Dalla Valpolicella alla Città eterna, Roma scopre l'Amarone

“Amarone in capitale” è il nome dell'evento che il Consorzio vini Valpolicella ha organizzato a Roma in due giornate intense per far conoscere ai wine lovers le peculiarità del vino principe della valle veneta

03 giugno 2022 | 10:11
di Mariella Morosi

L'Amarone, vino principe della Valpolicella, con "Amarone in Capitale", si è presentato ai wine lovers e agli operatori dell’alta ristorazione e delle enoteche della Città eterna con una due giorni di incontri e walk around tasting. L'evento, in vista di "Amarone Opera Prima" in cartellone a Verona dal 17 al 20 giugno, è stato organizzato del Consorzio di Tutela Vini Valpolicella all'Hotel Hassler, sulla terrazza con vista su Trinità dei Monti e negli spazi del ristorante stellato Imàgo.

L'Amarone nella Città eterna

L'evento "Amarone in capitale" sarà il primo di una serie, dopo anni di silenzio a causa dell'emergenza pandemica.

«Dopo quasi tre anni ripartiamo con la promozione in presenza e lo facciamo proprio dalla capitale, tradizionalmente affascinata dai vini della nostra denominazione - ha detto il presidente dell'ente consortile Christian Marchesini - È l'occasione per ritornare a dialogare che fa da prologo alla speciale anteprima “Amarone Opera Prima” del 19 e 20 giugno, l’evento straordinario che ci vedrà al debutto anche di una inedita collaborazione con la Fondazione Arena».

La sinergia con l'Icqrf

Ad aprire gli appuntamenti romani è stata la presentazione sulla Terrazza Penthouse Suite del rinnovo del protocollo di intesa tra il Consorzio Vini Valpolicella e l’Icqrf (Ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle Politiche agricole). Felice Assenza, capo dipartimento dell’Ispettorato, ha tracciato un bilancio dei controlli effettuati nell'ultimo anno e, in particolare, il risultato della collaborazione con il Consorzio avviata nel 2018 con l’istituzione di una task force anticontraffazione e "Amarone sounding" a tutela della principale denominazione rossa del Veneto sul mercato domestico e internazionale. Ora parte, però, il nuovo step di una collaborazione più stretta.

«Il memorandum si rafforza da oggi in un percorso incentrato sul web e su tutto quello che ruota intorno al commercio elettronico - ha detto Felice Assenza - Un’iniziativa che allargherei a tutti i Consorzi e non solo a tutela dei prodotti italiani, perchè la politica della qualità è diventata sempre più centrale non solo in Europa, ma anche nei Paesi Terzi. Nel 2020 abbiamo svolto 70.000 controlli nel settore alimentare, e di questi il 30% ha riguardato il settore vitivinicolo. I nostri controlli contribuiscono al valore aggiunto dei prodotti del Made in Italy. Abbiamo anche raggiunto accordi con la maggior parte dei big player dell’e-commerce, come Ali Babà e Amazon».
Per Christian Marchesini questo ulteriore rinnovo della collaborazione con l'Ispettorato è fondamentale. «Dobbiamo garantire ai consumatori la massima qualità dei nostri prodotti, che esportiamo in 26 Paesi - ha detto - La tutela e la vigilanza sui vini della nostra denominazione è fondamentale».

 

 

La degustazione

L'obiettivo dell'appuntamento di Roma è stato anche quello di rafforzare il rapporto con l'alta ristorazione e le enoteche capitoline con walk around tasting di Amarone e Valpolicella Superiore. Tra gli altri eventi della seconda giornata dell’evento, una degustazione di etichette delle diverse aree della denominazione. Proprio il vino identificativo del territorio è stato protagonista di un secondo incontro “Valpolicella Superiore: l’esaltazione del terroir", guidato dal giornalista Alessandro Brizi, che ha condotto anche il tasting-racconto dell’Amarone della Valpolicella attraverso le sue vallate.

Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella

Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 Comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, lc e il Recioto della Valpolicella entrambi Docg.

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Alberto Lupini


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