra le sorprese “spumeggianti” del 2023 non può mancare il “Peak Nat” di Erste+Neue. Pinot bianco ancestrale che nasce dai vigneti più elevati ed estremi della costa della Mendola, a Caldaro, su terreni morenico-calcarei. L'acidità vibrante mostra uno dei lati della varietà, particolarmente adatta alla spumantizzazione. La scelta di dosare con soli 2,5 grammi è azzeccatissima, ai fini dell'esaltazione del varietale e del suolo. Piace poi per la concezione, modernissima, di uno spumante fresco e verticale, agrumato e sapido, dalla beva disimpegnata e al contempo non banale. Il tutto con un ottimo rapporto qualità prezzo, per la tipologia. Un pezzo di Alto Adige di cui c'era bisogno.

8. Vsq Metodo Classico Dosaggio Zero Millesimato 2016, Coppola

Sorpresa, ma non troppo. Anno dopo anno, la Puglia conquista sempre più spazio sulla scena spumantistica italiana. Coppola, a Gallipoli, sperimenta ormai da anni in questo campo e con il millesimo 2016, sul mercato da qualche mese, convince e conquista. Il suo Negroamaro “Blanc de noir”, 60 mesi sui lieviti, è una vera chicca.

9. Vsq Metodo Classico Millesimato Brut Nature - Dosaggio Zero 2018 “900”, Duca Carlo Guarini

Spumante di buona struttura, sorretto da un'ottima spalla acida e da accenti minerali. Un ottimo esempio di valorizzazione del Negroamaro, in una forma - lo spumante metodo classico di lungo affinamento - le cui potenzialità sono ancora tutta da esplorare appieno, ma con grandi aspettative.

10. Fior d'Arancio Colli Euganei Docg 2022, Vigne al Colle

Sulla tavola delle Feste, così come in tante altre occasioni, non può mai mancare un Fior d'Arancio, fiore all'occhiello dei Colli Euganei, in provincia di Padova. Quello del vignaiolo Martino Benato è la ciliegina sulla torta di una produzione di altissimo livello, incentrata sulle varietà bordolesi e sulla loro massima espressione, sui suoli vulcanici di Rovolon.

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