Il Covid non ferma Mezzacorona Ancora un anno di forte crescita

Fra spumanti e vini Doc del Trentino e della Sicilia 194 milioni di euro per il fatturato consolidato di gruppo. Sempre più forte sui mercati esteri, dove si realizzano l'80% delle vendite con presenze in 65 Paesi . Approvato dall'assemblea della cooperativa il bilancio al 31 luglio. Luca Rigotti confermato presidente per altri 3 anni

12 dicembre 2020 | 18:10
Pur in un momento di grande crisi, anche per il mondo del vino, il Gruppo Mezzacorona ha messo a segno importanti risultati economici e commerciali. Il fatturato consolidato è cresciuto in particolare del +3,7% raggiungendo quota 193.597.747 euro, mentre l’utile netto di gruppo è stato di 2.419.267 euro 0992 euro del 2019 (-23%) scontando in particolare un aumento della tassazione. Il tutto sulla base di esportazioni che pesano per oltre l’80% si realizzano in 65 Paesi, dove è uno dei simboli in particolare del Trentino. Ai soci della cooperativa sono stati distribuiti oltre 63 milioni di euro per il conferimento delle uve.

 

                                    Luca Rigotti, presidente

Forte presenza sui mercati di tutto il mondo
Il bilancio annuo, che chiude al 31 luglio, sconta per oltre metà dell’esercizio la pandemia e la chiusura dei ristoranti, ma gli sforzi aziendali nella commercializzazione sono stati premiati, in particolare con il consolidamento all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il gruppo, dove opera con successo da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports e in Germania tramite la controllata Bavaria GmbH. Di rilievo sono anche le vendite in Olanda, Austria, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est e Russia in particolare, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) ma anche mercati nuovi come l’Australia, Israele e i Caraibi. Numerose sono state le iniziative commerciali attuate nel corso dell’anno in tutto il mondo così come i nuovi prodotti lanciati insieme al restyling di etichette e materiali per rendere ancora più interessante per i consumatori l’incontro con i vini del Gruppo.

Certificazione della produzione 2020 con SQNPI e Certificazione dei vini
Con risultati così positivi la 116° assemblea dei soci non poteva non approvare un bilancio che per il presidente Luca Rigotti, riletto per il prossimo triennio, evidenzia la forza del Gruppo sia dal punto di vista economico che finanziario. Come ha ricordato anche il direttore generale, Francesco Giovannini, molto importante è stato anche l’ottenimento per il quinto anno consecutivo della Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di qualità nazionale per la Produzione integrata (SQNPI) e, in stretto raccordo, della Certificazione dei vini, a conferma dei grandi risultati sulla strada della sostenibilità ottenuti dal Gruppo Mezzacorona. A questo proposito, è stata presentata anche la terza edizione del “Bilancio di sostenibilità”, strumento importante per offrire un quadro complessivo del ruolo del Gruppo Mezzacorona non solo in chiave ambientale ma anche sociale, economica, culturale e territoriale.

Sostenibilità ambientale e qualità a partire dalla Doc degli anni Settanta
È questo un obiettivo strategico del Gruppo Mezzacorona per soddisfare le richieste dei consumatori in tutto il mondo sempre più attenti, preparati e sensibili rispetto alle tematiche della salubrità dei prodotti e alla salvaguardia dell’ambiente. La visione strategica della sostenibilità impostata e attuata dal Gruppo Mezzacorona – come ha ricordato il direttore generale - ha l’obiettivo di valorizzare il grande lavoro dei propri soci al servizio del territorio, sia nella sua dimensione ambientale e della salute in primis ma poi con forti valenze sociali, economiche e di esternalità positive sul territorio nel suo complesso.

In proposito va ricordato che Mezzacorona è stata la prima azienda in Trentino negli anni Settanta a puntare sulle Doc e a sperimentare con successo le pratiche più avanzate per la produzione integrata, come la confusione sessuale poi adottata da tutti i produttori trentini.



                                             L'assembela del 12 dicembre 2020

Riconoscimenti e premi per i vini e gli spumanti Trentodoc del Gruppo

Una strategia che negli anni ha dato i suoi frutti, come ad esempio il Rotari Flavio Trentodoc che ha ottenuto per la settima volta consecutiva l’ambito riconoscimento dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso anche per il 2021. Produzioni di spumanti che hanno poi produzioni importanti con AlpenRegis.

A dimostrazione del livello di qualità ormai stabilmente raggiunto sia dagli spumanti che dai vini del Gruppo, numerosi sono stati i premi vinti nelle varie manifestazioni e concorsi a livello internazionale.

Tra questi, prestigiosi sono stati i riconoscimenti ottenuti nel concorso CSWWC (Champagne and Sparkling Wine World Championship), che si tiene a Londra ogni anno curato dal famoso giornalista e scrittore britannico Tom Stevenson, che ha riconosciuto agli spumanti di Rotari ben 3 medaglie d’oro e 8 d’argento così come grande apprezzamento stanno riscuotendo costantemente le Riserve.

È continuato anche nel 2020 il progetto di valorizzazione territoriale e di eccellenza enologica denominato “Musivum” (Mosaico)", che ha visto il lancio della quarta proposta, il Gewürztraminer Trentino Superiore Doc, che si è aggiunto alle prime tre selezioni di vini top: il Pinot Grigio e il Müller Thurgau, entrambi Trentino Doc Superiore e lo Chardonnay Alto Adige Doc Tolloy, con le uve della Cantina partner di Salorno. Come non ricordare poi la linea Castel Firmian.

Attenzione ai social media, secondo posto nella top list italiana
Una delle novità forse più interessanti degli ultimi anni è stato anche l’investimento rilevante sui social media. I tre marchi principali Mezzacorona, Rotari e Feudo Arancio hanno infatti raggiunto, nei vari strumenti social di Gruppo, quasi 1.000.000 di likes complessivi, un numero che pone ancora una volta Mezzacorona ai vertici nazionali per l’interesse social.

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Alberto Lupini


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