Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, 50 anni da custode di tradizioni secolari
Il Consorzio è nato nel 1972 e festeggia il mezzo secolo di attività a tutela della Docg toscana. La denominazione produce 5 milioni di bottiglie l'anno, per un giro d'affari di 13 milioni di euro
Il 3 luglio 2022 è data storica: il Consorzio della Vernaccia di San Gimignano festeggia i 50 anni dalla fondazione.
Correva l’anno 1972 e nove viticoltori storici e lungimiranti si ritrovarono in Piazza della Cisterna, nel centro storico di San Gimignano e sancirono la nascita del Consorzio con l’obiettivo di tutelare e valorizzare una delle Denominazioni più antiche d’Italia.
La fondazione completava idealmente l’iter di riconoscimento della DOC avvenuto a maggio del 1966 - il primo vino italiano a ottenere la Denominazione di Origine Controllata - divenuta poi nel 1993 una Docg.
Custode di tradizioni secolari
Oggi la Vernaccia di San Gimignano, protagonista assoluta della vita sociale e culturale e custode delle tradizioni secolari del territorio, con orgoglio per tutto il patrimonio vitivinicolo toscano, può vantare il raggiungimento di 50 anni di esistenza del suo Consorzio di tutela che hanno portato questa denominazione ad affermarsi tra le eccellenze italiane nel mondo.
«La Vernaccia di San Gimignano è andata crescendo negli anni, sia per qualità che per immagine confermandosi come un punto di riferimento nella produzione vitivinicola italiana.” - dichiara la presidente Irina Strozzi - Essere una Docg quasi millenaria ci aiuta, perché siamo in grado di presentarci con un’identità forte e ben delineata, caratteristiche di importanza prioritaria sul mercato di oggi. Oggi infatti farsi conoscere, riconoscere e identificare dai consumatori fra le varie eccellenze proposte è sicuramente più complesso ed il ruolo di tutela, identità, promozione e valorizzazione del territorio e dei vini portato avanti con continuità dal Consorzio gioca un ruolo fondamentale».
5 milioni di bottiglie l'anno
Grazie a una consapevolezza sempre maggiore dei produttori della Vernaccia di San Gimignano, paladini sensibili e attenti di questo vitigno e dei suoli che coltivano, il vino è cresciuto in qualità così come è cresciuta la sua presenza sul mercato, con il giro di affari della denominazione che nel 2021 - con circa 5 milioni di bottiglie prodotte - si è attestato sui 13 milioni di euro. La percentuale di bottiglie destinate all'export è pari a circa il 52% della produzione, mentre del 48% di Vernaccia destinata al mercato italiano, di cui il 40% circa viene venduta direttamente a San Gimignano, nelle aziende, enoteche e tramite la ristorazione locale del territorio.
Il programma dei festeggiamenti
I festeggiamenti si sono aperti il 3 luglio, nel giorno della ricorrenza, con una cena che ha visto protagoniste le 80 aziende consorziate riunite alla Rocca di Montestaffoli, nel cuore di San Gimignano, attuale sede della Vernaccia di San Gimignano Wine Experience.
La serata è stata l’occasione per un ringraziamento collettivo ai protagonisti della fondazione del Consorzio e a tutti i produttori che si sono susseguiti da allora e fino ad oggi e che nei decenni hanno sostenuto con forza l’unicità del vitigno, rendendolo espressione originale e autentica di un territorio non riproducibile.
A seguire, nel mese di luglio, il Consorzio celebra la Vernaccia di San Gimignano in quattro appuntamenti dall’entroterra senese al mare di Livorno, passando per le città di Lucca e Firenze, facendo incontrare la cucina degli chef con Vernacce d’annata e riserva, in una degustazione pensata per l’occasione.
La lunga estate della Vernaccia di San Gimignano si chiuderà a metà settembre, a Firenze, con una degustazione riservata alla stampa di settore.
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Alberto Lupini
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