Ciliegiolo, tipico della Maremma Per vini freschi e morbidi
Il Ciliegiolo è un vitigno autoctono a bacca nera originario della zona centrale della Toscana, ma oggi viene coltivato anche in altre regioni d’Italia
29 luglio 2018 | 15:26
di Piera Genta
foto: Poggiociliegio.it
Deve il suo nome al colore della bacca e ad uno dei suoi aromi primari che richiamano la ciliegia. Il suo territorio preferito è la Toscana e la Maremma in particolare. Attualmente sono circa 5mila gli ettari coltivati. Il vino prodotto dall’uva Ciliegiolo veniva spesso usato in passato per tagli con altri vini, tra cui anche il Sangiovese, a cui donava una maggior alcolicità, morbidezza e freschezza di profumi fruttati. Inoltre può essere vinificato in bianco o con macerazioni leggere per produrre vini rosati dotati di freschezza e leggeri profumi fruttati. Questa sua caratteristica fruttata lo porta ad essere impiegato anche per i Novelli e nei Chianti Doc.
L’Associazione Produttori Ciliegiolo di Narni è stata fondata nel 2014 dai più importanti produttori del territorio, proprio per tutelare il vino Ciliegiolo con un disciplinare più restrittivo, che prevede la produzione del vino in purezza e l’adozione di norme di lavorazione, sia in vigna che in cantina, più rigorose rispetto al disciplinare Igt, per esaltarne le caratteristiche varietali e alzare il livello qualitativo.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini