Grappa e spirits come il vino: ora saranno tutelati da Consorzi

Per il mondo della grappa e dei distillati una nuova possibilità di sviluppo. La svolta con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che istituisce la tutela di indicazione geografica delle "bevande spiriose" . Colmato un vuoto normativo. Soddisfazione di Assodistil e Consorzio tutela della grappa: E intanto c'è anche un "ambasciatore" della grappa

08 marzo 2024 | 11:46

Svolta storica per il mondo della grappa e degli spirits italiani che ora potranno contare su una tutela da parte dei consorzi così come avviene per i mondo del vino. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, entrano in funzione le disposizioni sulla costituzione e riconoscimento dei Consorzi di tutela per le indicazioni geografiche delle bevande spiritose. La grappa, prodotto tipico italiano, potrà così avere una vera e propria tutela e promozione, grazie all'equiparazione del proprio Consorzio nazionale a quelli che già tutelano e promuovono il vino italiano. Univoca e soddisfatta la voce di AssoDistil e del Consorzio Nazionale Grappa, impegnati assieme  per giungere alla conclusione dell'iter per la nuova normativa sui Consorzi di Tutela delle bevande spiritose ad indicazione Geografica.

Assodistil: «Colmato un vuoto normativo»

«I Consorzi di tutela - rimarca Cesare Mazzetti, presidente del Comitato Nazionale Acquaviti e Liquori di AssoDistil - si stanno dimostrando un importantissimo veicolo per il successo delle produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità, in un sistema come il nostro le cui caratteristiche organizzative, dimensionali e finanziarie non consentono di affrontare i mercati esteri. Le bevande spiritose a Indicazione Geografica soffrivano da tempo della mancanza di una procedura per il riconoscimento dei propri Consorzi di Tutela, come già previsto per i vini e le specialità alimentari, e finalmente con la pubblicazione del Decreto da oggi essa è disponibile». E intanto il mondo della Grappa ha il suo primo "Ambasciatore": Armando Colliva Marsigli.

Fondamentale la mano tesa al settore da parte del governo. «Ringraziamo il Ministro Lollobrigida e il suo staff per la grande collaborazione dimostrata verso il settore, e per averne compreso le necessità e gli obiettivi. Il decreto odierno va a colmare un vuoto normativo, ponendo il trattamento dei diversi Consorzi di Tutela su un piano omogeneo, esattamente come ha inteso fare la nuova Riforma Europea delle Indicazioni Geografiche, che accomuna i prodotti vitivinicoli, gli alimentari e le bevande alcoliche».

L'unicità della Grappa: è solo italiana ed è sostenibile

«Le IG bevande spiritose come la Grappa - sottolinea per parte sua Sebastiano Caffo, presidente del Consorzio Nazionale di Tutela della grappa - vantano centinaia di anni di storia, tramandati di generazione in generazione e costituiscono l’emblema del patrimonio agroalimentare tricolore. La cultura del bere bene e moderatamente, tipica dei nostri distillati ad indicazione geografica che rientrano, non a caso, nelle acquaviti “da meditazione”, trova finalmente il veicolo ideale per farsi conoscere anche in mercati finora inesplorati e per consolidare la loro posizione sia in Italia che nel panorama mondiale degli spirits». Una cultura che potrà ora raccontarsi attraverso un'unica voce, quella dei Consorzi di tutela, che raccoglieranno lo spirito della grande tradizione delle distillerie italiane.

«La Grappa - continua Caffo - costituisce un unicum nel panorama internazionale, essendo esclusivamente italiana. È in perfetta armonia con la sostenibilità del settore vitivinicolo e, conseguentemente, con le politiche Ue legate alla sostenibilità, poiché è ottenuta dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto derivante dalla produzione del vino, che altrimenti verrebbe sprecate e disperse. Un ciclo produttivo unico, che rende la Grappa il distillato sostenibile per eccellenza. A nome di tutti i membri del Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa, ringrazio il Ministro Lollobrigida per aver dato al nostro settore questa grande opportunità di rilancio che ci stimola a stare uniti per promuovere e valorizzare l’acquavite più rappresentativa del Made in Italy».

Armando Colliva Marsigli è il primo ambasciatore della grappa

 E sempre dal mondo della grappa giunge la notizia della nomina di un nuovo ambasciatore:  Armando Colliva Marsigli. «Tecnico di vaglia nel settore degli spirits, innovatore della grappa e del brandy italiano, esperto di legislazione del settore, apprezzato autore di libri e articoli sul tema, consulente di prestigiose distillerie - recitano le motivazioni del riconoscimento - Armando Colliva Marsigli è stato per lustri Segretario generale dell’Istituto nazionale Grappa e attento cultore della materia». Con queste motivazioni, Armando Colliva Marsili è stato insignito del titolo di primo "Ambasciatore della grappa". La cerimonia si è tenuta in occasione dell’assemblea del Consorzio Nazionale Grappa che si è svolta a Bologna.

Il presidente dell’organizzazione che tutela e promuove l’acquavite di bandiera, Sebastiano Caffo, insieme con gli ultimi due presidenti dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo e Cesare Mazzetti, e al presidente del comitato scientifico Luigi Odello, ha consegnato ad Armando Colliva Marsigli le insegne di Ambasciatore della Grappa. «Un atto dovuto nei confronti del neo-ambasciatore - sottolinea il Consorzio in una nota - un segno importante che genera per il Consorzio l’inizio di una nuova tappa rivolta alla valorizzazione della Grappa, non solamente come fonte di piacere, ma anche per i valori immateriali di cui è custode». Nella stessa giornata si è tenuta a Bologna l’Assemblea del Consorzio Nazionale Grappa che ha approvato il bilancio 2023 e programmato le prossime attività del Consorzio, che terranno conto delle importanti novità pubblicate in Gazzetta ufficiale.

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Alberto Lupini


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