Chiaretto di Bardolino, crescita a doppia cifra per il rosato del Garda
Protagonista dell’evento “Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino”, tenutosi nell’omonima località, il vino rosa, simbolo del Garda. In questa interpretazione (annata 2021) rivela la sua forte identità
Nuova sede (Istituto salesiano Tusini a Bardolino, in provincia di Verona) e respiro internazionale per “Corvina Manifesto - L'Anteprima del Chiaretto di Bardolino” evento tornato in presenza, dopo il forzato lockdown.
Crescita a doppia cifra del Chiaretto di Bardolino
«Siamo davvero felici - afferma Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino - di presentare al pubblico la nuova annata, nonché di ospitare il Consorzio del Tavel e i produttori di Rosés du Terroirs in una nuova sede, il centro di formazione professionale salesiano del Tusini, sulla rocca di Bardolino, nel cuore dei nostri vigneti. Intanto registriamo con soddisfazione la crescita a doppia cifra del Chiaretto di Bardolino: il nuovo nome, entrato ufficialmente in vigore dalla vendemia 2021, sembra portare bene, visto che in due mesi abbiamo collocato 1,4 milioni di bottiglie, con un incremento a doppia cifra».
Vino versatile e molto amato
Già nel 2014 con la Rivoluzione Rosa, i produttori di Chiaretto avevano deciso di valorizzarne il colore (caratteristico delle uve locali, Corvina e Rondinella) e le fragranze (agrumate), restituendo nobiltà a questo vino fortemente identitario. Benché ai piedi delle Alpi, infatti, la sponda orientale del Garda (ventilata) gode di un clima mediterraneo, altrettanto i terreni calcarei garantiscono freschezza e sapidità al Chiaretto (varie le sfumature, dal giallino al rosa pesca) - perfetto per l'aperitivo, ideale per il tutto pasto, consigliato per l'asian food.
Leader nel settore del vino rosa “fermo” italiano (produzione di circa 10 milioni di bottiglie l'anno), il Chiaretto di Bardolino è prodotto (in piccolissime quantità) anche in versione spumante (sia Charmat che metodo classico).
«Vorremmo che le annate fossero presenti nel calice - spiega Angelo Peretti, direttore del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino - illustrando le otto etichette (dal 2014 al 2021) della verticale, mentre l'esperienza della Masterclass Rosés de Terroirs, “viaggio sensoriale tra i colori e i profumi dei grandi vini francesi”, è stata il preludio di ulteriori approfondimenti, nonostante il comune obiettivo (privilegiare il gusto).
Presente anche il formaggio Monte Veronese Dop
In degustazione anche il formaggio Monte Veronese Dop, eccellenza locale utilizzata anche per compore il menu del Ristorante La Loggia & la Barchessa Rambaldi (nella tipologia fresco Dop, Mezzano Dop e di Malga Presidio Slow Food 15/18 mesi), omaggio alla tradizione: Luccio del Garda in saor con polentina morbida delle valli del Chiese, Ravioli del pastificio Al Castello con ripieno di porri e patate su crema di pachino; Lonza di iberico con Speck ed asparagi di Cavaion. Dulcis in fundo, la Millefoglie “allo Strachin” della pasticceria Perbellini.
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Alberto Lupini