Diam, tappi in sughero ad alta tecnologia che conquistano il mercato italiano
08 ottobre 2015 | 17:48
di Alberto Lupini
Scontato che il sughero, almeno per il momento, rappresenta la chiusura di bottiglie preferita al mondo (su 17,3 miliardi di tappi prodotti ogni anno, solo 3,6 sono a vite e 2,5 quelli sintetici), la società francese attiva da meno di un decennio si è conquistata una fetta di mercato mondiale di ormai il il 10% circa grazie alla tecnologia Diamant che permette di "depurare il sughero da ogni rischio di contaminazione (attraverso una pulizia con CO2 supercritica della materia prima ridotta in polvere). Tolte tutte le molecole potenzialmente nocive al vino, viene ricostruito un tappo in base alle caratterische più adatte al prodotto da conservare nel tempo.
Nata quasi per scommessa meno di una decina di anni fa per iniziativa della famiglia francese Herianb Dubrevil (da sempre nel mondo del cognac), Diam Bouchage fa capo alla società Oneo, a cui apporta 102 milioni di fatturato sui 170 consolidati (gli altri derivano da botti coi 60 milioni di Seguin Moreau e da servizi enologici coi 9 milioni di Vivelys). Del suo miliardo e 300 milioni di tappi prodotti in un anno, più di 900 milioni sono per vini fermi e 50 milioni per alcolici (Altrop) sono realizzati nello stabilimento spagnolo di San Vicente de Alcàntara, mentre altri 200 milioni per spumanti (Mytik) sono fatti sui Pirenei francesi, a Céret, dove ha sede la socetà. Da poco si è aggiunto al gruppo una società portoghese con altri 40 milioni di tappi in sughero tradizionali.
«Visto il successo che abbiamo avuto all'inizio con il nostro Diam 5 - afferma Jean Luc Ribot (nella foto), direttore commerciale di Diam Bouchage in Italia - un tappo con tutte le garanzie richieste, come il gusto di tappo eliminato, la purificazione del sughero e permeabilità, abbiamo avuto delle richieste anche dai grandi produttori di vino di lungo invecchiamento. Perciò abbiamo iniziata a produrre il Diam 10, per vini di 10 anni, e poi il Diam 30, per vini invecchiati di oltre 30 anni. Abbiamo sviluppato questa tecnologia con un laboratorio che ha sede a Toulouse (Francia), specializzato in invecchiamento del materiale. L'idea di base è quella di poter garantire che il tappo abbia sempre la stessa meccanica, che si mantenga in maniera lineare per un certo periodo. Oggi grazie alla densità del processo di produzione che abbiamo e grazie ai nostri componenti esclusivi brevettati, siamo in grado di comporre questo tappo e di avere anche un impegno su una durata di conservazione a lungo invecchiamento».
«Il mercato italiano - dichiara Jean Luc Ribot - per noi è abbastanza vario, con ogni tipologia di cliente. In Italia abbiamo vissuto una grande crescita, passando dalla produzione di 30 milioni di tappi all'anno nel 2007, ai 300 milioni di oggi. Copriamo gamme complete di vini di pronto consumo, fino ai vini di lungo invecchiamento. Siamo presenti in molte zone: Piemonte, Toscana, Alto Adige, Friuli, con 25 agenti sparsi sul territorio. La nostra fascia di clienti è molto variegata».
«Da più di 10 anni per la distribuzione in Italia - conclude Ribot - abbiamo un contratto in esclusiva con il gruppo Paolo Araldo, che ha sede a Calamandrana (At) in Piemonte. Prendiamo i tappi semilavorati dalla Francia e facciamo tutta la finitura, dalla personalizzazione ai trattamenti di superficie. La distribuzione passa poi attraverso tre aziende: la Diam sugheri, una società tra Diam Bouchage e Paolo Araldo, la Paolo Araldo e la Belbo sugheri, tutto fa parte del gruppo Paolo Araldo, nostro partner esclusivo».
Diam Bouchage
Espace Tech Ulrich - 66400 Ceret (Francia)
Tel +33 (0)4 68872020 - Fax +33 (0)4 68873536
www.diam-sugheri.com
contact@diam-cork.com
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini