Burlotto, vini come quadri d'autore: espressione autentica del territorio

La cantina di Verduno (Cn) testimonia il legame profondo della famiglia Burlotto con la vinificazione. Fabio Alessandria, attuale guida dell'azienda, porta avanti un lavoro straordinario, mantenendo salda la tradizione

03 gennaio 2024 | 08:30
di Guido Ricciarelli

Sono cinque le generazioni della Famiglia Burlotto che si sono succedute nella cantina storica situata nell’abitato di Verduno (Cn). Parlando con Fabio, oggi saldamente alla guida di quella che è una delle realtà più affermate dell’intera Langa del Barolo, si possono toccare con mano il valore della tradizione e il peso delle radici nel determinare il successo di un’impresa vinicola di tale livello.

Vogliamo bene a questa cantina. Marchio storico di Langa, Burlotto ha sempre significato qualità nel mondo del Barolo. Ma Fabio Alessandria, nell’ultimo decennio, è riuscito ad imprimere all’azienda di famiglia una trasformazione straordinaria, con una visione e un’intuizione da grande produttore.

Cambiamenti in linea con i classici canoni della tradizione albese, beninteso, ma rivolti a ottenere il massimo risultato dal vitigno. Quel Nebbiolo che sa essere austero e misterioso, ma anche morbido ed estremamente espressivo. Possiamo tranquillamente affermare che Verduno è oggi una delle zone che più conquistano per finezza del Barolo.

E Verduno vuol dire innanzitutto Monvigliero, il suo cru più prestigioso, in cui l’azienda possiede circa 2 ettari suddivisi in 3 parcelle. Altri appezzamenti sorgono invece nelle menzioni Rocche Olmo, Boscato e Breri, nei Cannubi a Barolo (un vecchio acquisto che si è dimostrato lungimirante) e a Roddi. Descritta la cornice facciamo parlare i vini.

Barolo Burlotto, espressione del territorio di Verduno

Acclivi

Granato classico. Presenta un profilo olfattivo di valore, complesso nelle evidenze iniziali di torrefazione e cioccolatino, liquirizia e confetture. Si scioglie poi in sentori di erbe, lampone, fragoline e ribes. Al gusto brilla per sapore ed equilibrio. È un Barolo proporzionato, morbido, preciso nel tannino, con finale molto lungo e succoso. Sensuale come un olio su tela di Poussin.

Castelletto

Rosso granato lucente. Il naso si asseta su sottobosco, foglie secche e radici, fori appassiti e liquirizia, poi cresce definendo una trama fruttata di grande purezza, con fragola e confetture in evidenza. Al gusto brilla per succosità e lunghezza. La struttura è proporzionata, il tannino fitto e rotondo. Consueto grande risultato per queste vecchie vigne, complesso, nobile, appassionante. Intensità e fulgore come un olio su tela di Rembrant.

Monvigliero

Il crescendo raggiunge il suo apice con il Monvigliero, la collina più prestigiosa di Verduno. Granato lucente. Naso splendido, dai profumi di frutta rossa, confetture, spunti minerali e salmastri. Colpisce poi con fragranze di fragolina di bosco, pesca, deliziose evidenze di cioccolato e cuoio. Scaldandosi fonde sentori di ciliegia e fragola in confettura, melograno e caramella di liquirizia. Al gusto conferma la grande qualità. Strutturato nello sviluppo, morbido nella persistenza. Bellezza e grazie femminili. Come un olio su tela di Boucher.

Burlotto, non solo Barolo

Pelaverga 2021

Emozionale come un olio su tavola di Constable. A margine il Pelaverga 2021 imbottigliato da poco e privo ancora della etichette ufficiale. Rubino dalla luminosa trasparenza. Fragranti idee di ciliegia, poi petali di rosa e una brezza di pepe bianco macinato a completare il fascino del quadro odoroso. L’assaggio rispetta i canoni del vino. Agile e nervoso, nonostante una struttura e un calore tutt’altro che trascurabili. Per quanto riguarda la rotondità attendiamo lo sviluppo in bottiglia. Potrebbe essere un bozzetto di Manet. Burlotto, pennellate d’autore.

La Barbera d’Alba 2020

Deriva da vecchie vigne. Rosso rubino vivace. Bouquet dalla splendida vena fruttata, viva ma avvolgente, si propone con toni di lampone, amarena e sottobosco. Fragrante e nitido dona slancio e ritmo olfattivo. In bocca viaggia di pari passo , ha struttura nella e agile, tersa acidità e ottima persistenza. Da consumare a grandi sorsate. Ispira pace e tranquillità. Come un olio su tela di Matisse.

Langhe Sauvignon Viridis 2021

Giallo paglierino con qualche riflesso verdolino. Il ventaglio odoroso introduce i tipici ricordi vegetali di bosso e tè verde, che poi lasciano campo libero a sentori di banana, melone e avocado, e ai fior bianchi che ricordano azalee e biancospino. Assaggio caldo e avvolgente ben supportato da freschezza e mineralità di decisa lunghezza e vibrante sensibilità. Come una tempera su tavola di Botticelli.

Azienda Vitivinicola Comm. G.B. Burlotto
Via Vittorio Emanuele II 28 - 12060 Verduno (Cn)
Tel 0172 470122

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Alberto Lupini


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