Amarone Opera Prima 2024: calano le vendite, ma il 2023 è da record

Edizione in chiaroscuro per l'Anteprima vini della Valpolicella: lo scorso anno, calo del 17% dell'Amarone ma record delle uve messe a riposo per l'appassimento. Si riducono di un milione le bottiglie in giacenza . Buone anche le performance del Superiore. Le anticipazioni del presidente del Consorzio di tutela, Christian Marchesini

18 gennaio 2024 | 10:59
di Davide Bortone

L'edizione 2024 di Amarone Opera Prima, l'anteprima delle annate del Consorzio vini Valpolicella, taglia il traguardo della ventesima edizione e si aprirà all'insegna del dato negativo - in doppia cifra - per le vendite del re dei vini della Valpolicella: -17% nel 2023 per l'Amarone, che si appresta ad accogliere la stampa nazionale e internazionale per la presentazione, a Verona, del millesimo 2019 di 70 aziende (dal 2 al 4 febbraio). In realtà, l'andamento dei vini della Valpolicella nel 2023 è in chiaroscuro e mostra anche qualche dato incoraggiante, come la crescita dell'incidenza del Superiore e, ancor più, il record assoluto delle uve messe a riposo per l'appassimento, utile alla produzione dell'Amarone 2023, che supera i 430 mila quintali. Buoni anche i dati sulle giacenze di Amarone, calate di circa un milione di bottiglie.

Appassimento delle uve per l'Amarone 2023: è record in Valpolicella

«Oltre alla congiuntura generale - spiega a Italia a Tavola-Winemag il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini - il calo è dovuto alla mancanza di annate imbottigliabili, visto il calo della produzione delle ultime vendemmie. Di fatto, il prezzo dello sfuso rimane molto alto: 12-13 euro per l'Amarone cisterna. In compenso cresce, anche se di misura, il Superiore.

Il Valpolicella segna invece un -10%, soprattutto per la volontà dei produttori di aumentarne il valore con il Ripasso, che tutto sommato rimane stabile, perdendo solo il 2%. Siamo moderatamente fiduciosi per il 2024, anche se un 2023 si chiude diversamente dalle attese, non proprio roseo, anche a fronte degli auspici di una vendemmia 2023 bellissima, partita male e chiusa in maniera estremamente positiva».

«Infatti, nel 2023 - annuncia il presidente Marchesini - abbiamo segnato il record dell'uva messa a riposo per l'appassimento: 434 mila quintali, mai raggiunti prima. Un altro dato interessante è quello delle giacenze di Amarone prima del 2019: poco più di 5 milioni di bottiglie. Per l'annata che presentiamo ad Amarone Opera Prima 2024, ovvero la 2019, le giacenze sono scese a poco più di 4 milioni. Ci conforta anche la crescita dell'incidenza del Valpolicella Doc Superiore, con l'annata 2020: dal 22 al 29%, con un incremento positivo del 7%. Dobbiamo pensare positivo, insomma, e vedere in questi dati i risvolti positivi».

Amarone Opera Prima 2024: il programma

Il Consorzio intende dunque voltare pagina al più presto e lo farà puntando i riflettori sul futuro del Re dei rossi veneti, tra nuove tendenze di consumo, cambiamenti climatici e metamorfosi dei mercati. La tre giorni di Amarone Opera Prima 2024, in programma a Verona nel seicentesco Palazzo della Gran Guardia (piazza Bra) apre così il calendario delle anteprime in Italia.

A fare da prologo all'evento, venerdì 2 febbraio, saranno due masterclass riservate alla stampa di settore nazionale ed estera (solo su invito):

  • “Amarone, the next big thing in wine collecting?” guidata da JC Viens, italian wine expert (ore 11.00) 
  • “Amarone: the new wave” condotta da Filippo Bartolotta, wine expert e storyteller (ore 14.00).

In entrambi gli appuntamenti, in degustazione una selezione di annate di Amarone per evidenziare l'attitudine di uno dei fine wine italiani più famosi al mondo a diventare asset di investimento per i collezionisti e per raccontarne l'evoluzione produttiva.

Il cartellone di Amarone Opera Prima entra nel vivo sabato 3 febbraio con l'avvio ufficiale della manifestazione che prevede in apertura,

  • alle 11.00, il talk “Clima, produzione e mercati: la Valpolicella alla prova del cambiamento”.  A riflettere senza tabù su un combinato disposto di forte attualità, e che vede il Consorzio vini Valpolicella fare da apripista a un confronto che coinvolge tutto il settore, saranno il presidente Christian Marchesini; Andrea Lonardi, vicepresidente del Consorzio e Master of Wine; Carlo Flamini, responsabile Osservatorio del vino di Unione italiana vini e Maurizio Ugliano, professore ordinario di Enologia dell'Università di Verona con la moderazione del direttore di Telenuovo, Andrea Andreoli. A seguire “Amarone Opera Prima: sipario con Vittorio Grigolo”: un vis- à- vis con uno dei più giovani e talentuosi tenori del panorama lirico mondiale e, dal 2013, anno del suo debutto in Arena, protagonista del Festival lirico della città scaligera.
  • Alle 12.30 i settanta produttori della Valpolicella apriranno i banchi di assaggio per la stampa
  • dalle 16.30 fino alle 19.00 apartura anche agli ‘Amarone lover'.

Domenica 4 febbraio, l'evento è tutto dedicato al pubblico (dalle 10 alle 17.00, ingresso a pagamento) e si chiuderà con il party “Winenot X Amarone Opera Prima” promosso in collaborazione con l'associazione Winenot e il Gruppo Giovani del Consorzio vini Valpolicella (dalle 18.00 alle 23.00). L'ingresso per il pubblico e l'evento finale del 4 febbraio sono a pagamento. Info e prevendita biglietti su www.amaroneoperaprima.it.

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