Casale del Giglio, vini tutti da scoprire

La produzione dell’azienda Casale del Giglio, creata dalla famiglia Santarelli in provincia di Latina, offre una gamma di 23 prodotti: bianchi, rosati e rossi, una vendemmia tardiva, tre grappe e un olio extra vergine

18 aprile 2023 | 19:30
di Guido Ricciarelli

La famiglia Santarelli, originaria di Amatrice (Ri), apre a Roma agli inizi del Novecento uno spaccio di vino e olio, moltiplicando presto i punti vendita nella capitale. Dino Santarelli nel 1955 comincia ad occuparsi dell’imbottigliamento dei vini laziali, esportati anche all’estero, soprattutto in Canada. Nel 1967, affascinato dall’Agro Pontino, crea Casale del Giglio in provincia di Latina. È un luogo tutto da esplorare dal punto di vista vitivinicolo. Sono soprattutto le varietà internazionali a emergere come adatte a quel suolo enoicamente vergine: chardonnay, viognier, petit manseng e sauvignon. Tra i rossi merlot, shiraz, tempranillo e cabernet. Nei primi anni Novanta Antonio Santarelli, seguendo l’intuito paterno e avvalendosi della collaborazione del giovane enologo Paolo Tiefenthaler, sviluppa un progetto di ricerca e sperimentazione volto a migliorare costantemente gli aspetti qualitativi.

 

Una particolare attenzione, in tempi più recenti, è andata alla valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni desueti: biancolella di Ponza, bellone di Anzio, cesanese di Olevano Romano e Affile e pecorino di Accumoli. I risultati raggiunti sono evidenti stante il successo commerciale dei vini e il loro unanime apprezzamento da parte delle più importanti guide di settore.

 

La nostra degustazione inizia subito con il botto. Bellone Anthium 2021: paglierino intenso al colore, Iodato, agrumato (bergamotto) susina gialla al naso, con un sorso pulito, elegante, sapido, croccante e un lunghissimo finale di frutta bianca. Sensazionale.

Petit Manseng 2021: giallo paglierino brillante, profumo molto intenso, aromatico e speziato. Frutti bianchi, mela verde, camomilla, limatura di ferro. Gusto fresco, molto minerale, sapido, di ottima struttura. Pregevole.


Sauvignon 2021
: giallo paglia brillante. Molto varietale con le tipiche note di ortica e peperone. Poi ancora frutto della passione, pesca bianca, accenni di erbe aromatiche e di mandorla fresca. Sapore pieno, teso, salino, elegante, di ottima persistenza. Convincente.

Ultimo bianco in degustazione: il Bellone Radix 2017. Naso potente in cui si susseguono spezie, zafferano, anice e pietra focaia. La bocca ha polpa e succo, grassa ma al contempo fresca ed agrumata con un lungo e piacevole finale di spezie e mapo. Ammaliante.

 

 

Passiamo ai vini rossi di Casale del Giglio

Per quanto riguarda il capitolo rossi, partiamo con il Cesanese Matidia 2020. Rosso rubino luminoso. Naso profondo e elegante, intense note di spezie, tabacco scuro, erbe, sottobosco e freschi accenni di eucalipto. Bocca ricca, tannino elegante e fitto, buona freschezza e lungo finale. Buonissimo.

 

Tempranijo 2019: se c’è un uva che esprime il suo massimo in una zona calda e temperata come quella di Casale del Giglio questa è il Tempranijo. Rubino granato molto intenso. Avvolgete ed etereo , con note di lampone, maraschino, cassis, amarena e sottobosco. Caldo e corposo, ricco, possente nel dolce tannino tamponato da una struttura di notevole peso. Potente.

 

Mater Matuta 2017: 85% Syrah 15% Petit Verdot. Rubino pieno. All’olfatto sensazioni che spaziano dalla torrefazione al sottobosco, con note affumicate, cacao, caffè, pepe nero e noce moscata. In bocca è pieno e caldo, con tocchi erbacei, frutta matura e tamarindo. Suggestivo.

Madreselva 2017: assemblaggio di Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Rubino Brillante. Elegante e balsamico, nitido e complesso,con sensazioni di arancia rossa, mirtillo, ciliegia e spezie dolci. La bocca è succosa, il tannino scalpitante ma levigato, con una lunga chiusura salina e balsamica. Guizzante.

 

Per finire con un passito di Casale del Giglio

A chiudere Aphrodisium 2020. Passito da vendemmia tardiva a base di uve Petit Manseng, Viognier, Grecoe Fiano. Colore dorato luminoso, racconta al naso note di frutta secca, albicocca sciroppata, agrumi gialli, miele, fiori di campo, pesca bianca. Il sorso è leggero, avvolgente e dolce, di grande freschezza e dalle note minerali molto persistenti. Delizioso. Quanta strada da Amatrice...


Casale del Giglio Società Agricola
Strada Cisterna - Nettuno, Km 13, 04100 Le Ferriere (Lt)
Tel 06 92902530

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024