Stanchi? Perché non provare l'eleuterococco, il ginseng siberiano

Ma le proprietà dell'eleuterococco non si limitano alla gestione della stanchezza. Stimola anche le difese immunitarie, aumentando il numero di linfociti T, cellule natural killer e anticorpi

13 maggio 2024 | 07:30

Le vacanze sono per molti ancora lontane e in questo mondo sempre più frenetico, dove i ritmi quotidiani possono facilmente condurci alla stanchezza e all'esaurimento, trovare rimedi naturali diventa essenziale per mantenere il benessere psicofisico. Tra le opzioni più efficaci spicca l'eleuterococco, conosciuto anche come ginseng siberiano, un potente fitoterapico adattogeno che offre una solida spinta alle difese immunitarie. Gli adattogeni, come il ginseng siberiano, l'ashwagandha, la schisandra, la rodiola e il reishi, sono, infatti, fondamentali per aumentare la resistenza dell'organismo agli stress ambientali, fisici e mentali. Ci spiega come usarlo Luca Avoledo, (biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia).

Che cosa è l’eleuterococco

L'eleuterococco (Eleutherococcus senticosus, precedentemente noto come Acanthopanax senticosus) emerge come un valido alleato nei momenti di sovraffaticamento. Contrariamente a quanto il nome possa far pensare, non è strettamente imparentato con il ginseng classico, ma offre benefici altrettanto significativi.

Le proprietà dell’eleuterococco

Questo fitoterapico è particolarmente utile durante i cambi di stagione, quando corpo e mente devono adattarsi a nuove condizioni ambientali. Combatte la stanchezza fisica e mentale, inclusa quella causata dai cambi dell'ora legale o solare, migliorando le prestazioni complessive dell'organismo e accelerando il recupero durante periodi di convalescenza o di sovraccarico psicofisico.

Ma le proprietà dell'eleuterococco non si limitano alla gestione della stanchezza. Stimola anche le difese immunitarie, aumentando il numero di linfociti T, cellule natural killer e anticorpi, rendendolo un rimedio complementare nella prevenzione di malattie stagionali come raffreddore e influenza.

Effetti collaterali dell’eleuterococco

È importante, tuttavia, prestare attenzione alle controindicazioni e agli effetti collaterali. Se assunto in dosaggi elevati o per periodi prolungati, l'eleuterococco può causare lievi ipertensioni, palpitazioni, agitazione e insonnia. Si sconsiglia l'uso durante la gravidanza e l'allattamento.

Quanto eleuterococco si può prendere?

Per quanto riguarda la posologia, si consiglia di assumere da 30 a 50 gocce di tintura madre due o tre volte al giorno, o una compressa o capsula da 200-500 milligrammi un paio di volte al giorno, preferendo estratti secchi titolati in eleuterosidi al 3% e polisaccaridi. È inoltre consigliabile limitare il trattamento con eleuterococco a non più di tre mesi.

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Alberto Lupini


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