Gavi Docg, il Consorzio celebra 20 anni Valorizzazione di vini e territorio

Con “Tutto il Gavi a Milano” il 26 marzo il Consorzio Tutela del Gavi ha dato avvio ai festeggiamenti per i vent’anni della Docg con una verticale in retrospettiva di dieci annate del bianco piemontese, dal 2016 al 2007

27 marzo 2018 | 11:30
di Gabriele Ancona
«Negli ultimi vent’anni - ha ricordato il presidente del Consorzio Maurizio Montobbio - c’è stato soprattutto un importante ricambio generazionale e culturale».

«Dobbiamo ringraziare - continua il presidente - i giovani e gli imprenditori, provenienti da altri settori, che in questi anni hanno investito nella viticoltura di qualità del nostro territorio. Con il loro punto di vista nuovo ci hanno insegnato a guardare alle colline del Gavi, al cui panorama siamo abituati, come a un immenso patrimonio naturalistico, storico, artistico e quindi a proporlo agli altri, ai turisti e ai milioni di appassionati di vino, come una destinazione unica e straordinaria. Mi auguro che queste nuove generazioni custodiscano la storia millenaria della Denominazione e che nei prossimi vent’anni continuino a farla crescere in modo responsabile e sostenibile».



Una storia millenaria che risale al 972, anno del primo documento che attesta la presenza di vigneti a Gavi. Vigne sedute su un territorio antico di 25 milioni di anni. Terra bianca, marnosa e calcarea, e terra rossa, più ricca di argilla e metalli ferrosi. Un territorio su esposizioni e altitudini differenti che accoglie 11 Comuni e 80 produttori che vinificano in bianco solo uva Cortese: 1.510 ettari vitati sui 2.200 di tutta Italia.

La degustazione celebrativa ha visto protagonisti 20 vini per 10 annate proposti da 12 cantine. Abbiamo apprezzato in particolare un 2007 e i due 2011. Vendemmie caratterizzate da inverno mite, primavera calda ed estate non eccessivamente calda (2007) e annata precoce e calda con vendemmia anticipata (2011).


Maurizio Montobbio

Alla degustazione ha fatto seguito la presentazione in anteprima dell’etichetta celebrativa che vestirà la Bottiglia istituzionale nel 2018. Un’etichetta “grafica” a pennellate di colore che ricordano i filari o mani che si intrecciano. È stata realizzata da Serena Viola, artista, illustratrice e visual designer.

La giornata-evento è proseguita con la presentazione dell’edizione 2018 del Premio Gavi la Buona Italia. Dal 2015 il Consorzio premia ogni anno le filiere agroalimentari italiane che sanno promuovere se stesse integrando enoturismo, italian life style e arte. L’edizione 2018 è dedicata al rapporto tra vino e responsabilità sociale, mappando i tre aspetti della sostenibilità: ambientale, sociale, economica. Ventotto giurati valuteranno 150 progetti per definire una short list di 20. Tra i parametri di valutazione del “vino responsabile” codice etico, carta dei valori, sostenibilità di processo/prodotto, utilizzo di energie rinnovabili, eco packaging, welfare aziendale, valorizzazione dell’accoglienza e del territorio. A Gavi, il 25 maggio, sarà premiato il vincitore e verranno assegnate due menzioni speciali.

Brindisi finale con i vini della vendemmia 2017 abbinati alla gastronomia del territorio.

Per informazioni: www.consorziogavi.com

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