Il 2024 del Roma Doc? Un calendario in latino tra vino, monumenti e influencer
Il calendario in dodici scatti rappresenta le etichette del Consorzio laziale sullo sfondo dei monumenti e dei luoghi più belli della città capitolina, con lo sguardo di sei giovani blogger romani
È con un calendario per il 2024 con le immagini dei monumenti di Roma e nella sua lingua originale, il latino, che il Consorzio Roma Doc vuole celebrare i suoi vini, a due anni dalla nascita dell'organismo di tutela. È un vino, declinato in rosso, bianco e bollicine, già tanto apprezzato nell'antichità e che si sta affermando anche nel mercato internazionale grazie al gradimento dei consumatori e all'attività promozionale del giovane Consorzio. L'area tutelata è di 175 ettari con una produzione è di circa 2 milioni di bottiglie l'anno per un valore di 15 milioni di euro.
Vino, monumenti e influencer: Roma in un calendario
Il calendario realizzato con il contributo di Arsial, in 12 scatti rappresenta le etichette del Consorzio sullo sfondo dei monumenti e dei luoghi più belli Roma, con lo sguardo di sei giovani blogger romani: Sara Vaiani, Chiara Giannotti, Lorenzo Maddalena, Gian Marco D’Eusebi, Letizia Porcini e Giuseppe Petronio, esperti in settori come l'enogastronomia, viaggi e turismo e moda. Dal Pantheon e Piazza Navona, dall’Isola Tiberina a Castel Sant’Angelo fino ai vicoli Trastevere, 12 suggestive immagini inedite mostrano l'unione tra la città e i suoi vini. Ogni creator ha scelto due mesi, in base a emozioni personali. Tutte le scritte del calendario sono in latino, con i 365 giorni scanditi da “idi” e “calende”.
Bilancio 2023 positivo per il Consorzio Roma Doc
Il Consorzio, guidato da Tullio Galassini, guarda al futuro con vari progetti anche internazionali e con un bilancio 2023 più che positiva punta a un futuro altrettanto ricco di eventi. «Questa pubblicazione - ha detto - è una scelta tutt’altro che casuale, alla quale pensavamo già da tempo, e che è in linea con il nostro percorso sempre in bilico tra passato, presente e futuro perché il latino è alla base di moltissime delle lingue moderne, così come Roma è la culla della civiltà occidentale; diciamo che questa operazione in qualche modo evidenzia tutti questi elementi e lo fa con un prodotto di uso quotidiano che abbiamo affidato al talento di sei protagonisti del web. E di questo binomio indissolubile di cui il Consorzio Roma Doc si sente in qualche modo custode».
Anche per la vicepresidente del Consorzio Rossella Macchia è proprio il legame tra il vino e Roma il fulcro della denominazione. «Contiamo quindi su un’azione sinergica tra aziende, istituzioni e associazioni di settore, per far sì che il nuovo calendario entri nei ristoranti, enoteche, alberghi della nostra città, ponendosi come importante biglietto da visita tanto per i romani quanto per i turisti».
Sull'importanza di promuovere i Vini Roma Doc come elemento di rappresentatività e di promozione si sono espressi anche l’assessore di Roma Capitale ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato e Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio. Roma - hanno detto- è al centro dell’attenzione mondiale e che asset come quello della produzione agroalimentare, della ristorazione e dell’hospitality necessitano di una comunicazione forte e di una solida connessione tra il tessuto sociale-produttivo romano e le istituzioni.
Il Lazio è per il 50% collinare e la rimanente parte suddivisa tra pianura e zone montuose. I vigneti si trovano per il 70% in collina e il 30% in zone pianeggianti. Il Lazio ha dunque un territorio variegato, con terreni vulcanici, laghi, zone collinari e pianure bonificate. L’area di produzione della Doc Roma comprende i territori litoranei, la Sabina romana, i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana, in provincia di Roma. Ricco il patrimonio ampelografico, con varietà autoctone o ambientate come il Bellone, la Malvasia, il Greco, il Bombino, il Moscato, Trebbiano, l'Aleatico, il Cesanese. Il calendario è disponibile online e scaricabile in pdf.
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Alberto Lupini