Gli Appodiati Carpineto danno il benvenuto al Riserva Brunello 2015
La cantina toscana fa debuttare l'etichetta di una delle migliori annate. Un lancio sul mercato nel segno della rinascita in attesa che l'annata 2016 alzi ancor di più l'asticella in termini di qualità
06 marzo 2021 | 13:30
Nell'anno in cui tutto si è fermato, il debutto della prima Riserva del Brunello Carpineto va nel segno della rinascita e della ripartenza. Prodotta, come tutti gli Appodiati Carpineto, solo nelle vendemmie più buone, ha lo stesso stile del Brunello 2015 impostosi all'attenzione della critica enoica nazionale e internazionale ai più alti livelli mentre avanza una 2016 salutata come la migliore da sempre.
Le caratteristiche del Riserva
Caratterizzato da uve raccolte unicamente da Vigneto Paradiso, quello posto più in alto di tutti, a firmare la Riserva del Brunello di Montalcino 2015 è ancora una volta Caterina Sacchet, produttrice enologa alla guida di Carpineto con Antonio Mario Zaccheo: «L’annata 2015, non a caso a 5 stelle, è stata una annata spettacolare a 360 gradi, ha caratterizzato vini di
grandissima potenzialità grazie all’elevata concentrazione dei componenti nobili. Nel Brunello 2015 si percepisce l’ottima struttura polifenolica che genera un vino di grande longevità e tipicità territoriale, per questo abbiamo deciso di esordire con la Riserva proprio con questo millesimo. Magari averle tutti gli anni queste annate».
Tutto parte dal territorio
L'Appodiato di Montalcino di Carpineto, in posizione privilegiata, a 500 metri sul livello del mare, in località Rogarelli, è uno degli insediamenti più alti della denominazione e più panoramici con la vista che spazia dal centro storico di Montalcino (da cui dista 4 km) del quale s’inquadra l'intero perimetro della cinta muraria, alla Val d’Arbia, dove all’antica Cassia si unisce la via Francigena, e nelle giornate limpide fino anche a Siena. Alzando lo sguardo poi, oltre la prima linea di colline all’orizzonte verso est, si possono scorgere addirittura le colline del Chianti Classico sopra Siena.
La più piccola delle cinque tenute di Carpineto è tra le più suggestive: una sorta di wine boutique con antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso allevato a cordone speronato (3,5 h di Brunello, 5 di Rosso di Montalcino, il resto Sant'Antimo Rosso), a una densità di 5.700 piante per ettaro, un uliveto e un fitto bosco di querce, lecci e macchia mediterranea.
Dal punto di vista geologico, l'Appodiato di Montalcino si trova sul complesso indifferenziato delle argille scagliose, costituito prevalentemente da scisti, calcari marnosi e arenarie quarzose. La leggera esposizione verso nord, in posizione panoramica e ventilata, dona ai vini di questa tenuta un microclima unico, caldo di giorno e temperato e fresco di notte, che conferisce al Brunello profumi intensi e complessi, una bella freschezza, eleganza, raffinatezza e grande longevità. La posizione elevata dei vigneti, grande risorsa considerato il cambiamento climatico, permette infatti una maturazione prolungata, quindi una vendemmia tardiva, come si faceva in passato, e la piena maturazione delle bucce, tannini maturi ma senza perdere in acidità, spina dorsale del vino.
Il Riserva del Brunello Carpineto 2015
Le caratteristiche del Riserva
Caratterizzato da uve raccolte unicamente da Vigneto Paradiso, quello posto più in alto di tutti, a firmare la Riserva del Brunello di Montalcino 2015 è ancora una volta Caterina Sacchet, produttrice enologa alla guida di Carpineto con Antonio Mario Zaccheo: «L’annata 2015, non a caso a 5 stelle, è stata una annata spettacolare a 360 gradi, ha caratterizzato vini di
grandissima potenzialità grazie all’elevata concentrazione dei componenti nobili. Nel Brunello 2015 si percepisce l’ottima struttura polifenolica che genera un vino di grande longevità e tipicità territoriale, per questo abbiamo deciso di esordire con la Riserva proprio con questo millesimo. Magari averle tutti gli anni queste annate».
Tutto parte dal territorio
L'Appodiato di Montalcino di Carpineto, in posizione privilegiata, a 500 metri sul livello del mare, in località Rogarelli, è uno degli insediamenti più alti della denominazione e più panoramici con la vista che spazia dal centro storico di Montalcino (da cui dista 4 km) del quale s’inquadra l'intero perimetro della cinta muraria, alla Val d’Arbia, dove all’antica Cassia si unisce la via Francigena, e nelle giornate limpide fino anche a Siena. Alzando lo sguardo poi, oltre la prima linea di colline all’orizzonte verso est, si possono scorgere addirittura le colline del Chianti Classico sopra Siena.
Degustazione con vista colli
La più piccola delle cinque tenute di Carpineto è tra le più suggestive: una sorta di wine boutique con antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso allevato a cordone speronato (3,5 h di Brunello, 5 di Rosso di Montalcino, il resto Sant'Antimo Rosso), a una densità di 5.700 piante per ettaro, un uliveto e un fitto bosco di querce, lecci e macchia mediterranea.
Dal punto di vista geologico, l'Appodiato di Montalcino si trova sul complesso indifferenziato delle argille scagliose, costituito prevalentemente da scisti, calcari marnosi e arenarie quarzose. La leggera esposizione verso nord, in posizione panoramica e ventilata, dona ai vini di questa tenuta un microclima unico, caldo di giorno e temperato e fresco di notte, che conferisce al Brunello profumi intensi e complessi, una bella freschezza, eleganza, raffinatezza e grande longevità. La posizione elevata dei vigneti, grande risorsa considerato il cambiamento climatico, permette infatti una maturazione prolungata, quindi una vendemmia tardiva, come si faceva in passato, e la piena maturazione delle bucce, tannini maturi ma senza perdere in acidità, spina dorsale del vino.
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Alberto Lupini
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