Lo sport come un farmaco Ma solo se è quello giusto
Salute e attività fisica sono ormai una "coppia fissa", soprattutto negli ultimi anni, da quando cioè quest’ultima è riconosciuta come base di uno stile di vita sano. Ognuno, però, è bene che scelga quella adatta a sé
27 giugno 2019 | 10:07
La professoressa Daniela Lucini, responsabile della sezione di Medicina dell’esercizio e patologie funzionali in Humanitas, ne ha parlato in un’intervista, ricordando l’importanza del ruolo del medico dello sport. I contenuti dell’intervista sono stati pubblicati in un articolo di Humanitasalute, che riportiamo di seguito.
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Scegliere lo sport più adatto a noi e non affidarsi a "bufale" o consigli approssimativi trovati sul web è il primo passo per rispettare il nostro corpo e soprattutto per ottenere benefici e risultati, che siano un semplice benessere, dalla forma fisica all’agonismo. «Cercare di capire qual è il nostro stato di salute e il nostro livello di allenamento è il punto di partenza - ha spiegato Lucini - chi fa esercizio fisico deve aver ben presente qual è obiettivo, se un semplice piacere e divertimento o un miglioramento delle prestazioni e bisogna ricordare che anche chi è convinto di stare bene e non ha, apparentemente, fastidi deve prima conoscersi e avere un consulto da parte del medico».
«Fare valutazioni cliniche - ha spiegato la professoressa - non serve solo per capire se si corrono rischi durante l’esercizio e lo sforzo, ma anche per capire quale attività fisica è la più adatta. Questo non significa però che chi ha patologie come pressione alta, diabete, asma o allergie, ernie non possa assolutamente fare attività sportiva». L’importante infatti è affidarsi ad uno specialista dello sport - che non è semplicemente il medico che firma un certificato di buona salute - che sia capace di prescrivere esercizi “su misura, come un vestito” per le nostre caratteristiche.
Se l’obiettivo dell’attività sportiva è perdere peso, bisogna ricordare che non bastano gli esercizi così come non basta una dieta: le due attività devono andare di pari passo, motivo per cui spesso chi ha questo obiettivo oltre che ad un medico dello sport si dovrebbe affidare anche ad un nutrizionista. «Lo scopo - chiarisce poi la professoressa Lucini - non dovrebbe essere mai perdere il peso, ma piuttosto ottimizzare la massa, cioè far scendere la massa grassa, in alcune zone del corpo, e nello stesso tempo aumentare o non perdere massa muscolare».
Una dieta sbagliata ad esempio, potrebbe portare alla perdita sì di peso ma anche di massa muscolare che invece è fondamentale sia per il metabolismo, che per la stabilità e la forza di ossa e tendini. «Se lo scopo è semplicemente stare bene bastano i canonici 30 minuti al giorno, tutti i giorni. Se l’obiettivo è invece perdere peso, l’allentamento raggiunge anche un’ora. Ovviamente ci si arriva gradualmente e dopo aver ricevuto consigli dal medico prima e dal personal trainer poi. Se svolto correttamente e nei tempi giusti, lo sport è come un farmaco», ha concluso la professoressa.
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L'attività fisica può essere un toccasana
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Scegliere lo sport più adatto a noi e non affidarsi a "bufale" o consigli approssimativi trovati sul web è il primo passo per rispettare il nostro corpo e soprattutto per ottenere benefici e risultati, che siano un semplice benessere, dalla forma fisica all’agonismo. «Cercare di capire qual è il nostro stato di salute e il nostro livello di allenamento è il punto di partenza - ha spiegato Lucini - chi fa esercizio fisico deve aver ben presente qual è obiettivo, se un semplice piacere e divertimento o un miglioramento delle prestazioni e bisogna ricordare che anche chi è convinto di stare bene e non ha, apparentemente, fastidi deve prima conoscersi e avere un consulto da parte del medico».
«Fare valutazioni cliniche - ha spiegato la professoressa - non serve solo per capire se si corrono rischi durante l’esercizio e lo sforzo, ma anche per capire quale attività fisica è la più adatta. Questo non significa però che chi ha patologie come pressione alta, diabete, asma o allergie, ernie non possa assolutamente fare attività sportiva». L’importante infatti è affidarsi ad uno specialista dello sport - che non è semplicemente il medico che firma un certificato di buona salute - che sia capace di prescrivere esercizi “su misura, come un vestito” per le nostre caratteristiche.
Se l’obiettivo dell’attività sportiva è perdere peso, bisogna ricordare che non bastano gli esercizi così come non basta una dieta: le due attività devono andare di pari passo, motivo per cui spesso chi ha questo obiettivo oltre che ad un medico dello sport si dovrebbe affidare anche ad un nutrizionista. «Lo scopo - chiarisce poi la professoressa Lucini - non dovrebbe essere mai perdere il peso, ma piuttosto ottimizzare la massa, cioè far scendere la massa grassa, in alcune zone del corpo, e nello stesso tempo aumentare o non perdere massa muscolare».
Una dieta sbagliata ad esempio, potrebbe portare alla perdita sì di peso ma anche di massa muscolare che invece è fondamentale sia per il metabolismo, che per la stabilità e la forza di ossa e tendini. «Se lo scopo è semplicemente stare bene bastano i canonici 30 minuti al giorno, tutti i giorni. Se l’obiettivo è invece perdere peso, l’allentamento raggiunge anche un’ora. Ovviamente ci si arriva gradualmente e dopo aver ricevuto consigli dal medico prima e dal personal trainer poi. Se svolto correttamente e nei tempi giusti, lo sport è come un farmaco», ha concluso la professoressa.
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Alberto Lupini
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