Il Consorzio Moscato di Scanzo rinnova i vertici con due donne
Sono Francesca Pagnoncelli Folcieri (presidente) e Ippolita Lucchetti (vicepresidente) le nuove guide dell'associazione dei produttori. Primo passo? «Continuità con il precedente Cda verso nuove elezioni»
09 marzo 2021 | 14:16
di Giorgio Lazzari
La sede del Consorzio di tutela Moscato di Scanzo
La sua presidenza arriva in un momento particolare, a seguito dello scossone causato dalle dimissioni di presidente e vicepresidente del Consorzio. Ora è arrivato un atto di fiducia nei suoi confronti. Come ha vissuto la nomina?
Questa presidenza, come la vicepresidenza, sono frutto di una decisione unanime e un atto di conferma di fiducia e stima reciproca tra i membri del Cda. Ognuno di noi è pronto ad assumersi tutte le responsabilità dell'incarico. Il presidente e il vicepresidente sono figure necessarie ma senza peso in assenza di un gruppo di lavoro serio e coeso. Siamo tutti ugualmente coinvolti nella progettazione del futuro del Consorzio, compresi i soci, e tutti indispensabili per traghettare la nostra realtà associativa fino a febbraio 2022, quando ci saranno le nuove elezioni.
Il Cda è sceso a 5 componenti e ha ritrovato l’unità necessaria per andare avanti. Quali saranno le prime azioni del nuovo corso?
Il nuovo programma è in fase di definizione e verrà comunicato innanzitutto ai soci del Consorzio. Fortunatamente abbiamo alle spalle un'amministrazione illuminata che capisce l'importanza del Moscato di Scanzo e lavora con noi per una promozione concordata dell'intero territorio che ci ospita. Al momento la nostra priorità è di chiudere e portare a termine le azioni intraprese con la vecchia compagine.
L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha colpito duramente alcuni settori, come quello della ristorazione e degli eventi, direttamente collegati al mondo del vino. Com’è la situazione nelle cantine?
La situazione non è facile per nessuno, e ognuna delle nostre cantine associate ha i suoi problemi, più o meno importanti a seconda delle dimensioni e delle singole reti commerciali che ha costruito in passato. Ogni canale di vendita con questa situazione emergenziale ha rallentato i suoi ritmi e i suoi ordini. Paradossalmente in questo momento essere piccoli produttori è un minimo vantaggio che va assolutamente sfruttato.
Il Cda in carica ha il compito di traghettare il Consorzio alle elezioni. I prossimi mesi saranno però cruciali per programmare il futuro e gettare solide basi per la ripartenza. Ne avete già discusso?
Certo, erano temi in discussione già negli ultimi mesi. Ci saremmo augurati, viste anche le forti criticità e le incertezze del momento, che il precedente Cda giungesse a fine mandato e non si interrompesse improvvisamente. Cercheremo di partire dalla situazione attuale ponendo però anche delle basi concrete per il Consorzio del futuro. L'obiettivo che ci preme maggiormente è quello di fare realmente rete, in primis all'interno del Consorzio e con i soci, ma anche con istituzioni e altre realtà territoriali dell'intera provincia.
A settembre verrà organizzata, gioco forza, una seconda edizione itinerante della festa del Moscato di Scanzo. Come giudicate la formula e quali sono le nuove proposte che porterete all’attenzione del Comune e della Strada del Moscato di Scanzo e dei Sapori Scanzesi?
C'è già stata la prima riunione della Strada del Moscato e, visti i buoni risultati e la soddisfazione di tutti gli operatori e attori dell'Associazione per l'edizione del 2020, in cui ogni cantina, produttore, realtà commerciale si è organizzato autonomamente per creare proposte ad hoc legate alla Festa del Moscato. Come lo scorso anno creeremo un calendario di proposte che si svilupperà durante l'intero mese di settembre, continuando con la formula della scorsa edizione ma, avendo più tempo a disposizione e con l'esperienza maturata, potremo arricchire e migliorare l'offerta di esperienze sul territorio.
Come sarà utilizzata la sede del Consorzio? E proseguirà l’apertura al pubblico per avvicinare il maggior numero di stakeholder al Moscato di Scanzo?
La sede del Consorzio è fondamentale: è un punto di riferimento per i soci e per i nostri clienti, anche futuri, e per molti di noi è anche un punto vendita. Resterà aperto ovviamente nel rispetto dei vari Dpcm, e cercheremo di valorizzarlo ancora di più se possibile. Crediamo molto nell'importanza del territorio e della rete, il Moscato di Scanzo deve essere un attrattore per turisti e appassionati, per portarli sul territorio, per aiutare a fare cultura su un prodotto unico e raro come il nostro passito che, pur non essendo più la più piccola Docg d'Italia, resta una perla enologica che nessun altro al mondo può vantare, e con una storia documentata così lunga che non ha eguali. Per rispetto verso questo gioiello che la natura ha regalato al nostro territorio noi abbiamo il dovere di valorizzarlo, farlo conoscere, farlo apprezzare sempre di più.
Il sostegno dell'amministrazione locale
Ai nuovi vertici non mancherà il supporto del Comune di Scanzorosciate. «Ringraziamo Russo e Biava per il lavoro fatto in questi anni - ha commentato il sindaco Davide Casati - Alle nuove presidente e vicepresidente vanno i migliori auguri di buon lavoro. La promozione del Moscato di Scanzo prosegue convintamente insieme al Comune e alla Strada, in modo da programmare le prossime attività, a partire dalla nostra festa che, per tutelare la sicurezza di tutti, anche quest'anno avrà una formula slow con il coinvolgimento sempre più strutturato e importante di aziende agricole e ristoranti con l’obiettivo di organizzare una manifestazione diffusa che valorizzi cantine e vigneti».
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