Con il "Ballo delle debuttanti" al via l'Italy Beer Week 2024

Protagoniste dell'anteprima al Mercato Centrale sono state 11 birre inedite di birrifici di varie regioni italiane, tra cui molti agricoli, indicative dell'evoluzione di un mondo brassicolo in continuo fermento

11 marzo 2024 | 12:23
di Mariella Morosi

Pubblico delle grandi occasioni di appassionati della birra artigianale a Roma, al Mercato Centrale, per il "Ballo delle debuttanti", l'anteprima delle centinaia di iniziative in programma per l'Italy Beer Week 2024, la settimana della birra artigianale firmata dalla testata Cronache di Birra. La manifestazione, che ne valorizza gli aspetti culturali e conviviali, è giunta alla 14 edizione e si articolerà fino al 17 marzo con centinaia di eventi diffusi in tutta Italia. Il format coinvolge ogni anno realtà diverse su tutto il territorio nazionale come birrifici, pub, birrerie, beershop, ristoranti e associazioni con l'obiettivo di suscitare curiosità interesse anche di chi non è fidelizzato al consumo di birra artigianale. La partecipazione al contest è gratuita e ogni realtà può contribuire con degustazioni, cotte pubbliche, incontri con birrai, tap takeover, presentazioni di novità, cene di abbinamento, seminari, webinar, dirette sui social o altre iniziative.

Oggi anno la Italy Beer Week raccoglie nuove adesioni (nel 2023 sono state 4mila con circa 5 mila eventi) ma - come aveva sottolineato il direttore di Cronache di Birra, Andrea Turco - non bisogna dimenticare le criticità del comparto, messo alla prova dagli aumenti dei costi di produzione e dei servizi. Protagoniste nell'anteprima assoluta romana al Mercato Centrale sono state 11 birre inedite di birrifici di varie regioni italiane, tra cui molti agricoli, nate da passione e creatività e indicative dell'evoluzione di un mondo brassicolo in continuo fermento. Il pubblico ha potuto degustare le "debuttanti" alla presenza dei titolari dei brand e dei mastri birrai, un’occasione unica per i consumatori di provare novità entrando in contatto con loro, scoprendo i segreti dei processi produttivi e scoprire nuovi sapori e stili. Ma anche per i mastri birrai l'iniziativa è un'opportunità di misurarsi tra loro in un confronto collaborativo.

Un successo la box speciale di Italy Beer Week

Questi i birrifici presenti con la loro ultima referenza che gli appassionati hanno potuto anche acquistare in una speciale box: Radiocraft (Albano Laziale, Roma): Puddu (Santa Giusta, Oristano); Birrone (Isola Vicentina, Vicenza); Balabiòtt (Domodossola, Verbano-Cusio-Ossola); La Gramigna (Casa del Diavolo, Valle Tiberina, Perugia); Claterna (Castel San Pietro, Bologna); Tip (Torrimpietra, Fiumicino, Roma); Skim (Montecorvino Pugliano, Salerno); Bajon (Porto Corsini, Ravenna); ECB- Eternal City (Roma);War, (Cassina De' Pecchi, Milano). Birrifici in genere giovani, creati da appassionati che diventano essi stessi produttori, con l'aiuto di maestri aperti all'innovazione e all'evoluzione del gusto con prodotti di qualità, salubri e sostenibili. La tracciabilità della filiera è sempre più in primo piano ed esige chiarezza sulla qualità delle materie prime e sul loro stretto legame con il mondo agricolo.

Radiocraft, creato dalla passione di tre amici, Marco Pizzonia, Enrico Girelli e Sandro Tropeano ha presentato per l’occasione "Paranoid", una Pale opalescente con luppoli australiani che donano intensi aromi tropicali, acidula e con un finale moderatamente amaro. Il grist prevede una percentuale di frumento e avena maltata in aggiunta al malto d'orzo. Bellissime le lattine decorante con personaggi del mondo della musica. I tre soci amano collaborare con altri birrifici, e sperimentare, arrivando anche a 32 referenze diverse, alcune fisse e altre solo in occasioni speciali. Il caffè, è uno degli ingredienti più utilizzati negli ultimi tempi, ha dato il nome alla "debuttante" del birrificio sardo Puddu, la scura Coffee Porter (5,2%). Durante la maturazione viene aggiunto caffè 100% Arabica brasiliano, estratto a freddo.

È una porter di ispirazione inglese. Mogano intenso, con densa schiuma avorio, ha sfumature di malti scuri, noci, liquirizia e cioccolato con finale amaro. Abbinamento ideale col cioccolato, ma anche il caratteristico formaggio fiore sardo. Tra le altre referenze, Ipa, Porter, Saison, Bitter e Golden Ale. Il vecchio brand, recentemente riscoperto da tre giovani, Mauro Fanari, Fabio Porcu e Giuseppe Carrus, risaliva agli anni '60. Birrone, già nel nome dimostra il suo carattere di birra da bere in boccali grandi come si fa in Germania. Deve essere pulita, facile da bere e accessibile economicamente, come sottolinea il titolare Simone Dal Cortivo. La filiera è agricola, almeno del 51% come richiesto. Coltiva il suo orzo e fa trasformare il malto in Italia. Il 70% arriva da un luppoleto aziendale a Modena.

Le altre birre presentate al "Ballo delle debuttanti"

A Roma ha presentato l'italian Pils "Gioia", (4,8%), bionda, facile da bere con un buon corredo aromatico. Balabiott, col claim "bevi sano, bevi ossolano", ha presentato la sua nuova "Carboon", scura, intensa e vellutata, una Oatmeal Stout in stile inglese, nata in collaborazione con il birrificio Podere La Berta.Note di caffè tostato, cioccolato e avena e dolcezza bilanciata con amaro leggero. Il birrificio umbro La Gramigna creato dal 2017 da Alberto Castaldo e Francesco di San Loragno, che hanno creato il progetto sulla base della loro azienda agricola, era presente con "On Air", una chiara e dorata Helles di ispirazione tedesca, con malto deciso e luppolatura leggera. Toni tostati e di miele, erbacei e floreali. In uno spazio di mille mq a Casa Del Diavolo fanno anche accoglienza e degustazioni.;Claternaha presentato "Rusty", 4%, stile Catharina Sour, una Berliner Weisse a base di fragola e limone, dal vivace colore aranciata e una fine schiuma rosata. Prevalenza dell'agrumato sul fruttato soprattutto nel finale.

"Bolla papale" è invece il nome della debuttante di TIP -Torre in Pietra, stile Modern Ipa dorata, bilanciata e aromatica. Un blend di luppoli americani, australiani ed europei le conferisce aromi di frutta tropicale. Secca e rinfrescante. "Basi solide", una Belgian Dark Strong Ale (9,8%) è invece la new entry di Skim. Classico stile belga con profilo aromatico di uvetta, toffee e frutta secca, con moderata dolcezza maltata, amplificata dalla notevole componente alcolica. Il ravennate Bajon ha presentato "Frenesia" stile American Ipa (6,5%), che nasce come evoluzione dei luppoli dell'Euforia, profumata e complessa. Note di frutta gialla e tropicale con sfumature resinose e floreali che donano equilibrio e bevibilità. Finale mediamente amaro. Il romano ECB Eternal city ha portato una Dark Lager, la "Rea Silvia" (4,5%), bassa fermentazione, marrone scuro con riflessi rubino.

Note di nocciola e cacao che la rendono piacevolmente aromatica. In bocca risulta molto scorrevole e dissetante, con una piacevole chiusura in cui emerge un lieve retrogusto di caffè. Il milanese War, infine, ha portato "Octopus", (5,8) un'American Pale Ale agrumata con sfumature tropicali, con lunga persistenza sostenuta da vivace carbonicazione. Nell'occasione è stato possibile degustare anche le altre produzioni di casa, con eventuale abbinamento con le proposte food del Mercato. La location, secondo il progetto di Umberto Montano si è confermata come uno spazio aperto, sentito e vissuto in grado di ospitare sempre eventi di rilievo nel panorama enogastronomico.

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