Soia, un rimedio efficace contro i sintomi della menopausa
21 agosto 2016 | 17:27
La soia e i fitoestrogeni potrebbero dare una mano alle donne in menopausa per ridurre la frequenza di alcuni suoi sintomi tipici come secchezza vaginale e vampate. È la conclusione di una revisione scientifica condotta da ricercatori della Erasmus University Medical Center di Rotterdam (Olanda) in collaborazione con la University of Cambridge (Regno Unito), secondo quanto riportato da Humanitasalute.it.
Per il trattamento dei sintomi associati alla menopausa molte donne ricorrono a terapie complementari. Questo perché la terapia ormonale sostitutiva può rappresentare un fattore di rischio per il tumore al seno e per la salute cardiovascolare. Così dal 40 al 50% delle donne in menopausa nei Paesi Occidentali ricorre a terapie complementari incluse quelle con rimedi naturali: fitoestrogeni da assumere per via orale come estratti di soia e isoflavoni della soia assunti con l’alimentazione, ma anche erbe officinali come il trifoglio rosso o le erbe cinesi.
I ricercatori hanno esaminato oltre 60 studi analizzando dati riferiti a 6.653 donne. Dai risultati è emerso che alcune terapie naturali sono associate ad una modesta riduzione nella frequenza delle vampate e della secchezza vaginale ma non ad una significativa riduzione della sudorazione notturna. Particolarmente efficaci i fitoestrogeni sotto forma di supplementazione di isoflavoni di soia o di soia assunta con la dieta. Diversi rimedi naturali, ma non le erbe medicinali cinesi, sono stati associati con una riduzione generale della frequenza dei sintomi vasomotori della menopausa.
La soia è dunque utile o no per la menopausa?
«Teoricamente la soia (sostanza dotata di un’azione simile a quella degli estrogeni, vengono pertanto definiti fito-estrogeni o estrogeni naturali) potrebbe essere utile nel controllare la fastidiosa sintomatologia post menopausale», spiega la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile del Servizio di Chirurgia conservativa ed endoscopica dell’ospedale Humanitas. «In realtà, anche prima di questo studio, vi erano già segnalazioni sulla scarsa efficacia, soprattutto a lungo termine, di questo prodotto nel contrastare le vampate e le sudorazioni notturne. Inoltre non sono efficaci nel trattamento di un altro importante patologia correlata alla menopausa, ossia l’osteoporosi. L’utilizzo di questo prodotto nasce dalla considerazione che le donne orientali (notoriamente grandi consumatrici di soia) presentano tassi minori di osteoporosi. In realtà, un conto è consumare soia tutta la vita, un altro è iniziare a utilizzarla solo in post menopausa».
A quali altri rimedi può fare affidamento una donna in menopausa?
«Parlando di rimedi naturali il trifoglio rosso o preparati a base di cimicifuga racemosa, una pianta originaria dal Nord America che ha la capacità di contrastare soprattutto le vampate di calore. Inoltre è utile alimentarsi con frutta e verdure fresche, praticare attività sportiva regolare o attività rilassanti come lo yoga, evitare l’alcool ed il fumo. Anche il sole, preso con moderazione e con le giuste protezioni, ha un importante impatto in particolare nel contrastare l’osteoporosi. Ovviamente nelle donne che non traggono vantaggi dalle cosiddette terapie naturali e che non presentino controindicazioni, dopo una valutazione da parte dello specialista, è indicata la terapia ormonale sostitutiva vera e propria».
La ricerca è stata pubblicata su Jama, dove gli autori sostengono comunque la necessità di ulteriori approfondimenti.
Per il trattamento dei sintomi associati alla menopausa molte donne ricorrono a terapie complementari. Questo perché la terapia ormonale sostitutiva può rappresentare un fattore di rischio per il tumore al seno e per la salute cardiovascolare. Così dal 40 al 50% delle donne in menopausa nei Paesi Occidentali ricorre a terapie complementari incluse quelle con rimedi naturali: fitoestrogeni da assumere per via orale come estratti di soia e isoflavoni della soia assunti con l’alimentazione, ma anche erbe officinali come il trifoglio rosso o le erbe cinesi.
I ricercatori hanno esaminato oltre 60 studi analizzando dati riferiti a 6.653 donne. Dai risultati è emerso che alcune terapie naturali sono associate ad una modesta riduzione nella frequenza delle vampate e della secchezza vaginale ma non ad una significativa riduzione della sudorazione notturna. Particolarmente efficaci i fitoestrogeni sotto forma di supplementazione di isoflavoni di soia o di soia assunta con la dieta. Diversi rimedi naturali, ma non le erbe medicinali cinesi, sono stati associati con una riduzione generale della frequenza dei sintomi vasomotori della menopausa.
La soia è dunque utile o no per la menopausa?
«Teoricamente la soia (sostanza dotata di un’azione simile a quella degli estrogeni, vengono pertanto definiti fito-estrogeni o estrogeni naturali) potrebbe essere utile nel controllare la fastidiosa sintomatologia post menopausale», spiega la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile del Servizio di Chirurgia conservativa ed endoscopica dell’ospedale Humanitas. «In realtà, anche prima di questo studio, vi erano già segnalazioni sulla scarsa efficacia, soprattutto a lungo termine, di questo prodotto nel contrastare le vampate e le sudorazioni notturne. Inoltre non sono efficaci nel trattamento di un altro importante patologia correlata alla menopausa, ossia l’osteoporosi. L’utilizzo di questo prodotto nasce dalla considerazione che le donne orientali (notoriamente grandi consumatrici di soia) presentano tassi minori di osteoporosi. In realtà, un conto è consumare soia tutta la vita, un altro è iniziare a utilizzarla solo in post menopausa».
A quali altri rimedi può fare affidamento una donna in menopausa?
«Parlando di rimedi naturali il trifoglio rosso o preparati a base di cimicifuga racemosa, una pianta originaria dal Nord America che ha la capacità di contrastare soprattutto le vampate di calore. Inoltre è utile alimentarsi con frutta e verdure fresche, praticare attività sportiva regolare o attività rilassanti come lo yoga, evitare l’alcool ed il fumo. Anche il sole, preso con moderazione e con le giuste protezioni, ha un importante impatto in particolare nel contrastare l’osteoporosi. Ovviamente nelle donne che non traggono vantaggi dalle cosiddette terapie naturali e che non presentino controindicazioni, dopo una valutazione da parte dello specialista, è indicata la terapia ormonale sostitutiva vera e propria».
La ricerca è stata pubblicata su Jama, dove gli autori sostengono comunque la necessità di ulteriori approfondimenti.
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