Dalle colline Lepine lo spumante Korì Pas Dosé
Korì è uno spumante metodo Classico dosaggio zero vinificato in purezza da uva Bellone, vitigno autoctono delle colline di origine vulcanica nelle colline Lepine nel Lazio, a sud di Roma, tra Velletri e Latina
Il Bellone, un antico vitigno a bacca bianca, citato già da Plinio il Vecchio su Naturalis Historia associato all’uva Pantastica è un vitigno generoso e produttivo con grappoli dal bell’aspetto ed acini grandi, conosciuto con un numero elevato di sinonimi, tra cui Cacchione. Si tratta del vitigno più coltivato dell’area di Cori per il suo microclima particolare e nella composizione del terreno con molti residui vulcanici.
Da qui nasce il Korì Pas Dosé, uno spumante metodo classico dosaggio zero vinificato in purezza da uva Bellone.
Dal monti Lepini ecco il Korì pas dosé
Korì prende il nome da Cori, la cittadina che si affaccia sull’Agro pontino sede della cooperativa Cincinnato. Viene prodotto con uve provenienti da vigneti selezionati e raccolte a mano, affina a contatto con i lieviti per minimo di due anni prima della sboccatura.
Disponibile anche nella versione brut, il vino si presenta con un colore giallo paglierino intenso, un perlage fine e persistente, ed un bouquet fragrante e ricco di frutta, verticale, una bella acidità. Sapido e fresco al palato, grazie alla sua nota citrina, è ideale per le occasioni speciali.
L’azienda Cincinnato è una cooperativa nata nel 1947, oggi con oltre cento soci, 550 ettari di terreno di cui quasi trecento vitati, 100 interamente biologici impegnata nella valorizzazione di vitigni locali antichi, tra cui Nero Buono, Cesanese e Bellone.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini