Birre moderne e di gran carattere Il tratto distintivo del Birrificio Ofelia
Che bella coppia Andrea Signorini e Lisa Freschi nel loro birrificio artigianale Ofelia, dove producono le buone birre d’autore che negli anni hanno saputo guadagnarsi un posto sul palcoscenico dei “grandi”
20 febbraio 2019 | 10:24

di Giovanni Angelucci

A Sovizzo, appunto, comune di 7.500 abitanti in provincia di Vicenza. Ofelia rievoca uno dei principali personaggi femminili della tragedia Amleto, ma in questo caso è tutt’altro che tragedia; birre moderne e di gran carattere prodotte con cognizione di causa, aspetto oggigiorno troppo spesso tralasciato tra gli avventati birrai.
Le prove per azzeccare la giusta quadra produttiva durarono ben quattro anni, periodo in cui cotta dopo cotta le birre continuavano ad essere realizzate in casa e a rimanere nel proprio cortile bevendole con gli amici. La volontà di far conoscere a tutti la propria idea di birra mettendosi in gioco si concretizzò poco dopo.
Nel dicembre del 2012 il micro birrificio Ofelia ha visto la luce con un’idea e un brand, birre ben fatte, marchio proprio e ricette del tutto personali. A distanza di sei anni continua a rimanere un realtà totalmente artigianale, per numeri, approccio e metodo di produzione. Si è partiti con un piccolo impianto da 1,2 ettolitri con cui si sono mossi i primi passi nel mondo dei “big”, ma ovviamente dopo poco non bastava più ad Andrea, che nel 2016 ha deciso di fare un altro passo, aprendo il secondo birrificio a 100 metri dal primogenito.

Qui l’impianto è di 12 ettolitri e il birraio riesce a lavorare con più margine, come desidera, tra esperimenti e maggiore disponibilità di cotte. Di più, nella nuova sede è stata predisposta anche una tap room, area dedicata a tutti coloro che vogliono bere una buona birra alla spina direttamente nel luogo di produzione, formula oggi molto in voga tra i birrifici italiani.
Ciò che piace e che si avverte è la composizione di una linea birraria su gusto personale, distante dalle mode: le ispirazioni sono varie e spaziano dalla Vallonia alla Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. I due però si sforzano di selezionare materie prime il più possibile locali, è il caso della Uill iu bai (ironicamente in inglese “maccaronico”) con luppoli freschi italiani o della birra invernale “The dark side of saison” in cui compare il miele selezionato da piccole apicolture locali che ovviamente ogni anno donano un prodotto diverso. Avanti così, un esempio per la birra artigianale tutta.
Per informazioni: www.birraofelia.it
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Alberto Lupini