Argiolas, il vino sardo pluripremiato si mette in... mostra
Dialogo Adagio è una mostra di opere inedite legate alla terra sarda, che vuole celebrare il vino di Argiolas, cantina di Serdiana, vicino a Cagliari, arrivato a festeggiare 30 vendemmie
Turriga, il gioiello di casa Argiolas, cantina di Serdiana (Ca), è un vino cento per cento sardo: un blend di quattro vitigni autoctoni, Cannonau, Carignano, Bovale Sardo, Malvasia Nera - vinificati autonomamente e poi uniti per dare vita all’alchimia perfetta, grazie al celebre enologo Giacomo Tachis e completata dal suo “erede” Mariano Murru, oggi direttore tecnico Argiolas. La base di Cannonau dona struttura, Carignano rotondità e pienezza, Bovale la ricchezza di frutto, Malvasia la carica tannica. Nel 1991 il Turriga è stato uno dei primi vini in bottiglia ad essere esportato dall'isola.
L’annata 2018
La nuova generazione della famiglia Argiolas, Valentina, Francesca e Antonio, presenta Dialogo Adagio, un progetto curato da Pretziada. Oggi, 30 anni dopo la sua nascita, il Turriga è riconosciuto unanimemente come l’emblema dei vini rossi di Sardegna. L’annata 2018 sarà ricordata senza dubbio come un’annata particolare, opposta all’annata precedente, con un clima bizzarro. Forse grazie a questi eventi atmosferici che hanno calmierato le temperature troppo elevate il vino rosso Turriga si presenta con un grande carattere e forza. Le sue qualità sono lo specchio di quelle della scultura pre-nuragica da cui ha preso il nome, rappresentata sull’etichetta.
«Si presenta di un rosso rubino profondo e un gusto avvolgente in una morbidezza quasi sferica, con un tannino di grande finezza che supporta e accompagna il sorso. Il frutto ancor a vivido è sorretto da una bilanciata vena acida e da una sapidità che rinfresca il gusto e prolunga un finale di rara eleganza», così lo descrive Mariano Murru, enologo di Argiolas.
La mostra per le 30 vendemmie
Turriga celebra 30 vendemmie e per l’occasione ha allestito una mostra di opere inedite legate alla terra sarda. La mostra sviluppata e curata da Pretziada, Dialogo Adagio, è allestita nella cantina Argiolas, a pochi chilometri da Cagliari, per tutta l’estate, fino al 30 settembre. Vuole essere un omaggio artistico al pluripremiato vino di Argiolas: per l’occasione ha creato un cofanetto in edizione speciale di mille esemplari che include una Magnum di Turriga 2018, accompagnata dal catalogo delle opere raccontate dai curatori.
Pretziada è uno studio creativo con base in Sardegna, che promuove il patrimonio del territorio tramite la scrittura, la fotografia e una collezione di oggetti di design costruiti da artigiani locali. Kyre Chenven, californiana e Ivano Atzori, nato a Milano, si sono trasferiti nel Sud della Sardegna sei anni fa con l’obiettivo di collaborare con artigiani su nuovi progetti contemporanei. Insieme lavorano in simbiosi come traduttori culturali, ridisegnando pezzi classici, producendo design originali. La mostra contiene oggetti preziosi ricavati dalla terra, come la scultura lignea, la lana dei tappeti e le ceramiche. Proprio quella terra che ha dato origine al meraviglioso rosso Turriga 2018.
La mostra Dialogo Adagio
Ceramica di Maria Paola Piras: l’artista si è ispirata all'antico vaso denominato s'Askoide, una forma che i nuragici utilizzavano per conservare liquidi e vino. Per questo progetto, Maria Paola ha realizzato una miscela di argilla con proporzioni variabili di terreno dai vigneti di Sa Tanca, Is Solinas & Sisini, che producono l’uvaggio per il Turriga. Ogni vaso ha una finitura unica che fa riferimento ai materiali primari del progetto: uno ricoperto di terra, l'altro macchiato di cenere di legno e l'ultimo tinto di vino.
Karmine Piras ha intagliato pezzi di vecchio legno di vite, modellati secondo i cucchiai agricoli sovradimensionati che costituivano utensili quotidiani in una Sardegna pastorale.
Mariantonia Urru ha realizzato un arazzo tessuto con lana sarda, tinta con i quattro diversi vini usati nella produzione del Turriga: il rosa del Cannonau, il cremisi del Bovale, il rosso rubino del Carignano e il granato del Malvasia Nera.
Martina Silli ha creato una serie di tre incisioni che rappresentano graficamente i vari elementi che contribuiscono alla creazione del vino. Una volta effettuate le incisioni, l’artista le ha sovrapposte su uno sfondo realizzato utilizzando le radici di una giovane vite per creare una cianotipia.
Roberto Ortu ha creato un video girato da Francesco Piras: un'indagine sulla relazione specifica tra l'uomo e la natura che si crea attraverso il processo di vinificazione, il video Dialogo Adagio segue la famiglia Argiolas.
Matteo Brioni ha realizzato una installazione con il gesso in terra cruda. Nel cuore della cantina Argiolas c'è un tunnel che porta i visitatori dagli impianti di imbottigliamento alla stanza dove, circondati da botti di vino in invecchiamento, si siederanno per la loro degustazione. Un intonaco di terra cruda ha trasformato il tunnel, creando un'installazione permanente e immersiva.
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