Il tema del consumo responsabile di alcol riveste grande importanza nel mondo. In Italia, nonostante la diminuzione complessiva del consumo pro-capite, numerose statistiche hanno evidenziato un aumento graduale del consumo di alcol da parte di adolescenti e pre-adolescenti, aumento influenzato dalle pressioni sociali e pubblicitarie. Da evidenziare il fenomeno che sta prendendo sempre più piede tra i giovani, il binge drinking, ovvero il consumo di alcune bevande alcoliche in un’unica occasione. Per oltre il 50% dei ragazzi l’incontro con l’alcol avviene fuori casa, complici quelle occasioni che favoriscono e incoraggiano l’abuso di sostanze alcoliche come l’happy hour o l’open bar. Spesso poi il consumo dell’alcol si associa a quello delle droghe, un poli-abuso pericoloso.
A questo scopo sono nate molteplici progetti ed iniziative di sensibilizzazione e di monitoraggio che vede coinvolte istituzioni, mondo imprenditoriale ed organizzazioni rappresentative come AIs ed Onav proprio per fronteggiare la situazione ed individuare delle possibili soluzioni. Il primo passo rimane quello di diffondere una corretta educazione al consumo, fornendo gli strumenti per avvicinarsi alle bevande alcoliche in generale in modo intelligente e competente. Da ricordare il progetto “Vino e Giovani’ del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con le Regioni e le Università italiane che ha fatto dell’alcol una materia di studio.
Ancora in occasione del Convegno “L’Alcol tra ragione & sentimento” promosso dall’Unione italiana vini che ha riunito docenti universitari, medici e antropologi per una riflessione sul consumo di alcol e i suoi valori positivi, in netto contrasto con il concetto di abuso è stato chiesto al Ministro Martina di inserire l'insegnamento della storia del vino alle scuole medie e superiori per trasferire ai giovani il suo valore storico e sociale, e per una cultura del bere contraria allo sballo.
Per il quarto anno consecutivo nei mesi di giugno e luglio riparte la campagna sociale di sensibilizzazione sul consumo responsabile delle bevande alcoliche promossa da Diageo, Pernod Ricard italia e Ruffino, col supporto di Unione Italiana Vini e Wine in Moderation ed in collaborazione con Auchan, Simply e gallerie Commerciali Italia. L’iniziativa che si propone di sensibilizzare circa tre milioni di persone di tutte le età rispetta gli obiettivi del Programma “Guadagnare salute”, promosso dal Ministero della Salute per incoraggiare stili di vita salutari e si propone come obiettivo di migliorare l’informazione e far acquisire ai cittadini la consapevolezza dell’importanza di un consumo moderato, responsabile e consapevole di bevande alcoliche.
Per contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche nel nostro Paese, ovvero scorretta alimentazione, inattività fisica, abuso o uso scorretto di alcol e tabagismo, l’Italia ha approvato nel 2007 il programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari”, una strategia globale promossa dal Ministero della salute per la promozione della salute come bene pubblico.
Conoscere l’alcol coinvolgerà 200 punti vendita tra ipermercati Auchan e supermercati Simply - diretti, affiliati e del Master Cooperativa Etruria di Monteriggioni diffusi su tutto il territorio nazionale, dove, nelle corsie dedicate al comparto alcolici verranno messi a disposizione allestimenti e materiali informativi indicanti la gradazione delle bevande alcoliche più comuni e le situazioni in cui è necessaria un’astensione totale dall’alcol (minore età, guida, gravidanza, allattamento, etc.). Sono previste ben 23 giornate di sensibilizzazione con personale appositamente formato, in cui i consumatori, anche attraverso la realizzazione di un quiz multimediale effettuato attraverso video touch screen e tablet, verranno sensibilizzati ad adottare stili di consumo moderato e responsabile e ad evitare comportamenti pericolosi. Occorre ricordare che non esiste un consumo di alcol sicuro per la salute che gli under 18, chi si mette alla guida e le donne in gravidanza e allattamento non devono bere affatto ed esistono linee guida condivise dalla gran parte della comunità scientifica che indicano i limiti entro i quali il consumo di alcol si può considerare moderato.