Amorim investe sul sughero in Portogallo 50mila ettari di foresta per il futuro

Dalla rigenerazione delle querce da sughero al re-impianto: un’attività secolare e allo stesso tempo futuristica ruota attorno alla produzione di tappi in sughero. Oggi più che mai, vista l’attenzione alla sostenibilità

08 giugno 2018 | 11:46
In gergo tecnico si chiama decortica (scortecciamento) ed è legata alle radici più profonde della cultura portoghese rimasta intatta fino ad oggi soprattutto vista la crescente richiesta di sughero in svariati settori.



La stessa coltivazione delle querce è sempre più strategica per il Paese di appartenenza, il Portogallo, funestato nel 2017 da poderosi incendi, diffusi anche per la presenza dell’albero non autoctono dell’eucalipto, e che ora ha deciso di investire, con partner come Amorim, a favore di una soluzione che tuteli la popolazione e la storia ambientale del suo territorio.

Sono scese così in campo forze economiche e tecnologiche per accelerare i tempi di crescita degli alberi da sughero, con un avanguardistico sistema di irrigazione goccia a goccia, infatti, si riesce ad ottenere in 12 anni (a fronte dei precedenti 36) una pianta adulta. In questa maniera sarà più facile provvedere a un rimboschimento, sostituendo l’eucalipto - albero oltretutto dal potere di combustione enorme - con le ignifughe querce da sughero, innanzitutto attorno ai centri abitati, così da proteggere anche chi abita nei pressi delle foreste. I progetti di sostenibilità, finanziati anche da Amorim e sempre più orientati al futuro, puntano così all’obiettivo di una densità di 600 piante a ettaro, per un ammontare stimato di 50mila ettari di nuova foresta.


Carlos Santos

«Amorim è la paladina del futuro e con i suoi investimenti monitorati, precisi e costanti punta su un concetto di impresa “Slow” in un mondo “Fast” - afferma Carlos Santos, ad di Amorim Cork Italia - significa sposare l’impegno di una filosofia di crescita sostenibile e di una visione a lungo termine, che contrasta con un mondo sempre più spinto da una cieca produzione basata sulla quantità e sulla velocità, irrispettosa dell’ambiente. Vogliamo che la scelta dei nostri prodotti sia una forma di orgoglio morale oltre che di eccellenza tecnica, dal momento che il sughero oltretutto coinvolge settori sempre più disparati».

La decortica, vera e propria “carezza” per l’ambiente, trova così nuovi alleati, a monte, per mantenersi nel suo ruolo di toccasana materiale ma anche morale apprezzato in primis dalle querce. Ne è testimone la secolare "Whistler Cork Oak", che prende il nome dal suono degli innumerevoli uccelli che si posano sui suoi rami. Incoronata "Albero europeo dell'anno 2018", è stata piantata nel 1783, decorticata 20 volte (la prossima, che fornirà sughero proprio ad Amorim, sarà in questa stagione), impera quale rigoglioso prodigio da 234 anni: la migliore espressione per un rituale che celebra, con pazienza, i ritmi della Natura.

Per informazioni: www.amorimcorkitalia.com

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