Di Camporeale e il Cru Syrah Novità nel segno della tradizione

Dopo quelli di Catarratto e di Grillo, arriva sul mercato anche il Cru di Syrah, nato da uve coltivate in collina, a un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare

30 ottobre 2019 | 15:59
di Piero Rotolo
Si chiama MNRL Vigna di Mandranova Doc 2016 la nuova creatura di Alessandro di Camporeale, un Cru di Syrah, frutto esclusivo di un unico vigneto e delle migliori annate. Il nome sembra quasi un acronimo e rimanda a una parte del territorio di appartenenza. MNRL infatti sta per Monreale, ma senza le vocali e si inserisce nel percorso di rivalutazione di questa Doc di cui potrà rivendicarne l’appartenenza solo dalle prossime annate.

L'etichetta MNRL Vigna di Mandranova Doc 2016

Dopo i Cru di Catarratto e di Grillo, arriva anche il Cru di Syrah, proveniente da uve coltivate in collina, a un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare, dove si adagia un vigneto di quasi un ettaro che guarda a nord-est. Il Syrah da anni è la varietà che rappresenta l’emblema enologico di Camporeale e sulla quale l’azienda Alessandro di Camporeale ha puntato con la produzione sin dal 2001 del Kaid e poi del Kaid vendemmia tardiva. Sul territorio di Camporeale le uve di Syrah hanno trovato le condizioni pedoclimatiche adeguate a favorirne un’espressione varietale molto ricca e complessa.

La famiglia Di Camporeale

Per queste ragioni, la famiglia Alessandro ha deciso di valorizzarne ulteriormente le caratteristiche, con la produzione del Cru MNRL Vigna di Mandranova. «MNRL rappresenta un progetto – spiega Benedetto Alessandro, direttore marketing dell’azienda – di promozione del territorio, attraverso la rivalutazione della Doc Monreale». Infatti, c’è in atto la modifica del disciplinare della Doc Monreale che prevede la riduzione da 10 a 4 vitigni (Catarratto; Inzolia; Perricone e Syrah), per valorizzare le specificità territoriali.

Le etichette della cantina siciliana

MNRL Vigna di Mandranova ha un forte legame con il terroir da cui proviene che ne fa un vino interessante, equilibrato, dal bouquet elegante. L’affinamento di 14 mesi in tonneau di rovere francese lo arricchisce di sentori complessi, con una gentile speziatura e si chiude con un finale delicatamente sapido che rimanda ai capperi. In occasione della presentazione di MNRL si è svolta una verticale di Kaid (fino ad ora il cavallo di battaglia dell’azienda), delle annate 2001, 2007, 2014 e 2016, che ha mostrato il percorso di continua crescita negli anni dell’azienda Alessandro di Camporeale.

Dalla verticale è venuto fuori un filo comune che lega le varie annate, nonostante gli aspetti peculiari di ciascuna legati ai diversi tipi di vinificazione utilizzati. Alessandro di Camporeale è un’azienda a conduzione familiare impegnata in viticoltura sin dai primi del 900. I fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, rappresentano oggi gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sul vigneto e sull’innovazione enologica, che ha dato vita a vini di grande impatto e struttura, morbidi, eleganti e di grande equilibrio. A loro il merito di aver fatto conoscere il territorio vitivinicolo del camporealese nel mondo grazie ai loro vini.

Per informazioni: www.alessandrodicamporeale.it

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Alberto Lupini


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