Badia di Morrona, vino e storia delle Terre di Pisa

Dal 1939 la Tenuta è di proprietà della famiglia genovese Gaslini Alberto ed è un importante punto di riferimento per la denominazione Terre di Pisa. Dispone di ville e appartamenti in cui soggiornare e un ristorante

31 luglio 2023 | 10:07
di Piera Genta

Una tenuta storica situata a Terricciola sulle colline tra Pisa e Firenze, una proprietà importante, 600 ettari di cui un centinaio a vigneto e 40 a uliveto, che circondano la storica abbazia, Badia di Morrona, fondata in pieno medioevo. Dal 1939 la Tenuta è di proprietà della famiglia genovese Gaslini Alberto ed è un importante punto di riferimento per la denominazione Terre di Pisa.

La produzione di vino inizia negli anni Novanta con il reimpianto dei vecchi vigneti ed il miglioramento delle tecniche agronomiche: non vengono utilizzati diserbanti e i vigneti vengono condotti con il metodo della lotta integrata e concimazione organica. La cantina si trova proprio a Morrona, frazione di Terricciola già riconosciuta a livello nazionale come Città del Vino, grazie anche all’operato del Conte Duccio Gaslini Alberti.

Badia di Morrona, la cantina interrata e sostenibile

Proprio per preservare l’integrità del territorio, la struttura è concepita in chiave moderna per essere il più possibile discreta e integrata nel paesaggio: quasi sparisce nella collina, resta visibile solo il piazzale di ricezione delle uve mentre il resto è parzialmente interrato e permette quindi l’ingresso dell’uva per gravità.

Inoltre, sempre nell’ottica della sostenibilità ambientale, è dotata di un grande impianto fotovoltaico e di un impianto di fitodepurazione delle acque che possono così essere riutilizzate per l’irrigazione e i lavaggi. Completano la struttura della cantina i luoghi deputati all’assaggio: la sala degustazione e la terrazza accanto al wine shop aziendale.

A Badia di Morrona c’è anche il frantoio

Ogni etichetta è un omaggio al territorio in cui viene prodotta. Il loro olio evo è frutto di selezione di cultivar tipiche toscane, Frantio, Moraiolo e Leccino, e l’azienda dispone di un frantoio di ultima generazione, aperto anche ai piccoli produttori di zona così da garantire un generale livello qualitativo dell’olio del territorio. Duecentocinquanta ettari di seminativo, utilizzato per l’alimentazione di cinghiali e mufloni per ridurre l’uso di mangimi, sono al servizio dei quattrocento ettari di riserva di caccia.

Badia di Morrona, 500mila bottiglie di vino l’anno

Badia di Morrona ha una vasta gamma di vini, circa 500 mila bottiglie all’anno. Tra i loro vini identitari: N’Antia è il taglio bordolese nato nel 1992, vengono prodotte ogni anno ca. 8mila bottiglie. Negli anni, le tecniche di vinificazione si sono evolute e oggi la “ricetta” per N’Antia prevede la fermentazione in acciaio, maturazione di 15 mesi in piccoli fusti di rovere francese da 225 l, un passaggio in vasche di cemento e altri 10 mesi di affinamento in bottiglia. In questo modo vengono accentuati corpo e intensità del vino, regalo peraltro dei terreni in argilla e travertino. VignAalta è la voce del Sangiovese più nobile della tenuta. Nato nel 1994 e fortemente voluto dalla proprietà per esaltare il valore del vitigno toscano per eccellenza, questo Terre di Pisa Doc fermenta in acciaio, matura 24 mesi in botti di rovere francese da 25 hl e riposa 3 mesi in cemento. Segue l’imbottigliamento di circa 8mila esemplari all’anno. Nel bicchiere si ritrova un Sangiovese slanciato e fresco, a tutti gli effetti il vino alter-ego di N’Antia. Alla vigna dai terreni prevalentemente sabbiosi deve eleganza ed equilibrio, proprio come ci si aspetta dal cru simbolo dell’azienda. Dal 2004 l’Igt Taneto, un blend, di cui vengono prodotte ogni anno ca. 20mila bottiglie, ha una vocazione transalpina, con il Syrah protagonista e giusto un tocco di Sangiovese e Merlot. Nasce in alcune delle parcelle più ricche di fossili della tenuta (tra cui la Vigna Disperato), che infatti contribuiscono a donargli un carattere minerale e speziato sui generis. Dopo la fermentazione in acciaio, 12 mesi è il tempo di affinamento previsto in barrique e solo la piccola percentuale di Sangiovese matura in botti grandi di rovere francese da 25 hl. Segue poi una breve sosta in vasche di cemento e 10 mesi in bottiglia.

I Chianti di Badia di Morrona

Il Chianti di Badia di Morrona è rappresentato da I Sodi del Paretaio e I Sodi del Paretaio Riserva, prodotti ogni anno i un numero considerevole di bottiglie.Nella versione annata il Sangiovese (85%) è affiancato da Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, fermenta in acciaio e affina in vasche di cemento per 10 mesi; la versione Riserva è un Sangiovese in purezza, con un bel tannino morbido e maturo. Sosta 18 mesi in botti grandi di rovere francese da 44 hl e fa un breve passaggio in cemento prima dell’imbottigliamento.

Dormire a Badia di Morrona

L’ospitalità rappresenta anche una parte importante per l’azienda, infatti i casali aziendali, abbandonati da contadini e mezzadri, sono stati ristrutturati e destinati ad agriturismo, mantenendo le loro caratteristiche originali anche nell’arredamento risalente ai primi del ‘900 toscano. Distribuiti in otto strutture, fra ville e appartamenti. In un’oasi protetta dai boschi circostanti, il ristorante “Locanda La Fornace”, dal nome dell’omonimo podere, dove si possono assaporare specialità toscane e, naturalmente, l'olio extra vergine di oliva così come i vini di Badia di Morrona. Tutti gli ingredienti utilizzati sono stagionali e a km 0 e tra i piatti da non perdere ci sono i primi di pasta fresca fatta in casa, le succulente bistecche alla Fiorentina cotte sulla grande brace all’aperto e i piatti della tradizione a base della selvaggina proveniente dalla riserva aziendale.

Badia di Morrona e la chiesa del 1120

La Badia di Morrona, da cui prende il nome la tenuta, è una chiesa in stile romanico risalente al 1120 con una facciata esterna in pietra locale. L’interno, ristrutturato in epoche successive, è a navata unica con un singolare altare rialzato e un leggio in pietra. Conserva la copia della Madonna di San Torpé, dedicata al martire cristiano che fu decapitato alla foce dell’Arno e miracolosamente trasportato da una barca fino alla odierna spiaggia di Saint Tropez (da cui il nome della località francese). Da un ampio chiostro si accede al refettorio e al parco esterno, quest’ultimo assai scenografico per la vista sulle verdi colline della Valdera. Attualmente la chiesa fa parte della tenuta privata ma è disponibile per celebrarvi matrimoni e festività religiose.

Badia di Morrona
Via di Badia 8 - 56030 Terricciola (Pi)
Tel 0587 658505

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Alberto Lupini


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